Il 15 maggio è il giorno della famosissima Festa dei Ceri, una manifestazione religiosa che viene considerata tra le tradizioni più emozionanti e singolari in tutta Europa.
La festa si svolge nel centro storico della città di Gubbio (provincia di Perugia) ininterrottamente e in maniera immutata dal XII secolo!!!
I Ceri, tre macchine di legno a forma di prismi ottagonali sovrapposti e decorati, sono pesanti circa 4 quintali e sono portati trionfalmente a spalla dai ceraioli tra due immense ali di folla in onore di S. Ubaldo (patrono della città ) S. Giorgio, e S. Antonio Abate.
L'esaltante corsa fra le vie medievali di Gubbio e su per la colline termina alla Basilica di S.Ubaldo, dopo aver affrontato un dislivello di oltre 300 metri (e chi è stato nella cittadina umbra saprà benissimo quanto sono ripide le viuzze che portano in cima alla chiesa che da lontano si staglia tra la collina alle sue spalle e la vallata).
L'appartenenza al Cero è un fatto di grande rilevanza nella vita di un eugubino, è una specie di stemma qualificante legato al tipo di mestiere che in passato si tramandava di padre in figlio, di generazione in generazione.
I colori delle divise ceraiole sono intonate alle vesti del Santo protettore delle corporazioni: gialla per i ceraioli di S. Ubaldo, azzurra per quelli di San Giorgio e nera per quelli di Sant' Antonio. Questa manifestazione, unica nel suo genere, oltre ad attirare migliaia di spettatori, testimoniando la continuità di una tradizione secolare che ha sempre unito l'intero popolo eugubino è la conferma di un'autentica devozione per i patroni delle antiche corporazioni di muratori, commercianti e contadini.
Tanta è l'importanza di tale rievocazione all'interno della regione che i Ceri sono oggi il simbolo istituzionale dell'Umbria.
Nella piazza Grande, l'ultima domenica di maggio, i balestrieri sfidano i colleghi toscani di Sansepolcro in un'antica gara di tiro a segno da postazione. Tutta la città di Gubbio rivive una suggestiva atmosfera medioevale con i cortei in costume, le esibizioni degli sbandieratori e le cantine aperte ai convivi. I partecipanti alla competizione indossano l'antico costume storico e sono giudicati nella gara dal console, dal connestabile, e dalle autorità , anche loro ovviamente in maschera.
Altre info su: www.ceri.it La festa si svolge nel centro storico della città di Gubbio (provincia di Perugia) ininterrottamente e in maniera immutata dal XII secolo!!!
I Ceri, tre macchine di legno a forma di prismi ottagonali sovrapposti e decorati, sono pesanti circa 4 quintali e sono portati trionfalmente a spalla dai ceraioli tra due immense ali di folla in onore di S. Ubaldo (patrono della città ) S. Giorgio, e S. Antonio Abate.
L'esaltante corsa fra le vie medievali di Gubbio e su per la colline termina alla Basilica di S.Ubaldo, dopo aver affrontato un dislivello di oltre 300 metri (e chi è stato nella cittadina umbra saprà benissimo quanto sono ripide le viuzze che portano in cima alla chiesa che da lontano si staglia tra la collina alle sue spalle e la vallata).
L'appartenenza al Cero è un fatto di grande rilevanza nella vita di un eugubino, è una specie di stemma qualificante legato al tipo di mestiere che in passato si tramandava di padre in figlio, di generazione in generazione.
I colori delle divise ceraiole sono intonate alle vesti del Santo protettore delle corporazioni: gialla per i ceraioli di S. Ubaldo, azzurra per quelli di San Giorgio e nera per quelli di Sant' Antonio. Questa manifestazione, unica nel suo genere, oltre ad attirare migliaia di spettatori, testimoniando la continuità di una tradizione secolare che ha sempre unito l'intero popolo eugubino è la conferma di un'autentica devozione per i patroni delle antiche corporazioni di muratori, commercianti e contadini.
Tanta è l'importanza di tale rievocazione all'interno della regione che i Ceri sono oggi il simbolo istituzionale dell'Umbria.
Nella piazza Grande, l'ultima domenica di maggio, i balestrieri sfidano i colleghi toscani di Sansepolcro in un'antica gara di tiro a segno da postazione. Tutta la città di Gubbio rivive una suggestiva atmosfera medioevale con i cortei in costume, le esibizioni degli sbandieratori e le cantine aperte ai convivi. I partecipanti alla competizione indossano l'antico costume storico e sono giudicati nella gara dal console, dal connestabile, e dalle autorità , anche loro ovviamente in maschera.
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