Il 20 dicembre 2017 finalmente la Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila ha riaperto!
Il terremoto che ha devastato L'Aquila e la sua provincia il 6 aprile 2009 (provocando oltre agli ingentissimi danni oltre 300 vittime) ha purtroppo lasciato il segno nei posti e nell'animo degli abitanti. L'antica città de L'Aquila ancora non sa se e quando le sue strade, le sue costruzioni, il suo centro storico saranno ricostruiti o restaurati ed al momento prevale un certo scetticismo misto a rassegnazione... e pensare che questa catastrofe non è la prima che si abbatte sulla città : già nel 1703 ci fu un violento sisma che la distrusse quasi completamente e ci vollero 40 anni per la sua ricostruzione integrale. Con i mezzi che ci sono adesso non servirebbero tempi così lunghi, basterebbe che le promesse venissero mantenute... e che tornasse un po' di entusiasmo.
Una spinta può venire anche dal turismo. L'Abruzzo possiede tanta di quella bellezza da soddisfare qualsiasi tipo di esigenza ed in questo momento di difficoltà sarebbe oltremodo opportuna un po' di pubblicità ed alcuni consigli per viaggiare in terra abruzzese.
Fate un giro intorno alla zona rossa ancora inaccessibile per ammirare i tesori che meno hanno subito danni o quel che resta di loro... ad esempio la stupenda basilica procattedrale Santa Maria di Collemaggio, sul promontorio omonimo appena al di fuori della cinta muraria, il cui piazzale ha accolto a lungo la tendopoli per gli sfollati.
Una spinta può venire anche dal turismo. L'Abruzzo possiede tanta di quella bellezza da soddisfare qualsiasi tipo di esigenza ed in questo momento di difficoltà sarebbe oltremodo opportuna un po' di pubblicità ed alcuni consigli per viaggiare in terra abruzzese.
SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO
Fate un giro intorno alla zona rossa ancora inaccessibile per ammirare i tesori che meno hanno subito danni o quel che resta di loro... ad esempio la stupenda basilica procattedrale Santa Maria di Collemaggio, sul promontorio omonimo appena al di fuori della cinta muraria, il cui piazzale ha accolto a lungo la tendopoli per gli sfollati.
La cattedrale, risalente al 1287, è stata fortemente colpita dal terremoto ma è riuscita a conservare le spoglie di Papa Celestino V (sebbene non ancora visibili al pubblico) ed il monumentale portale posto sulla sinistra della facciata che reca un dipinto a mezzaluna che raffigura la Madonna con San Giovanni Battista e Pietro Celestino sormontato da un'aquila, simbolo della città fin dal periodo svevo del XIII secolo.
Il portale riveste una grande importanza per il mondo cattolico: è la prima Porta Santa della storia, voluta fortemente da Celestino V, il primo a divenire papa lontano da Roma, proprio in questa basilica dell'Aquila...
Poi come trascurare i borghi dell'Aquilano scampati alla tragedia (almeno in parte, le case puntellate ci sono dappertutto), a partire da Santo Stefano di Sessanio - a soli 10 km dal capoluogo - una delle cittadine più belle dell'Abruzzo: un dedalo di viuzze strette e tortuose dove il tempo sembra essersi fermato.
Tra le casette medievali di questo paesino di poco più di 100 anime posto a 1250 metri di altitudine ai piedi dell'altopiano di Campo Imperatore (nel Parco del Gran Sasso) alcuni edifici sono stati trasformati in alberghetti o appartamenti in affitto per i turisti.
Lo stesso tipo di sistemazione si trova anche a Castel del Monte, un altro piccolo luogo incontaminato arroccato a quota 1346 metri: inserito tra i Borghi più belli d'Italia, è abitato da poco più di 500 abitanti ed attira i turisti per la chiesa di San Rocco, la chiesa di S. Maria del suffragio che ospita un altare in legno scolpito rivestito d'oro zecchino di notevole pregio e la bellezza del paesaggio che si ammira dall'alto.
A metà strade tra questi due paesi merita assolutamente una visita la rocca di Calascio, un'antica fortificazione appollaita su uno sperone di roccia alto 1460 metri che si erge su un gruppetto di case ormai disabitate.
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Il portale riveste una grande importanza per il mondo cattolico: è la prima Porta Santa della storia, voluta fortemente da Celestino V, il primo a divenire papa lontano da Roma, proprio in questa basilica dell'Aquila...
I BORGHI DELL'AQUILANO
Poi come trascurare i borghi dell'Aquilano scampati alla tragedia (almeno in parte, le case puntellate ci sono dappertutto), a partire da Santo Stefano di Sessanio - a soli 10 km dal capoluogo - una delle cittadine più belle dell'Abruzzo: un dedalo di viuzze strette e tortuose dove il tempo sembra essersi fermato.
Tra le casette medievali di questo paesino di poco più di 100 anime posto a 1250 metri di altitudine ai piedi dell'altopiano di Campo Imperatore (nel Parco del Gran Sasso) alcuni edifici sono stati trasformati in alberghetti o appartamenti in affitto per i turisti.
Lo stesso tipo di sistemazione si trova anche a Castel del Monte, un altro piccolo luogo incontaminato arroccato a quota 1346 metri: inserito tra i Borghi più belli d'Italia, è abitato da poco più di 500 abitanti ed attira i turisti per la chiesa di San Rocco, la chiesa di S. Maria del suffragio che ospita un altare in legno scolpito rivestito d'oro zecchino di notevole pregio e la bellezza del paesaggio che si ammira dall'alto.
A metà strade tra questi due paesi merita assolutamente una visita la rocca di Calascio, un'antica fortificazione appollaita su uno sperone di roccia alto 1460 metri che si erge su un gruppetto di case ormai disabitate.
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