Un viaggio in Giordania è sicuramente di quelli che ti rimangono nel cuore. Il fascino esotico del deserto, la storia che ha lasciato tracce ovunque, la gentilezza delle persone e... Petra. Il mio racconto parte da quest'ultima, la Città Rosa. Anzi, dal Siq, il passaggio che conduce all'antica culla dei Nabatei.
Probabilmente vi sarà capitato più di una volta di vedere le immagini della lunga e stretta gola che prende il nome di Siq. A tutti tornano in mente le scene del film "Indiana Jones e l'ultima crociata" con la facciata del Tesoro, El Khasneh, che sbuca quasi dal nulla in tutta la sua splendente bellezza e la cavalcata finale lungo il canale di roccia.
Quando siamo andati in visita a Petra un poster, un po' ingiallito, della locandina del film con Harrison Ford faceva bella mostra di sè al baretto poco prima la biglietteria d'ingresso... i giordani lo ricordano spesso, per loro è stato un ottimo veicolo pubblicitario, sebbene Petra sia uno dei siti archeologici più famosi al mondo e non abbia bisogno di spot.
Nonostante fossimo preparati a ciò che ci stava aspettando, il Siq è andato oltre ogni aspettativa. I colori della pietra arenaria policroma che cangiano a seconda della luce, e le striature rosse, rosa, bianche e giallo ocra, con le loro sfumature, sono un qualcosa di indescrivibile.
Nonostante fossimo preparati a ciò che ci stava aspettando, il Siq è andato oltre ogni aspettativa. I colori della pietra arenaria policroma che cangiano a seconda della luce, e le striature rosse, rosa, bianche e giallo ocra, con le loro sfumature, sono un qualcosa di indescrivibile.
Dicono sia la diversa concentrazione degli ossidi nelle rocce a creare queste sfumature dall'effetto strabiliante. Una caratteristica che si ritrova in tutte le costruzioni di Petra ed anche... nei soffitti delle toilette ricavate nella pietra 😊.
Al-Siq è un canyon della lunghezza di circa 1,5 km, dalla profondità compresa tra i 90 e i 180 metri e dalla larghezza variabile (nei punti più stretti un paio di metri al massimo) la cui origine si deve a movimenti tettonici e le cui rocce sono state levigate dall'azione millenaria degli agenti atmosferici.
L'acqua, un elemento preziosissimo in queste regioni semi desertiche, era convogliata in canali ricavati nell'arenaria o costruiti utilizzando un cemento particolare realizzato dai Nabatei mischiando la roccia con la silice.
Se scegliete di affrontare il Siq a piedi (scelta consigliatissima) potete vedere questi canali al fianco delle pareti.
Se scegliete di affrontare il Siq a piedi (scelta consigliatissima) potete vedere questi canali al fianco delle pareti.
Per chi ha problemi di deambulazione o preferisce vivere l'emozione di entrare a Petra sullo stile di Indiana Jones, ci sono calessi coperti trainati da un cavallo o asinelli tirati per le redini da ragazzini o adulti che fanno su e giù per la Città Rosa.
Per tutti, il consiglio di coloro che hanno percorso il Siq è uno solo: assaporatevi ogni istante. Godetevi il cielo celeste che spunta in alto dalla stretta fessura tra le alte pareti, ammirate il sistema di incanalatura delle acque ed i bassorilievi che si nascondono qua e là , e non contenete lo stupore quando, in fondo alla gola, dopo aver attraversato zone buie o accecate dai raggi del sole, vi troverete a sbirciare in lontananza il tesoro nascosto....
E' forse il momento più emozionante, quello pensato all'inizio del viaggio: l'incontro con Petra.
UN CONSIGLIO PER GODERSI PETRA AL MEGLIO
Se potete, trascorrete a Petra due giorni e arrivateci all'ingresso di primo mattino. Come accade un po' con tutte le grandi attrazioni, man mano che passano le ore arriva sempre più gente e quello che potrebbe essere un cammino quasi solitario - voi da soli con la Natura - si tramuterebbe in un meno emozionante viavai di turisti.
Altre foto del Siq (e presto della Giordania) le trovate qui.
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