Appena varchiamo il cancello del Monastero di Santa Croce del Corvo a Bocca di Magra, prima ancora di entrare al suo interno ed iniziare la visita sotto la guida esperta di Padre Marco, ci soffermiamo ad ammirare il panorama che si intravede tra le palme disposte lungo la parte anteriore del castello. Dall'alto del promontorio dove si erge il complesso, la sola vista dei tetti di quelle case da cui eravamo partiti meno di un'ora prima seguendo un sentiero Cai attraverso il bosco ci fa dimenticare quell'antipatico cielo grigio che ci ha accompagnato fin dal mattino.
Scorgiamo il fiume Magra e seguiamo il suo lento incedere fino alla foce; alziamo lo sguardo e veniamo abbagliati dal bianco delle Alpi Apuane, statuarie guardiane del territorio di Bocca di Magra.
Il Monastero si trova in un parco di circa 10 ettari, in gran parte boschivi, che si sviluppano dal castello in stile neogotico costruito nella seconda metà del XIX secolo dalla famiglia Fabbricotti (noti industriali del marmo dell'epoca) fino al mare. L'edificio dalla metà del secolo scorso è gestito da una confraternita di carmelitani scalzi ed è diventato una casa di spiritualità : oltre a ospitare congressi, convegni, incontri di formazione e ritiri spirituali è una albergo-vacanza per gruppi e famiglie. Lo spazio non manca di certo, né fuori né dentro: la struttura dispone di ben 93 camere e di una sala per riunioni in grado di contenere oltre 100 persone.
Sono presenti anche due cappelle e indubbiamente l'elemento religioso è senza dubbio predominante, non fosse altro per la Cappella di S.Croce di cui parlerò dopo... però non pensiate che sia un luogo adatto solo per coloro che vanno alla ricerca di un luogo di preghiera.
Il silenzio e la tranquillità che regnano nell'intero complesso ne fanno un posto ideale per tutti quelli che sentano il bisogno di dedicare del tempo a loro stessi, riflettere e abbandonarsi alla meditazione e al rilassamento, lontani dal caos e dallo stress, un elemento purtroppo comune della vita quotidiana di molti di noi.
Se ci aveva colpito il panorama dal viale che porta all'ingresso del castello, come poteva non fare altrettanto la visuale che si gode dalla terrazza sopra l'edificio?
Da là sopra padre Marco ci racconta la storia del Monastero, le cui origini si fanno risalire a prima dell'anno 1000 quando venne eretta una cappella per accogliere il crocefisso nero della Santa Croce, la cui storia mista a leggenda è legata alla reliquia del Preziosissimo Sangue e al Volto Santo (a tal proposito leggi il post sulla Luminara di Lucca, qui).
Nel 1176 fu il vescovo Pipino della diocesi di Luni a far costruire il monastero che adesso si trova sul sentiero che dal castello si dirige verso la spiaggia.
Sul lato opposto, alle nostre spalle, ci sono un sentiero che percorreremo di lì a poco e conduce alla Porta Turca ed altri quattro che compongono la Via del Rosario.
Accanto alla Cappella della Santa Croce (che custodisce il prezioso crocefisso in legno dal volto austero in stile romanico-bizantino) si trovano il Convento ed il Conventino, un chiostro neogotico, una torre militare e la Memoria di Dante. Sì, si narra che Dante Alighieri si fermò al monastero e addirittura che avesse lasciato ad un frate una copia dell'Inferno da spedire al capitano di ventura Uguccione della Faggiola... ecco svelato il motivo della presenza di un busto del sommo poeta a pochi metri dalla porta d'ingresso della cappella!
Da questo secondo nucleo partono due sentieri verso il mare. Uno in particolare è di una bellezza disarmante... costruito in pietra nel mezzo del verde degli alberi. Facendo attenzione a fare un gradino alla volta, scendiamo su un'imponente scalinata molto suggestiva.
A piccoli passi arriviamo alla sua conclusione, ma le sorprese non sono finite: qui inizia una lunghissima balconata che affianca la costa. Il nostro sguardo si riposa sulle onde che si scontrano sugli scogli al di sotto del parapetto mentre in lontananza il sole illumina le case che si affacciano sul mare.
E' in questo preciso istante che capisco come mai scrittori e poeti del calibro di Eugenio Montale, Cesare Pavese, Elio Vittorini o Giulio Einaudi avessero eletto questo posto come dimora per le proprie vacanze.
Il Monastero della Santa Croce (www.monasterosantacroce.it) si trova in via Santa Croce 30 a Bocca di Magra (SP). Lo potete raggiungere percorrendo la strada che lo collega al paese o a piedi attraverso un sentiero di difficoltà semplice tracciato dal Cai di Sarzana.
E' in questo preciso istante che capisco come mai scrittori e poeti del calibro di Eugenio Montale, Cesare Pavese, Elio Vittorini o Giulio Einaudi avessero eletto questo posto come dimora per le proprie vacanze.
Il Monastero della Santa Croce (www.monasterosantacroce.it) si trova in via Santa Croce 30 a Bocca di Magra (SP). Lo potete raggiungere percorrendo la strada che lo collega al paese o a piedi attraverso un sentiero di difficoltà semplice tracciato dal Cai di Sarzana.
Altre foto del territorio di Bocca di Magra le trovate qui.
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