“Dalla roccia, il solido sostegno delle nostre vite, agli uomini che impararono a conoscerne i segreti..” (cit. Anonimo)
Cave di porfido in Valle di Cembra |
Non si può parlare della Valle di Cembra senza citare il porfido, una pietra effusiva di origine vulcanica. Tradizionalmente è sempre stato usato in Trentino come pietra da costruzione, per la copertura dei tetti e per la pavimentazione, mentre oggi è largamente usato anche per l’arredo d’interni. Allo sguardo, il porfido trentino, appare costellato di tanti piccoli cristalli di quarzo e caratterizzato da una colorazione che varia dal grigio al rosso-viola. E' una pietra compatta e molto resistente alle temperature estreme, sia fredde, sia calde. L’attività estrattiva si è intensificata a partire dal primo dopoguerra e può essere considerata “il pane quotidiano” della zona.
Durante il #pinecembrainblog siamo andati a visitare Casa Porfido Albiano per scoprire tutti i segreti di questa pietra. Il museo è stato inaugurati nel 2011 in occasione del centenario di fondazione della prima cava ad Albiano. Con la presenza di supporti multimediali, Casa Porfido è adatto a visitatori di tutte le età, dalle scolaresche agli adulti.
Durante il #pinecembrainblog siamo andati a visitare Casa Porfido Albiano per scoprire tutti i segreti di questa pietra. Il museo è stato inaugurati nel 2011 in occasione del centenario di fondazione della prima cava ad Albiano. Con la presenza di supporti multimediali, Casa Porfido è adatto a visitatori di tutte le età, dalle scolaresche agli adulti.
Il Museo è strutturato è costituito da un unico piano e 9 sale, ognuna delle quali si sofferma su un aspetto specifico del mondo del porfido. La prima sala ha un’impronta prettamente geologica e tramite pannelli interattivi e contenuti multimediali ci avvolge nel mistero sulla nascita e evoluzione della Terra. A fianco è allestita, invece, un'affascinante sala che racconta la storia del Trentino e della Valle di Cembra, soffermandosi sui momenti principali, dalle attività vulcaniche alla modellazione dei ghiacciai.
Lastre di porfido e la loro gradazione di colore |
Nelle successive sale troviamo richiami al porfido nella storia dell'uomo, “Il porfido incontra l'uomo”, partendo dall'uomo preistorico che scolpiva la pietra per i propri utensili, passando per Egizi e Romani, fino ad arrivare al Rinascimento. Numerosi documenti e reperti storico-archeologici, foto e filmati d'epoca rendono il museo ancora più interessante e ben calato nella realtà che lo circonda.
Foto storica di un gruppo di lavoratori impiegati nelle attività estrattive della Valle di Cembra |
Nella parte conclusiva incontriamo le varie fasi del ciclo di produzione del porfido, dall'estrazione al trasporto dei materiali, fino alla lavorazione manuale e alla messa in posa. Oggi le attività di estrazione sono svolte impiegando esplosivi, mentre fino a prima degli anni '70 l'uomo poteva contare solo su sè stesso. Veniva scavato un cunicolo orizzontale di circa 10 metri, che poi si biforcava. Al termine era realizzato un vano dove veniva collocata la dinamite. Dopo aver richiuso la galleria con sabbia e pietre, si faceva brillare l'esplosivo e le lastre di porfido cadevano a terra. I più piccoli possono cimentarsi nella simulazione realistica dell'esplosione della cava.
La sala dedicata alle tecniche di messa in posa del porfido |
Per avere maggiori informazioni sul museo e gli orari di apertura, potete consultare il sito www.casaporfido.it.
Testo e foto di Debora Dosi.
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