Cremona è assieme a Mantova il principale capoluogo della bassa lombarda. Dopo diverse visite mordi e fuggi ho il piacere di visitarla perbene, in compagnia di operatori turistici, blogger e giornalisti che si occupano di cicloturismo. Una visita guidata di mezza giornata è il modo migliore per conoscerne il piccolo centro storico, è incentrata sulla stupenda piazza medievale ma ci porta oltre sino a Piazza Marconi, di stampo fascista e quindi molto moderna, ma a suo modo affascinante. Qui a settembre è stato inaugurato il Museo del Violino.
Stradivari ne è stato l'interprete più illustre, ma il binomio Cremona-violino è ormai secolare. L'arte della liuteria è viva e vitale ancor oggi, riempie d'orgoglio i Cremonesi e attira migliaia di appassionati da tutto il mondo. Un altro ottimo motivo per visitare questa bellissima città è la sua ricchezza gastronomica, con i prodotti del territorio come salumi, formaggi tipici e dolci, ma anche le prelibatezze che possiamo assaggiare in antiche trattorie e moderni ristoranti.
Foto di jean louis mazieres su Flickr |
Cremona, il centro storico
La nostra passeggiata nel centro storico di Cremona inizia da Piazza Libertà , già in Corso Matteotti vi sono palazzi antichi col caratteristico ingresso ad arco e piccoli cortili, curatissimi, con una bella alternanza cromatica tra il color mattone e il giallo. Via Solferino è ricca di botteghe tutte da guardare, un paio di metri sotto l'attuale livello della strada vediamo attraverso una vetrata un tratto del selciato romano, traccia dell'antica origine della città .
La fondazione di Cremona è fatta risalire al 218 a.C. sulle sponde del fiume Po (ora distante quasi tre chilometri dal centro), una via di comunicazione essenziale che vi facilitò le attività commerciali, il trasporto delle merci sino al mare Adriatico e da qui a Costantinopoli e lidi più lontani. Da subito Cremona fece da avamposto per l'espansione romana verso nord e, in epoche successive, da ostacolo alla discesa dei Barbari.
Piazza del Comune | foto di jean louis mazieres su Flickr |
Piazza del Comune
Piccole vie si aprono sui due lati, portano ad altre piazzette in un semplice dedalo dove però non ci si perde. Tutte le strade portano in Piazza del Comune, l'anima della città , con gli edifici di culto sulla nostra sinistra e gli edifici civili sulla nostra destra. Il sabato mattina c'è un movimento particolare dovuto al mercato che la riempie di colori e profumi particolari, anche nelle strade limitrofe.
Vi sono banchetti di gastronomia, fiori e piante, abbigliamento e prodotti per la casa. E naturalmente c'è la folla di persone che si trovano qui per fare compere e incontrarsi, passeggiando o pedalando. Il terreno pianeggiante è un reale vantaggio per chi vuole girare in bicicletta.
Foto di Candido33 su Flickr |
L'impianto medievale della piazza rispecchia il periodo d'oro in cui Cremona si sviluppò, seguito dal lungo dominio visconteo. In un secolo, dal 1107 al 1206, furono costruiti la Cattedrale, il Battistero e il Palazzo comunale. La convivenza tra potere politico e religioso e la comunicazione tra i suoi massimi rappresentanti furono alla base del buon governo di Cremona e delle città medievali in generale.
Il Torrazzo
Spicca nella piazza il Torrazzo a pianta quadrata. Alto ben 112 metri è la torre campanaria più alta d'Europa, una costruzione massiccia e solida alla base, più aperta e quasi leggiadra sulla cima che si raggiunge salendo i suoi 502 gradini. Nel 1583, subito dopo la riforma gregoriana del 1582, vi fu collocato uno straordinario orologio astronomico ad opera di due ingegneri cremonesi di nome Divizioli (padre e figlio). Misura le ore, i giorni e i mesi, le fasi lunari e solari, le eclissi e gli emisferi, i segni zodiacali.
Foto di Mazzaq-Mauro Mazzacurati su Flickr |
La Cattedrale
La Cattedrale, dedicata alla Vergine Assunta, è un'espressione notevole del romanico lombardo, mi colpisce per la leggerezza delle forme e la luce che emana con i suoi colori chiari dati dal marmo, dalle loggette e dal rosone posti sulla facciata. Iniziata nel 1107 ma di fatto costruita dal 1117, dopo un terremoto, fu terminata tra il 1400 e il 1500. Le proporzioni al suo interno sono impressionanti: 90 metri di lunghezza, 40 metri d'altezza.
La sua ricchezza principale sono le decorazioni scultoree e gli affreschi, eseguiti soprattutto dal 1300 al 1500, tanto che oggi è definita anche la “Cappella Sistina del Nord Italia”. Spiccano il ciclo di affreschi collocati lungo tutta la navata principale, opera di Boccaccino, Romanino e Pordenone; la grande croce del 1478, un'opera preziosissima di oreficeria con oltre 100 statuine in argento realizzate a mano, arricchite con pietre preziose, la Cantoria del 1700, intagliata in legno.
L'interno della Cattedrale | foto di jean louis muzieres su Flickr |
Il Battistero
L'altro gioiello del romanico è il Battistero ottagonale, iniziato nel 1167, rivestito di marmo dal lato della Cattedrale e in mattoni dal lato opposto. Le vie d'acqua erano essenziali per il trasporto delle merci più pregiate, inclusi i materiali da costruzione come il marmo, mentre le fondamenta e le case si costruirono in legno e mattoni (l'argilla era il materiale più facilmente reperibile).
L'interno del Battistero è altrettanto affascinante, per quanto semplice e quasi spoglio. La cupola in mattoni è alta 34 metri e ha un'acustica perfetta, tanto che la studiò persino Filippo Brunelleschi prima di costruire il Battistero di Firenze.
Foto di jean louis mazieres su Flickr |
Il Palazzo Comunale
Palazzo Comunale e Loggia dei Militi, al lato opposto, sono sempre edifici medievali, costruiti in mattoni a partire dal Duecento, è piacevole passeggiare sotto il portico della Loggia con le sue decorazioni e l'affollamento del sabato. Oltre la piazza ci sono altri angoli interessanti da scoprire a passeggio: palazzi, chiese, piazze e giardini.
C'è il bellissimo Museo Ala Ponzone con la preziosa Pinacoteca dedicata soprattutto all'arte medievale e alla scuola cremonese, dove si tengono anche esposizioni temporanee. Fino a pochi anni fa qui era ospitata la collezione di liuteria, ora esposta al Museo del Violino.
I “confini” della città vecchia sono nelle cinque porte antiche, che seguono le direttrici di uscita verso le città a cui Cremona è stata legata nel corso della storia, e da queste prendono il nome: Porta Roma, Porta Venezia, Porta Milano, più Porta Po e Porta Mosa il cui nome deriva da uno stagno preesistente. Oggi l'acqua non scorre in centro ma la campagna ne è intrisa, traendone fertilità e ricchezza.
Sotto la Loggia dei Militi | foto di jean louis mazieres su Flickr |
Testo di Roberta Zennaro.
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