Salutare Las Vegas si è rivelato più difficile del previsto, ma a consolare Ilaria Davide ci pensano le meraviglie dei grandi Parchi americani! Si comincia dallo Utah!
Inizio subito con una raccomandazione: per poter apprezzarlo al meglio è necessario dedicarci molto tempo e fare lunghe camminate! I panorami più belli infatti sono visibili solamente lungo i sentieri che ti portano verso l’interno.
La cosa che ci ha subito colpito al nostro arrivo a Springdale sono le magnifiche rocce con le striature rosse, rosa e bianche in contrasto con una vegetazione verdissima e un cielo che sembrava dipinto d'azzurro.
Nel periodo estivo l’ingresso alle auto private è vietato ma ci sono a disposizione delle navette che effettuano fermate nei migliori punti panoramici e dei trail, quindi parcheggiamo al centro visitatori e prendiamo al volo il bus che inizia il giro.
WEEPING ROCK
Il primo stop è alla Weeping Rock, un semplice percorso di mezz’ora, andata e ritorno, che conduce a un piccolo angolo di paradiso... una piccola grotta ci permette di riposarci e allo stesso tempo di goderci il magnifico spettacolo della montagna che piange, un effetto dovuto alla sorgente sopra la conca che scorre sulle rocce e genera una fievole cascata d’acqua che si frappone tra noi e il paesaggio dello Zion Park.
RIVERSIDE WALK
Tornati al bus scendiamo all’ultima fermata del parco, Temple of Sinawava, da dove parte il Riverside Walk, un breve trail di 3 km andata e ritorno, che percorre la gola dello Zion Canyon seguendo le sinuose sponde del Virgin River finché il fiume non lo riempie completamente incanalandosi tra gli altissimi dirupi verticali.
Da qua è possibile, con scarpe comode, continuare la passeggiata in mezzo al fiume o, per i più allenati, seguire gran parte del 26 km del sentiero panoramico che costeggia il canyon.
Tornando indietro abbiamo avvistato alcuni cervi, rettili dalla velocità supersonica ci hanno attraversato il cammino e abbiamo incontrato tantissimi scoiattoli, uno in particolare ci ha accompagnato per un po', soffermandosi quando facevamo una sosta e seguendoci quando riprendevamo a camminare. Simpaticissimo!
Purtroppo la giornata sta giungendo al termine e capiamo di non aver abbastanza tempo da dedicare a questo parco... sicuramente varrebbe la pena fare il trail al quale ho accennato in precedenza, il lungo sentiero che passa tra l'altro dalle Emerald Pools, tre vasche naturali di acqua cristallina.
Questa escursione con quella all’Angel’s Landing, dalla quale dicono si goda di una vista mozzafiato, sono però parecchio impegnative e richiedono molto tempo.
Questa escursione con quella all’Angel’s Landing, dalla quale dicono si goda di una vista mozzafiato, sono però parecchio impegnative e richiedono molto tempo.
Nonostante le breve visita, lo Zion Park è riuscito a sorprenderci grazie soprattutto ai colori delle sue rocce, resi ancora più accesi dalla luce del tramonto. All’uscita dal parco, lungo la Hwy-9 in direzione est, il paesaggio assume un aspetto lunare.
Il punto più suggestivo si raggiunge poco prima della galleria, quando si vede delinearsi all'orizzonte il Great Arch.
Non ci sono parole per descrivere questo spettacolo della natura: dalle montagne color rosa coperte di alberi verde intenso si passa allo scenario del canyon, le cui pareti verticali si ergono a un passo dal sentiero, e poi alle striature rosa e bianche che disegnano con dolci curve le collinette coperte da bassi cespugli.
La nostra giornata finisce 80 miglia dopo con l’arrivo ad Hatch, dove abbiamo soggiornato al Riverside Resort, un piccolissimo Bed and Breakfast in mezzo alla campagna dello Utah. Per 68 dollari la gentile signora ci ha accompagnato alla nostra camera tutta in tema navajo e ci ha mostrato il panorama sulle colline del Bryce Canyon.
C'eravamo solo noi, un piccolo ristorantino alla mano dove abbiamo mangiato, mucche e bufali che pascolavano intorno.
C'eravamo solo noi, un piccolo ristorantino alla mano dove abbiamo mangiato, mucche e bufali che pascolavano intorno.
All’inizio pensavamo di essere finiti in un film horror, ma alla fine devo dire che ci siamo trovati benissimo immersi in questa strana location in cui regna la pace.
La cartina del parco la trovate qua: http://www.nps.gov/zion/planyourvisit/maps.htm
...to be continued
Testo e foto di Ilaria Guerzoni.
Altri racconti sul viaggio nel Far West e nei Parchi Americani:
→ giorno 1, Mariposa Grove of Giant Sequoias.
→ giorno 2, il Tioga Pass e Bodie, la città fantasma.
→ Dalla 49 Scenic Drive al Golden Gate.
→ North Beach, Financial District e Chinatown.
→ In cable car e sulle case galleggianti di Sausalito.
→ Beverly Hills sulla Sunset Boulevard.
→ Una giornata agli Universal Studios di Hollywood.
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