Il primo maggio siamo stati al Gelato Festival di Firenze. Mentre mezza Italia si spostava da un capo all'altro unendo ponti e intasando le autostrade, noi abbiamo deciso di andare in controtendenza e, complice dei lavoretti arretrati in casa, rimanere nella nostra città. La festa dei lavoratori però l'abbiamo onorata come si usava una volta, quando "il lavoro c'era", cioè trascorrendola come un giorno di festa! Ci siamo divisi tra due hashtag: #mostrart2014 e #gf2014. Per chi non simpatizza col cancelletto, abbiamo visitato la Mostra dell'Artigianato al suo ultimo giorno di apertura e il Gelato Festival, al contrario, al primo dei suoi quattro giorni di kermesse.
Non è il primo anno che a Firenze si svolge il Gelato Festival: la prima edizione si tenne nel 2010 proprio per celebrare e sottolineare le origini fiorentine del gelato, partorito nel 1559 dalla mente poliedrica di Bernardo Buontalenti, architetto e tuttofare al servizio della famiglia dei Medici (era anche ingegnere idraulico, urbanista, scultore, e pittore! Il prototipo del lavoratore flessibile!) e autore tra l'altro della Grotta Grande e di altre opere presenti nei giardini di Boboli dietro Palazzo Pitti. La Crema fiorentina, a base di panna e tuorlo d'uovo, riuscì nel suo intento di stupire l'ambasciata spagnola ospite dei Medici e così nacque il gelato!
Fino al 2012 il festival aveva una connotazione tutta fiorentina e si svolgeva nelle piazze di Firenze. Ricordo che in quell'anno (l'ultima edizione a cui io e Sara abbiamo partecipato e di cui abbiamo parlato) piazza del Duomo, piazza della Repubblica e piazza Pitti pullulavano di stand di gelatai fiorentini e si era creata una specie di corsa per la creazione del gusto più originale o più improbabile, per fortuna solo in alcuni casi isolati...
Adesso è tutto cambiato. L'evento si è trasformato in un Festival itinerante, dando vita a un tour che lo scorso anno lo aveva portato a Milano, Torino, Roma e Firenze e quest'anno inizia proprio da quest'ultima per decretare il Miglior Gelatiere italiano 2014 tra i 10 gelatieri che nel 2013 hanno vinto i premi in palio nelle varie città coinvolte.
il Pistacchio di Bronte di Vincenzo Pace |
Il laboratorio mobile di gelato artigianale più grande del mondo si è fermato nei giardini del Palazzo dei Congressi di Firenze (nell'edizione 2015 al Piazzale Michelangelo), a un centinaio di metri dalla stazione di Santa Maria Novella, insieme agli stand degli sponsor della manifestazione (Algida, Nutella, confetture Fabbri ed Eni, che omaggia i visitatori con gelato energizzante).
Probabilmente aver spostato l'evento dal centro storico a una zona leggermente più periferica anche se sicuramente ben raggiungibile e comoda per chi arriva in treno, potrà pagare lo scotto di esser meno frequentata dai turisti, che tra una visita agli Uffizi e una passeggiata all'ombra del Cupolone si imbattevano nelle coppette dei gelatai/gelatieri fiorentini.
Però sinceramente preferisco questa location, più intima, all'interno del bel parco dell'ottocentesca Villa Vittoria.
Ma parliamo dei protagonisti del Festival, i gelati!
Come accennavo, l'edizione fiorentina mette in gara i 10 gusti dei 10 gelatieri insigniti di un premio nella scorsa edizione. I finalisti sono:
- il Pistacchio di Bronte di Vincenzo Pace della gelateria Pinguino di Torino in via Nazario Sauro 16e
- il Cremino di Giampaolo Doti della gelateria Ghibli di Campo nell’Elba (LI)
- la Crema agrumi Val Tindari di Toni Cafarelli di Re Gelato in via Strozzi a Firenze
- Vacanze Romane (vaniglia, lampone e pistacchio croccante) di Jennifer Boero di Gelatiamo di Cairo Montenotte (SV)
- il Fior di panna di Leonardo La Porta e Domenico Pantella della gelateria Miretti di Torino
- le Delizie di Sicilia (ricotta fresca variegata con pistacchio, mandorle e cioccolato) di Gilles Carbone de Il Geko di Milano
- il gelato al pecorino “fiore sardo dop” con pere caramellate al miele di Sulla di Fabrizio Fenu della Gelateria Centrale di Marrubiu (OR)
- la Fantasia mediterranea (zucca, cannella, bacche di mirto e mirtilli) di Guido Cortese de Il Giardino dei peccati di gola di Pietra Ligure (SV)
- il Pistacchio 2.0 (pistacchio con pasta di pinoli e variegato con pinoli tostati e caramello) di Antonio Mezzalira di Golosi di Natura di Gazzo Padovano (PD)
- il Caffè lime con panna alla Cachaca (con caffè brasiliano, lime e panna ottenuta dalla canna da zucchero) di Marzia Garbin di Gelato Boutique dal Brasile (che però quando siamo andati noi, non c'era....)
Crema agrumi Val Tindari di Toni Cafarelli |
gelato al pecorino, pere e miele di Fabrizio Fenu |
Fantasia mediterranea di Guido Cortese |
La Gelato Card (prezzo 12 € per gli adulti, 10 € per i minorenni) dà diritto a 3 assaggi tra questi 10 gusti, un assaggio allo stand Algida (2/3 gusti nella coppetta), un assaggio del gelato della Nutella e uno dei 5 cocktail-gelato tra cui il Mojito (la mia scelta... spettacolare!), il Black Ice Amarena, il Bitter Orange, la Piña Colada e il Tahiti Blossom.
Con la card riceverete una scheda con cui votare il vostro gelato preferito e una volta riconsegnata al punto informazioni avrete un ulteriore assaggio gratuito. Quindi, nonostante 12 € non siano pochi, potete fare una bella abbuffata di gelato... diversamente rispetto a un paio di anni fa quanto le porzioni degli assaggi erano poco generose, stavolta le coppette vengono riempite abbastanza, almeno come la maggior parte delle gelaterie fanno quando vi servono un gelato da 2 euro.
cocktail-gelato al Mojito |
Poi ci sono i laboratori, ad accesso gratuito come l'ingresso ai giardini di Palazzo dei Congressi, che durante la giornata mostrano i segreti dei maestri gelatieri che intervengono! Ogni giorni ci sono in programma 4-5 interventi, ad esempio oggi alle 16 al centro dell'attenzione ci sarà il Melatello Toscano Gelato, con Alessandro Malotti, domani sera Fantasia allo zafferano italiano con Giampiero Burgio e il 4 maggio lo “Zuccotto dei Medici”, laboratorio con Alessandro Cambi mentre ieri sera abbiamo assistito (e abbiamo assaggiato!) la storica Crema del Magnifico realizzata dal maestro Vetullio Bondi della gelateria Il Triangolo delle Bermuda di Firenze.
Che dire sui gelati in gara... de gustibus! Sono veramente uno più buono dell'altro, personalmente a me è piaciuto moltissimo il pistacchio di Bronte di Vincenzo Pace e la Crema agrumi Val Tindari di Toni Cafarelli e a Sara il Cremino di Giampaolo Doti.
Come dicevo, quello di Firenze è solo il primo appuntamento con il Gelato Festival.
Le prossime tappe del 2014 saranno a Lecce (8-11 maggio), Milano (22-25 maggio), Roma (29 maggio - 1 giugno), Torino (5-8 maggio), Verona (12-15 giugno), Napoli (19-22 giugno), Viareggio (26-29 giugno) e Senigallia (3-6 luglio). Dopo di che il festival sbarcherà all'estero a Cannes (10-13 luglio), Barcellona (17-20 luglio), Parigi (24-27 luglio), Monaco (31 luglio - 3 agosto) e Amsterdam (7-10 agosto)!
Sarà una dolce estate itinerante per chi ama la freschezza e la bontà del gelato!
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