L'American Dream di Ilaria&Davide nei grandi parchi nazionali continua al Dead Horse e al Canyonland!
Venerdì 19 luglio. Oggi per fortuna la giornata è serena e promette bene e quindi ci mettiamo subito in marcia! Facciamo un bel pieno di benzina (non dimenticatevene mai! Ci sono grosse distanze tra un benzinaio e l'altro e all'interno dei parchi meno grandi non ci sono distributori) e ci avviamo alla nostra prima meta, il Dead Horse State Park.
COSA VEDERE AL DEAD HORSE STATE PARK
Il parco è statale e per entrare bisogna pagare 10 dollari, assolutamente ben spesi! Molti lo trascurano a causa del vicino Canyonland (l'ingresso al Dead Horse si trova poco prima di quest'ultimo) invece merita sicuramente una deviazione non fosse altro per i panorami sterminati che regala l'insenatura a forma di ferro di cavallo modellata dal fiume Colorado.
Ogni punto del parco è raggiungibile in auto e se avete fretta la visita si conclude piuttosto rapidamente.
COSA VEDERE AL CANYONLAND PARK
Ora ci aspetta il tanto atteso Canyonland National Park, simile al Gran Canyon ma immensamente più grande e complesso.
E’ percorso da pochissime strade ed è un dedalo incredibile di gole, altopiani, faglie, speroni rocciosi, monoliti, archi e caverne alla confluenza dei fiumi Green e Colorado.
Le parole non riescono a descrivere la bellezza e la suggestione che regala questo parco anche solo visitandolo dai punti panoramici più famosi.
E’ percorso da pochissime strade ed è un dedalo incredibile di gole, altopiani, faglie, speroni rocciosi, monoliti, archi e caverne alla confluenza dei fiumi Green e Colorado.
Le parole non riescono a descrivere la bellezza e la suggestione che regala questo parco anche solo visitandolo dai punti panoramici più famosi.
Il parco è suddiviso in tre grandi settori:
→ l'area del Maze (i labirinti), inaccessibile e poco frequentata.
→ I Needles (gli obelischi), composta da pinnacoli di roccia rossa.
→ L'Island in the sky (l'isola nel cielo), quella che abbiamo visitato noi oltre che la più accessibile...
Lo Shafer Canyon Overlook
Il primo punto panoramico che si incontra dopo aver oltrepassato il centro visitatori (a proposito, se non ve lo siete portato dietro vi consiglio di comprare un bel gallone d’acqua, ne avrete bisogno!) è lo Shafer Canyon Overlook, un posto singolare dotato di alcune rocce che si sporgono direttamente sul canyon e sulle quali è possibile salire sopra e, facendo attenzione a stare in equilibrio, sentirsi come sospesi nel vuoto.
Da qui parte una lunghissima strada sterrata che conduce all'estremità inferiore del canyon e consente di vedere da vicino il ferro di cavallo che si scrutava da lontano al Dead Horse Park, ma il pensiero di percorrerla con la nostra piccola berlina non ci sfiora nemmeno!
Il Mesa Arch
Torniamo in auto e ci dirigiamo al secondo punto panoramico, il mio preferito, dal quale dopo un piccolo trail di mezz’ora si arriva allo grande arco schiacciato, il Mesa Arch, che incornicia la vista straordinaria sulle lontane La Sal Mountans.
La particolarità di questo arco è che si può salirci sopra! Non vi dico l’emozione, sembra di dominare sul mondo da quanto immenso è il panorama!
Ovviamente io non mi sono lasciata perdere l’opportunità e mi sono immediatamente arrampicata. L’arco è molto largo e non si ha assolutamente la sensazione di cadere. Lo consiglio vivamente, è un’esperienza unica, eccetto forse per chi soffre di vertigini.... in tal caso meglio evitare in quanto davanti la distanza da terra è solo di pochi metri ma dietro si apre lo strapiombo sul canyon.
Il Grand View Point Overlook
Accompagnati da una strana coppia di cinesi vestiti con calzettoni alti, impermeabili gialli e larghi cappelli torniamo indietro sotto il sole cocente e ripresa l’auto percorriamo i 10 km che ci separano dal Grand View Point Overlook, a mio parere uno dei punti panoramici migliori, dal quale si può ammirare l’immensa impronta lasciata in questo gigantesco altopiano di roccia dal canyon.
Facciamo il percorso a ritroso e prendiamo la deviazione di 5 miglia per Upheaval Dome. Da qui si irradiano decine di sentieri. Noi arriviamo faticosamente al primo Overlook (ne segue un altro ma eravamo già cotti dopo il primo) e ci accontentiamo di vedere il canyon formatosi dalla caduta di un meteorite e i cambiamenti di colore delle rocce.
Il Green River Overlook
L'ultimo punto panoramico lungo il ritorno è il Green River Overlook la cui vista si perde tra immensi crateri in fondo ai quali scorre l’omonimo fiume.
...to be continued
Testo e foto di Ilaria Guerzoni.
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