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La Saluzzo che non ti aspetti: cultura, storia e buon cibo

saluzzo piemonte

Lo scorso weekend l'ho passato a Saluzzo, grazie al blogtour organizzato da  DigitaSaluzzo, in mezzo a una campagna verde e tranquilla, in ottima compagnia e alla scoperta delle storie di un luogo che non mi aspettavo così ricco di arte, cultura, tradizioni e influenze lontane. Prima di partire non mi sono documentata, sapevo che avremmo avuto modo di conoscere la zona di Saluzzo in modo approfondito con una guida turistica, e non ho voluto guastarmi la sorpresa. In effetti non mi aspettavo che un piccolo paese della provincia di Cuneo avesse così tanto da raccontare ad un viaggiatore, specialmente a chi come me ama il turismo culturale.

Ho soggiornato al B&B Briatore, che non ha niente a che vedere con quel Briatore lì, ma è gestito da una signora dolcissima, gentile e accogliente che mi ha fatto sentire un'ospite di famiglia. Si trova in una zona verde e tranquilla a 15 minuti a piedi dal centro di Saluzzo, oppure 5 minuti di bicicletta elettrica. Il B&B infatti mi ha dato a disposizione una bici a pedalata assistita che mi ha permesso di muovermi su e giù per Saluzzo (e anche oltre!) in totale autonomia e senza fatica.

Altri di noi hanno dormito nel complesso del Resort San Giovanni, un ex convento domenicano restaurato con cura che oggi accoglie gli ospiti anche nel suo ristorante ipogeo. La prima sera abbiamo cenato proprio qui, in questa bellissima sala con volte di pietra naturale, e mangiando i piatti della tradizione piemontese.

saluzzo piemonte

Il secondo giorno abbiamo veramente scoperto la storia lunga e affascinante di Saluzzo, grazie al tour a piedi con la nostra guida turistica, Cristina Carli (è bravissima, davvero!): siamo partiti dalla chiesa di San Giovanni, un piccolo capolavoro del gotico italiano che nasconde una cappella tutta francese. Qui è sepolto il marchese Ludovico II di Saluzzo, tra i ricami fiammeggianti degli archi gotici francesi, testimonianza di un legame culturale antico e duraturo con la Francia.

saluzzo san giovanni

Abbiamo incontrato i palazzi rinascimentali che si affacciano sul corso e che raccontano una storia di ricchezza, commercio e nobiltà, e siamo finiti al museo civico di Casa Cavassa, sintesi della storia di questo marchesato piccolo ma potente, un fazzoletto di terra stretto tra la Francia e i Savoia dove circolavano liberamente non solo i soldi, ma anche le idee, le fedi religiose e le correnti artistiche.

saluzzo casa cavassa

Il terzo giorno lo abbiamo dedicato alla visita della Castiglia: una grande fortezza di mattoni rossi, un tempo dimora dei signori di Saluzzo, poi abbandonata e riconvertita in carcere nell'800, ha accolto i detenuti fino al 1992. Oggi la Castiglia si può visitare e ospita due musei insoliti e di nicchia, che mi sono piaciuti molto. Il primo è dedicato alla Civiltà Cavalleresca, raccontata in modo interattivo attraverso ricostruzioni, filmati e sale tematiche dedicate ai cavalieri e alle dame che hanno vissuto nel marchesato di Saluzzo e che sono diventati nel tempo protagonisti di leggende, novelle e opere d'arte.

saluzzo castiglia
La Castiglia

Il secondo è il Museo della Memoria Carceraria, che racconta la lunga storia della Castiglia come luogo di reclusione, ma soprattutto ricorda le storie di coloro che sono stati incarcerati qui. Nei secoli queste tra queste mura spesse sono passati Valedesi perseguitati, prigionieri risorgimentali, antifascisti, e tanti disgraziati e poveracci comuni che hanno vissuto in tempi molto duri. È un museo impegnativo dal punto di vista emotivo, racconta storie di giustizia e di ingiustizia, di malattie, torture, suicidi, noia, isolamento e solitudine.

saluzzo museo memoria carceraria

Ma a Saluzzo non si viene soltanto per la cultura e la storia: qui si mangia benissimo! Il Piemonte non delude mai, soprattutto a tavola, e anche Saluzzo me lo ha confermato. Ho scoperto che questo è il paradiso del vitello tonnato, mangiato non solo al Resort San Giovanni, ma anche alla Taverna dei Porti Scur, insieme ai maltagliati alla salsiccia di Bra (una nuova piacevole conoscenza).

saluzzo taverna porti scur
Vitello tonnato alla Taverna dei Porti Scur

Menzione d'onore per la birreria artigianale Baladin, dove insieme alle birre ottime ho mangiato le patate fritte (le fatate!) più buone del mondo e uno stinco di maiale cotto nella birra notevole. Saluzzo è circondata da frutteti, e la frutta l'ho mangiata in tanti dolcini squisiti e anche in un sidro di mele servito in provetta al ristorante dell'Abbazia di Staffarda. Ma di questo ve ne parlerò nel prossimo post!

saluzzo piemonte

Testo e foto di Claudia Vannucci.


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