Che ne dite di un giro in bicicletta nel cuore di Palermo? Noi lo abbiamo fatto durante la nostra prima visita alla città e ci siamo divertiti tantissimo! Qui potete leggere la nostra esperienza.
"Bedda Palemmo!" Dopo il weekend trascorso nel capoluogo siciliano non posso che gridarlo a voce alta e aggiungere che Palermo è una città accogliente e dolcissima... In poco più di due giorni tra cannoli siciliani, cassate, cassatelle, gelati, granite e sfinci (altra superba delizia!) abbiamo mangiato la ricotta e la pasta di mandorle che mediamente ci divoriamo in un anno! Adesso dieta stretta (e chi ci crede?) prima di tuffarci tra le bontà d'oltralpe (prossima meta: Lago di Costanza). Nel frattempo provo a deliziarmi e deliziarvi (spero) parlandovi della nostra esperienza palermitana più piacevole, il giro in bicicletta che abbiamo fatto nelle vie del centro insieme alla guida di Sicilying!
Non vi annoio più parlando del nostro innamoramento nei confronti della bicicletta. Della bicicletta "versione soft", utilizzata come mezzo di spostamento tra una meta e l'altra o all'interno di una città, senza fretta, con lo sguardo che scruta ogni scena che ci passa di fianco come fossimo all'interno di un film. A noi pedalare tranquillamente tra un quartiere e l'altro, fermandosi ogni tanto per scattare un po' di foto, piace assai, per dirla alla siciliana.
il Teatro Massimo |
la partenza, di fronte alla chiesa di San Domenico |
QUAL E' STATO IL NOSTRO GIRO?
Siamo partiti da piazza San Domenico, di fronte a una delle chiese barocche più belle della città e passando davanti all'edificio in stile Liberty delle Poste, realizzato durante il ventennio fascista, ci siamo diretti verso il Grand Hotel Le Palme, un albergo storico di Palermo, simbolo della Belle Epoque, uno dei periodi più fiorenti della città. Tra fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento qui soggiornarono gli scrittori e gli artisti più celebri di quegli anni, da Wagner a Maria Callas. A 50 metri dall'hotel si trova una chiesa anglicana alla quale era collegato attraverso un passaggio sotterraneo che purtroppo oggi non è visitabile.
I MERCATI RIONALI DI PALERMO!
Ed eccoci al primo dei mercati rionali di Palermo! La sera prima eravamo passati per i vicoli della Vucciria (e assaggiato un gustoso pane-e-panelle) e ci chiedevamo quali fossero le diversità tra un mercato e l'altro. Al primo colpo d'occhio di un profano che per la prima volta ci mette dentro il piede l'impressione è che oggigiorno siano più gli elementi che li accomunano che quelli che li contraddistinguono: Vucciria, Il Capo e Ballarò (i tre che abbiamo visitato) mantengono la genuinità e lo spirito popolare delle origini, databili per tutti intorno all'anno 1000, nel periodo della dominazione araba.
Ci muoviamo a piedi in lenta processione tra lo stretto spazio tra bancarella e bancarella, stando attenti a non "fare uno scontro frontale" con i motorini che sbucano da ogni dove. E tra le distese di cassette di legno che espongono la frutta, a un passo dal panificio Putano (una putìa, cioè una bottega, storica di Palermo) troviamo un venditore che esporta cannoli siciliani in tutto il mondo (al mercato li trovate a 0,50 € l'uno!)
...e tentiamo di agire "like a local" comprando un panino con la frittola, gli scarti della macellazione del vitello bolliti e fritti nello strutto che vengono stipati dal frittularu in un morbido panino pescando da un sacchetto sotto il banco.
Vi rimando quindi alla seconda parte del racconto, dove parlerò di carretti siciliani e del mercato di Ballarò, della Cala e di piazza Marina, dei Quattro Canti e di un posto strepitoso dove sfornano le arancine più buone di Palermo!!!
Informazioni Utili
- Per la visita in bicicletta con Sicilying non occorre alcun tipo di preparazione. Casomai portatevi una bottiglietta d'acqua dietro nel caso in cui la giornata sia calda, come è successo a noi.
- La prenotazione viene effettuata online sul sito Sicilying.com pagando un acconto e saldando la differenza di persona (prezzo totale: 28,50 € a persona).
Leggi anche: "A Palermo in bicicletta da Ballarò ai Quattro Canti"
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