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#laprima: da Milano a Catania in Ape Calessino: il racconto! #TheGIRA

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9 giorni, 2000 chilometri da percorrere ed un ape calessino come mezzo di trasporto. Un lungo e lento viaggio, da Milano a Catania, fatto di stradine (alle volte anche piene di buche), incidenti che ci hanno dilatato ancora di più i tempi e facce curiose e sorridenti che ci osservavano passare. Questo è stato il nostro #vediamopositivo in poche righe.  Comunque… Iniziamo con qualche pensiero su questi 9 giorni in giro per l’Italia, prima di raccontarvi qualcosa in più sulle nostre tappe.

Le difficoltà, è inutile nasconderlo, sono state molte e le più disparate (velocità massima di 60 km/h, il non poter fare autostrade o superstrade e le, forse inevitabili, rotture del mezzo). 

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Un giro di questo genere non è un viaggio, non è un qualcosa di rilassante “per staccare dalla vita di tutti i giorni”, ma un’avventura che, al ritorno, vi lascerà scombussolati (io dopo quasi una settimana dal rientro faccio ancora fatica a ricominciare la mia vita di tutti i giorni). Erano tante le cose che non sapevamo e su cui ci siamo scontrati in questi giorni di viaggio e tante sono quelle che sicuramente abbiamo imparato grazie a questa “prima volta”: dal mantenere un alto (molto alto) self control (perché il cambio che si rompe, per la terza volta, di domenica a pranzo, ve lo assicuro, lo mette a dura prova) al capire quali sono stati gli eventuali problemi nell’organizzare un viaggio di questo genere, passando per officine oramai chiuse, problemi logistici (vedi agriturismi in overbooking… eravamo tanti!) e ritardi su ritardi che accumulavamo nonostante cercassimo di arrivare puntuali ai nostri appuntamenti.

Però, come dicevo prima, le prime volte servono proprio per conoscersi ed imparare da errori e problemi inizialmente non previsti.

Dopo tutto ‘sto pippone tremendo vi racconto un po’ del nostro viaggio in giro per l’Italia!

20 LUGLIO


Io, Veronica ed un nutrito gruppo ci incontriamo per la prima volta a Milano, per un briefing con theGIRA e (io e Veronica) con il nostro sponsor, Generali Italia.

21 LUGLIO


Ci incontriamo a Cusano Milanino per il ritiro dei nostri potenti(ssimi) mezzi ed imparare a guidarli (e non pensate che sia semplice, perché non è per nulla così), per poi partire alla volta di Rapallo, prima tappa per me e Veronica. La sera abbiamo il primo appuntamento con agenti Generali che ci raccontano la Liguria del cibo, tra pansotti con salsa di noci, i gamberi rossi di Santa Margherita (che bontà ragazzi) e la farinata. Ci raccontano della zona, di come le città liguri si somiglino tutte con i loro centri storici attraversati dai carrugi e ci portano, poi, anche a fare un giro serale prima di farci tornare in agriturismo.

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[Prima tappa, primo intoppo: perdiamo il tappo della marmitta. Per fortuna ci aiutano mettendoci in contatto con un’assistenza piaggio nella zona e sistemiamo tutto subito]

Abbiamo dormito all’agriturismo Le Pale, a Bogliasco. L’appartamento era decisamente grande (per le mie aspettative, almeno). Per il resto, per quanto ci abbia passato poche ore, direi che una maggiore cura sia della struttura che degli spazi esterni migliorerebbe il primo impatto che uno ha con l’agriturismo, non semplicissimo da trovare (anche se ad un certo punto si trovano anche indicazioni, quindi state attenti)

22 LUGLIO 


Passiamo per Pietrasanta dove incontriamo gli agenti Generali ed arriviamo in serata a Certaldo dove abbiamo un altro appuntamento la mattina successiva con gli agenti locali che ci portano fino a Certaldo alta, che vorrei tornare a visitare.

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La notte la passiamo all’Agriturismo La Canonica che è, ad un primo giudizio formulato dopo una cena ed una sola notte,  decisamente il migliore tra gli agriturismi dove abbiamo soggiornato.
Questo luogo è un’oasi di pace, la tranquillità fa da padrona e non prendono i telefoni nemmeno se pregate o fate qualche strana danza! Se proprio volete restare connessi col mondo potete comunque usufruire del wifi della struttura. Unica pecca: le mosche dovute alla presenza del maneggio con i cavalli

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23 LUGLIO


Ci spostiamo a Perugia. Facciamo subito “amicizia” con la strada in salita (ripida) che porta all’agriturismo (rimanendo anche qualche minuto ingolfate nel cercare di arrivare in cima).
Mi è dispiaciuto non riuscire a (ri)vedere un po’ la città, o comunque, come avrei voluto vederla io… Incontriamo gli agenti, facciamo qualche foto, e dopo la cena rientriamo in camera.
Dormiamo all’Agriturismo Il Melograno, che “se la batte” con l’agriturismo di Certaldo, (che però vince comunque a mani basse). La colazione era qualcosa di spettacolare, tantissimi dolci che personalmente avrei mangiato praticamente tutti!

24 LUGLIO


Facciamo una sosta a Ponte San Giovanni per un appuntamento con gli agenti Generali che ci portano al Residence Domus Volumnia dove si tiene “Convivio con l’Arte”, un evento riguardante l’arte sponsorizzato da Generali (ogni anno il tema è differente). 

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A circa 40 minuti da Roma, quando stavamo già assaporando l’arrivo trionfante nella nostra città, il cambio si rompe (per la prima volta), iniziando a girare a vuoto. Dopo un lunghissimo giro di telefonate ed una lunga attesa (telefonica e non) aspettiamo quasi due ore per il (primo) carro attrezzi che ci porta in officina (solo la prima) dove ci aggiustano tutto… e dopo, forse, 15 minuti da quando eravamo uscite da lì, il cambio si rompe di nuovo! Grazie all’assistenza telefonica di Ilaria e del capo assistenza piaggio (graziegraziegraziegraziegraziegrazie!) ci viene a prendere un secondo carro attrezzi che porta la nostra Rossella in deposito perché venga sistemata la mattina dopo! Ormai non riusciamo più ad arrivare al torneo di tennis sponsorizzato da Generali (erano, ormai, quasi le 21) e nel frattempo troviamo anche un passaggio (grazie ancora a Stefano, ti siamo infinitamente grate) per arrivare in agriturismo dove ceniamo, aspettiamo Antonio (che farà poi il resto del viaggio con noi) e ci buttiamo stanchissimi a letto.

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Dormiamo all’agriturismo Marco Simone, appena fuori il GRA. Essendo arrivati tardissimo, quando ormai era già buio, l’agriturismo lo abbiamo visto ancora meno rispetto agli altri: giusto per la cena (che alla fine non era male), per dormire (la stanza era comoda, non ho trovato problemi.. O comunque se ce n’erano non li ho visti) e per la colazione la mattina dopo (potete prendere, compresi nella colazione, un cornetto, un caffè o cappuccino e qualcosa dal tavolo con yogurt, fette biscottate e poco altro… Se volete un caffè in più lo dovete pagare a parte).

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25 LUGLIO


Dopo aver recuperato la nostra ape Rossella, ci dirigiamo verso Amaseno, dove la nostra presenza era prevista alla sagra dell’Agricoltura. Visto che siamo arrivati presto (rispetto agli altri giorni eh…) il vicesindaco e gli agenti Generali ci hanno portati in piscina (mitici!) ed a fare un bel bagno in piscina prima di portarci a presenziare alla sagra (che bagno di folla ragazzi… tutto per il nostro potente mezzo!). La sera avremmo dovuto dormire all’agriturismo “La fattoria degli artisti”, che però si trovata a 60 km (se non di più) da Amaseno. Siamo riusciti, tra varie telefonate, a trovare un’altra sistemazione, più comoda e vicina,  ed evitare un tragitto così lungo ad un’ora decisamente tarda.



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26 LUGLIO


A metà mattinata iniziamo il nostro viaggio verso Salerno. Arrivati a Cassino intorno ad ora di pranzo, però, si rompe di nuovo il cambio (stavolta, anziché girare a vuoto, entrano solo la terza e la quarta marcia) e ci rendiamo conto che, nonostante due marce funzionino ancora, in quelle condizioni non è possibile proseguire il viaggio. Decidiamo di fermarci a mangiare un boccone (si sa che a stomaco pieno si ragiona meglio) e mai sosta fu più fortunata!  Non finirò (finiremo) mai di ringraziare Dario (local manager di @igers_frosinone) per averci portati da Aldo che, in qualche ora, ci ha permesso di riprendere il nostro viaggio in direzione Salerno.

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Dormiamo all’Agriturismo Biologico Barone Antonio Negri, a Fisciano, dove siamo arrivati intorno alle 23 (distrutti da questa giornata decisamente lunga). Lo abbiamo visto (molto) di corsa la mattina dopo, senza nemmeno riuscire ad assaggiare la colazione, ma non sembrava per niente male (letti direi comodi; stanze carine).

27 LUGLIO


Partiamo in direzione Agropoli, dove ci fermiamo per un aperitivo con gli agenti Generali della zona, prima di proseguire per Maratea (dove è prevista la nostra sosta per la notte). 
Purtroppo, poi, ho dovuto lasciare Veronica ed Antonio per rientrare di corsa a Roma, ma faccio comunque in tempo a farmi un bel bagno al mare insieme a loro (durante un viaggio così, ve lo assicuro, un bel bagno è decisamente rigenerante.
La sosta per la notte è all'agriturismo Mararanch.  Purtroppo non l’ho visto, quindi non posso darvi nemmeno un giudizio (molto) sommario come per gli altri. So che non è facile da raggiungere (anche) perché la strada non è mappata su google maps (ed i navigatori). Meglio chiamare per arrivarci.

28 LUGLIO 


Lo spostamento più lungo, uno di quelli che ti mette davvero a dura prova. Da Maratea Antonio e Veronica (io “sono” ancora a Roma) si spostano verso Taormina. 11 ore di viaggio (a 60KM/h!!), uno sciopero dei traghetti scampato (per fortuna, aggiungerei) e una fatica infinita (altro che le 12 fatiche di Ercole, qua parliamo di 12 fatiche tutte in una! Qua stiamo avanti, con questo “12x1”). Parentesi con battute idiote a parte, i nostri eroi sono arrivati a destinazione!
La giornata libera da appuntamenti è, ovviamente, passata tutta in viaggio, ma la serata so che l’hanno passata in ottima compagnia (degli altri equipaggi, anche loro sbarcati in terra sicula).
La sosta notturna l’hanno fatta all’agriturismo Marino a Giardini Naxos. Anche questo, ovviamente, non l’ho visto a causa della mia sosta romana e non posso darvi giudizi al riguardo.

29 LUGLIO

Ultimo giorno di viaggio, il giorno dell’arrivo a Catania.  Il nostro check point (sì, “nostro”: la mattina presto sono volata a Catania per concludere il viaggio insieme ai miei compagni d’avventura) è al Castello, per l’appuntamento (l’ultimo) con gli agenti delle agenzie Generali di Catania.

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Ci incontriamo con altri due equipaggi arrivati a Catania, andiamo a mangiare e poi andiamo al Tim Wcamp dove ci sarà l’incontro finale con tutti, ma proprio tutti, i partecipanti al giro (sia chi ha partecipato portando le 11 api, sia chi ci ha seguiti attivamente “da casa”).

La nostra avventura si conclude qui, quando salutiamo tutti, andiamo in aeroporto e ritorniamo a casa… Ah no, un momento… Ci attendono, a me e Veronica, ben 5 ore di attesa in aeroporto (volo spostato dalle 20:05 alle 00:30) e ad Antonio una nottata passata (quasi tutta) in aeroporto in attesa del volo spostato alla mattina dopo. E mica poteva avere una fine semplice e “liscia come l’olio”, questa nostra avventura in giro per l’Italia, no?? 

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Un grazie va, ovviamente, a theGIRA, Ilaria (che ha passato le ore al telefono con noi), Agriturismo.it che ci ha fornito tutti gli alloggi, ed al nostro sponsor, Generali Italia.

Un grazie ancora più sentito va ai miei due compagni di viaggio, Antonio e Veronica, soprattutto per non avermi mangiata viva quando li ho mollati prima di una giornata da 11 ore di viaggio da smazzarsi in 2 alla guida del calessino! (a parte questi inconvenienti, sono stati una grandissima compagnia e non potrei essere più felice di averli conosciuti)

P.S. quasi dimenticavo. Quest’avventura mi ha insegnato molto, anzi moltissimo… Anzi, ancora di più. Soprattutto a vedere positivo nelle più disparate situazioni, mi ha insegnato che l’Italia la puoi girare anche al di fuori del caos di autostrade – autogril – file infinite ai caselli.  Quest’avventura mi ha insegnato a guardarmi intorno ancora più di quanto facevo prima (e lo sanno le persone che, nel tempo, hanno notato come, parlando con loro, mi capitasse intanto di studiare cosa capitava intorno a noi). Questo giro attraverso l’Italia mi ha fatto scoprire quanto sia bello il nostro paese e quante belle persone si possono conoscere quasi per caso.

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