Qualche tempo fa ho inserito tra le 15 cose da fare a Bucarest una passeggiata nel parco Herestreau e la visita al Museo del villaggio. E' arrivato il momento di approfondire e dare qualche informazione in più…
Vi siete finalmente liberati da ogni pregiudizio (o non ne avete avuti mai) e state per trascorrere qualche giorno a Bucarest? Benissimo, spero almeno che abbiate programmato di starci almeno tre giorni perché se andrete al parco Herestreau probabilmente deciderete di dedicargli un'intera giornata e per vedere tutto il resto 48 ore non sono poi così tante.
La primavera e l'estate sono le stagioni in cui il parco dà il meglio di sé ma i colori caldi dell'autunno e il manto di neve che solitamente avvolge i sentieri che attraversano i suoi 200 ettari gli conferiscono un aspetto nondimeno affascinante. Soprattutto, vi aspetta il Museo del villaggio che è aperto tutto l'anno.
COME ARRIVARE AL MUSEO DEL VILLAGGIO
Inizio col dare qualche informazione pratica. Il Muzuel National al Satului "Dimitrie Gusti" - intitolato al filosofo e sociologo rumeno che fu uno dei suoi fondatori - si distende per 12 ettari lungo una sponda del lago Herestreau, intorno al quale si sviluppa il parco omonimo.
Ci troviamo nella parte settentrionale della città e per arrivare all'ingresso principale potete utilizzare uno di questi mezzi:
- i bus numero 131, 205, 331, 335, N113 (stazione Muzeul Satului in Piata Romana), i numero 131, 205, 282, 330, 331, 335, 783, N113 (stazione Arcul de Triumf) o i numero 205, 330, N113 (stazione Institutul Agronomic);
- la metropolitana, scendendo alla fermata Aviatorilor in piazza Charles de Gaulle;
- il tram n°41 (stazione Institutul Agronomic).
UN VIAGGIO NEL TEMPO NELLA CULTURA E NELLA TRADIZIONE RUMENA
Com'è il Museo del Villaggio? Che cosa custodisce? Quante ore è necessario impiegare per una visita completa?
Il Muzuel National al Satului è il museo all'aperto più grande d'Europa e come dice il nome stesso è incentrato sulle costruzioni rurali tipiche della Romania. La sua particolarità e popolarità è dovuta alla presenza di circa 300 diversi tipi di case e chiese in legno che sono state portate qui nel 1936 da ogni parte del Paese per illustrare la storia e le tradizioni dei villaggi contadini.
Si tratta quindi di edifici originali, prelevati nel loro ambiente naturale e inseriti in uno spazio che vuol ricreare virtualmente alcuni momenti di vita della campagna rumena. I "monumenti" (case, fattorie, fienili, mulini ad acqua e a vento, chiese...) sono collocati ai lati delle vie che si diramano all'interno delle recinzioni del museo, a stretto contatto con i visitatori che possono avvicinarsi, toccarli e varcare le soglie delle abitazioni per vedere dentro come erano arredate, come vivevano le famiglie, quali utensili usavano.
Il museo è uno spaccato della vita vissuta nelle campagne rumene nel periodo compreso tra il XVII e il XX secolo. Una testimonianza storica e diretta dal passato che in alcuni casi rispecchia la realtà presente tuttora nelle aree più sperdute della Romania, dove le case vengono ancora realizzare con il tetto in paglia e il tempo ha preservato antichi mestieri ed arti come quelle della tessitura, della falegnameria e della ceramica.
Nel cortile di qualche casetta ci sono i guardiani vestiti in abiti tradizionali che sono intenti a svolgere qualche lavoretto o sono esposte alcune bancarelle che vendono prodotti artigianali. Noi siamo stati fortunati perché eravamo a Bucarest nel periodo della Pasqua ortodossa e come accade durante le festività era stato organizzato un grande mercatino con oggetti e manufatti provenienti da ogni regione rumena.
L'area è molto ampia e se avete la fortuna di andarci in una bella giornata di sole vi perderete tra una casetta e l'altra e senza che ve ne accorgiate le ore voleranno via. Se non avete i minuti contati è necessaria almeno mezza giornata per vederlo bene, secondo me. Le strutture sono tante e in gran parte interessanti. Soprattutto sono una diversa dall'altra e in quasi tutte è possibile entrare dentro o sbirciare all'interno da una finestra (in inverno purtroppo sono chiuse).
Tra le visite imperdibili ci sono le casette che io e Sara abbiamo ribattezzato "degli Hobbit", perché ricordano un po' quelle dei simpatici protagonisti de Il Signore degli Anelli in quanto essendo parzialmente interrate bisogna abbassare la testa per oltrepassare la porta e poi scendere qualche gradino.
C'è poi la chiesa greco-cattolica proveniente dalla regione di Dragomireşti, sui Carpazi settentrionali! Con le pareti interne decorate, costruita nel 1722 e smontata pezzo per pezzo per il trasporto e poi riassemblata a Bucarest! Un capolavoro.
C'è poi la chiesa greco-cattolica proveniente dalla regione di Dragomireşti, sui Carpazi settentrionali! Con le pareti interne decorate, costruita nel 1722 e smontata pezzo per pezzo per il trasporto e poi riassemblata a Bucarest! Un capolavoro.
le "casette degli Hobbit" |
la chiesa di Dragomireşti |
UNA CURIOSITA'
Il Muzuel National al Satului è uno dei musei all'aperto più antichi d'Europa, secondo solo al museo Skansen di Stoccolma, nato addirittura nel 1891, e al museo di Lillehammer Bygdøy in Norvegia.
INFORMAZIONI UTILI
- Il museo è aperto tutto l'anno con orario 9-19 dal martedì alla domenica e 9-17 il lunedì.
- Il prezzo del biglietto per gli adulti è di 10 Lei (poco più di 2 €), la metà per i giovani sotto i 26 anni e i pensionati e 2,50 Lei per gli studenti.
Museo etnografico nazionale Dimitrie Gusti
Ti potrebbe anche interessare:
Nessun commento
Posta un commento