Cosa vedere a Cerreto Guidi nell'area fiorentina del Circondario Empolese Valdelsa? Dopo aver parlato del suo tradizionale Palio del Cerro ("più di una rievocazione storica!", non perdete la prossima mitica 50^ edizione che si terrà il primo weekend di settembre 2018) vi porterò con me per le strade di questo paese al confine della città metropolitana di Firenze, a 40 km dal capoluogo.
Poco più di 10.000 persone abitano nel comune di Cerreto Guidi, tra Fucecchio (a ovest), Empoli e Vinci (a est) e le province di Pistoia (a nord) e Pisa (a sud), in un territorio prevalentemente collinare. Quando io e Sara abbiamo percorso in auto la strada del vino e dell'olio del Montalbano, cavalcando il dolce saliscendi di quei morbidi rilievi di ulivi e filari di viti che configurano uno dei tipici paesaggi toscani, ho pensato che sono fortunate a stare in mezzo a tanta bellezza.
CERRETO GUIDI: LA STORIA IN BREVE
Correva l'anno 1564 quando il Granduca di Toscana Cosimo I de' Medici volle costruire una villa per la figlia Isabella a Cerreto Guidi, nella campagna fiorentina laddove era possibile cacciare tutto l'anno e sostare durante gli spostamenti da un punto all'altro della Toscana. Un castello esisteva già , proprio sulla sommità di un colle, appartenuto alla famiglia dei Conti Guidi che si stabilirono nel territorio del Montalbano nel 1100; il borgo invece aveva una storia ancora più antica di 3 secoli grazie soprattutto alla posizione strategica nel Valdarno inferiore e alla via Francigena che gli passava vicino. Il suo nome originario era Cerreto in Greti, dal "cerro", un albero della famiglia del faggio molto diffuso nella zona (simbolo dello stemma comunale) e da "greti", con cui venivano indicati i crinali delle colline che scendevano fino al fiume Arno. Con l'avvento della famiglia dei Guidi il borgo medievale cambiò denominazione e quella rimase anche durante e dopo la presenza dei Medici, che si "limitarono" a costruire la villa sul quel che restava del vecchio maniero e delle mura del Trecento che lo attorniavano.
LA VILLA MEDICEA
Dopo 450 anni la villa domina ancora il borgo dall'alto e dal 2013 è fa parte dei siti italiani inseriti tra i Patrimoni dell'Unesco insieme ad altre 13 dimore della famiglia fiorentina. Tra le poche ville medicee ad essere aperte al pubblico, dal 2002 ospita il Museo Storico della Caccia e del Territorio, il primo in Italia che espone le armi di difesa militare e in particolar modo da caccia che venivano utilizzate tra il XVII° e il XIX° secolo. Una scelta, quella del tema del museo, che ovviamente non è casuale: l'abbondanza di selvaggina nella zona, in particolar modo dei cinghiali, spingeva molti esponenti della famiglia fiorentina a recarsi alla residenza di Cerreto Guidi, non solo per trascorrere giornate di relax.
la camera da letto di Isabella de' Medici |
Isabella de' Medici |
La villa è passata alla storia per l'omicidio brutale di cui fu vittima Isabella, la figlia del Granduca: il 15 luglio del 1576 venne strangolata dal marito con l'accusa di infedeltà , e secondo la leggenda da allora il fantasma della donna si aggirerebbe tra le stanze...Ogni anno a luglio, in memoria del suo arrivo alla villa medicea viene messa in scena la Notte di Isabella, una rievocazione storica che coinvolge circa 1000 figuranti.
una delle scalinate che portano alla villa |
UNA CURIOSITA'
Da una sala del secondo piano si accede a un terrazzo che si affaccia dentro la pieve di San Leonardo, al piano sottostante. Una struttura in legno apribile con delle fessure permette di guardare all'interno della chiesa senza essere visti, un po' come accadeva nel Corridoio Vasariano dove attraverso una finestrella i Medici potevano assistere alla messa nella chiesa di Santa Felicita.
Indirizzo: via dei Ponti Medicei 7.
LA PIEVE DI SAN LEONARDO
Di fianco alla villa medicea si trova questa chiesa di origini medievali (era una cappella del castello dei conti Guidi) che fu praticamente ricostruita agli inizi del XIX secolo e fa parte del complesso mediceo. Come scritto sopra i Medici potevano assistere alle funzioni religiose dalla propria villa, senza che nessuno potesse accorgersi della loro presenza, inoltre potevano accedervi da un passaggio interno. I visitatori invece devono varcare il portone principale per entrare al suo interno e vedere, tra le opere più preziose, il fonte battesimale in terracotta invetriata di Giovanni della Robbia (XVI secolo) con scene della vita di San Giovanni Battista, e i dipinti da Cristofano Allori e Ridolfo del Ghirlandaio, figli rispettivamente dei più famosi Alessandro e Domenico.
Il campanile della Pieve è visitabile e dall'alto offre una bella visuale del paese, ma per l'accesso chiedete all'ufficio della Pro Loco in quanto l'apertura è su richiesta.
I LUOGHI DI INTERESSE DI CERRETO GUIDI
In questa mappa potete localizzare quelle che a mio parere sono le cose da vedere a Cerreto Guidi
L'ORATORIO DELLA SANTISSIMA TRINITA'
Scendendo dai maestosi Ponti Medicei, le doppie rampe a zig zag opera del genio polivalente di Bernardo Buontalenti, si arriva nella piazza in cui si svolge il Palio, Vittorio Emanuele II e procedendo sulla destra in via della Libertà ci si imbatte nella Pro Loco di Cerreto Guidi (aperta da maggio ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 con l'eccezione del lunedì), dispensatrice preziosa di informazioni, consigli, opuscoli e mappe, dopo di che svoltando di nuovo a destra si imbocca via Santi Saccenti e iniziano le prime sorprese.
LA SEDE DELLE DAME DELL'UNCINETTO
Proseguendo oltre sulla stessa strada noterete sul lato destro una vetrina che espone due biciclette un po' particolari, decorate e rivestite all'uncinetto! Le bici possono essere noleggiate per un giro a Cerreto Guidi a bordo di due mezzi con i quali non passerete di certo inosservati...
Il loro piccolo grande capolavoro è Cerreto Guidi all'uncinetto, rifinito minuziosamente, con le strade, i palazzi e le piazze che diventano la scenografia di un presepe lungo 23 metri! Ovviamente in questa "Cerreto in miniatura" realizzata tutta all'uncinetto non poteva mancare la villa medicea e i paesaggi intorno al borgo. Al momento l'opera è contenuta in uno spazio di 30 metri quadrati che viene aperto al pubblico su richiesta (sulla loro pagina facebook trovate il numero telefonico da chiamare) e durante gli eventi più importanti che caratterizzano Cerreto Guidi durante l'anno.
LA PALAZZINA DEI CACCIATORI
Ancora in via Santi Saccenti, ma stavolta dalla parte opposta, si trova la Palazzina dei Cacciatori, costruita nello stesso periodo della villa medicea e che, come facilmente potete intuire, veniva frequentata dai cacciatori che insieme al Granduca facevano le battute di caccia nel territorio di Cerreto Guidi.
Da fuori potete riconoscerlo dallo stemma mediceo che sovrasta il portone. Al momento vi vengono allestite mostre e attività culturali.
il Palio del Cerro edizione 2017 opera di Cristina Falcini. (Nella Palazzina dei cacciatori fino alla sua assegnazione) |
IL MUSEO DELLA MEMORIA LOCALE
Poco distante dalla piazza centrale, ma in direzione opposta a quella che abbiamo percorso finora, c'è la sede del MuMeLoc, il museo della memoria locale che ricostruisce attraverso racconti, testimonianze e reperti la storia e la cultura contadina locale nel Novecento con particolare attenzione verso l'eccidio del Padule di Fucecchio avvenuto il 23 agosto del 1944, in cui 174 persone vennero trucidate dai soldati nazisti.
Il museo non è molto grande ma è ricco di materiale audiovisivo, soprattutto di interviste ai sopravvissuti della guerra e della strage sopra menzionata che parlano anche di come si svolgeva la vita agli inizi del XX secolo.
A mio parere è una piccola gemma e ogni paese dovrebbe custodire come fosse un tesoro il bagaglio genuino di storie ed esperienze dei suoi figli.
la nostra super guida per le vie e i musei di Cerreto Guidi, Alessia Angiolucci! |
IL SANTUARIO DI SANTA LIBERATA
Infine il santuario dedicato alla patrona Santa Liberata, in via Vittorio Veneto nella zona chiamata "la Colombaia", della prima metà del XIV secolo ma restaurato più volte a partire dal Seicento. Per secoli è stata una chiesa che custodiva affreschi databili prima dell'opera di ristrutturazione (su tutti un'opera raffigurante la Madonna delle Grazie dipinta da Bernardino da Civiglio), poi dal 1966 è diventato un santuario che venera il culto della santa.
COSA FARE A CERRETO GUIDI?
Oltre alla visita di quanto descritto finora, Cerreto Guidi merita quello che si potrebbe definire alla toscana un "city-break de noantri" per chi voglia trascorrere un weekend rilassante dedito alla buona cucina (un consiglio? Noi abbiamo pranzato al Bar Centrale di Cerreto Guidi in via Santi Saccenti 98 senza aspettarci chissà quale cucina raffinata, e invece... sorpresona! Piatti curatissimi ma soprattutto buoni e a un giusto prezzo!) o alle attività all'aria aperta come l'equitazione, la canoa, il tiro con l'arco o il trekking.
DOVE DORMIRE A CERRETO GUIDI?
Noi abbiamo dormito a un passo dal centro storico medievale in un B&B in via XXV aprile ma su Booking ad esempio potete trovare degli ottimi prezzi 😉.
Il post è stato realizzato in collaborazione con la Pro Loco di Cerreto Guidi che ringrazio per l'invito ad assistere e raccontare il Palio del Cerro!
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