Il quartiere di St Stephen Green è spesso per i turisti un luogo di passaggio. Il parco che si estende per circa 9.000 mq, circondato da un inferriata che ne impediva il libero accesso al pubblico fino al 1877, quando Arthur Guinnness (sì, proprio lui, l’inventore della famosa birra scura) ottenne l’abolizione della tassa d’ingresso in vigore dal 1814.
Il parco di St Stephen Street è uno dei polmoni verdi della città e il posto ideale dove fare una passeggiata e assistere in estate alle rappresentazioni talvolta estemporanee che i ragazzi della scuola di teatro mettono in scena raccogliendo immediatamente l’attenzione dei passanti.
In altre parole si potrebbe dire che se Temple Bar è la zona più frequentata di sera e Grafton Street la via più trafficata di giorno dagli amanti dello shopping, St Stephen Green è il quartiere della cultura e del relax.
Come detto, il suo cuore è il parco, alla cui attuale conformazione
contribuì lo stesso Arthur Guinness finanziando il progetto e la
realizzazione dei giardini, delle aiuole, delle fontane e del laghetto, e Lord Ardilaun, membro della famiglia Guinness, che donò parte di
un terreno di sua proprietà al parco nel 1880. Prima della recinzione
del 1814, il terreno era teatro delle impiccagioni pubbliche… a
distanza di 200 anni per fortuna la gente si riunisce qui per altri
motivi: sdraiarsi sui prati, leggere, camminare o ascoltare di sera i concerti gratuiti delle band che si esibiscono sul palco dove dal 1887
fece i suoi discorsi anche il leader nazionalista rivoluzionario Wolfe
Tone, alla cui memoria lo scultore Edward Delaney ha eretto una statua
in bronzo all’angolo con Merrion’s Row, ribattezzata Tonehenge.
Quest’ultima non è l’unica scultura presente nel parco, anzi, potete
scoprire quali e quanti sono i grandi personaggi della storia che hanno
vissuto o hanno legato il proprio nome al quartiere, dai busti e dalle
insegne che incontrate cammin facendo! Ad esempio all’angolo opposto
rispetto all’Arco (il memoriale ai morti irlandesi nella guerra contro i
Boeri in Africa del 1901) che si trova all’ingresso North-West
all’incrocio con Grafton Street, ci sono Sir Arthur Guinness e Wolf
Tone, al centro Constance Markiewicz, altra eroina rivoluzionaria, e in
altre zone lo scrittore James Joice ed il poeta William Yeats.
scoprire quali e quanti sono i grandi personaggi della storia che hanno
vissuto o hanno legato il proprio nome al quartiere, dai busti e dalle
insegne che incontrate cammin facendo! Ad esempio all’angolo opposto
rispetto all’Arco (il memoriale ai morti irlandesi nella guerra contro i
Boeri in Africa del 1901) che si trova all’ingresso North-West
all’incrocio con Grafton Street, ci sono Sir Arthur Guinness e Wolf
Tone, al centro Constance Markiewicz, altra eroina rivoluzionaria, e in
altre zone lo scrittore James Joice ed il poeta William Yeats.
Al di fuori del parco potete andare alla ricerca della casa dove visse Bram Stoker (l’autore di Dracula) al n°30 di Kildare Street , o scovare quale tra le case vittoriane di St Stephen’s Green South sia la la Newman House, che oltre a dare i natali al poeta Gerard Hopkins, divenne la sede della Catholic University of Ireland (un indizio, non è distante dall’ottocentesco Shelbourne hotel).
Oppure semplicemente passeggiare intorno alla recinzione esterna del parco, dando una sbirciata ai quadri esposti dagli artisti sul marciapiede o guardando gli edifici vittoriani coperti di edera.
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se andate a Dublino ci passate per forza! E' nel cuore della città 🙂
Non ci sono mai stata.
Serena domenica
Erika
bellissima Dublino