COSA VEDERE A BOSTON: SECONDO GIORNO
In visita all’Università di Harvard
Scendiamo ad Harvard square, il quartiere principale pieno di negozi e bar, dove mi compro subito la maglia di Totoro (che farà scalpore in seguito) e la famosissima maglia di Harvard da me tanto desiderata. Da qua andiamo a visitare la Harvard University!
Fondata nel 1636, è la più antica università degli USA ed è formata da più di 400 edifici! La visita parte dall’Old Harvard Yard in cui al centro del prato si trova la statua del suo maggior benefattore, John Harvard.
Non può mancare un giro per questi bellissimi edifici di mattoni rossi coperti da edera spezzati da deliziosi viali alberati, prati fioriti e un’allegra popolazione studentesca. Abbiamo girovagato per gli edifici trovando una piccola chiesa adibita a scuola di ballo e un’enorme chiesa adibita a mensa scolastica; purtroppo era vietato l’ingresso ai non iscritti ma dalle porte posso assicurarvi che l’interno sembrava esattamente la sala di Hogwarts di Harry Potter: lunghe tavolate in legno, alti soffitti e grossi lampadari con candele. Sono rimasta a bocca aperta.
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caserma dei vigili del fuoco |
Mentre pensavamo che studiare in questa università deve essere grandioso, abbiamo continuato a girovagare per il campus sconfinato arrivando fino al fiume dove nei film si vedono sempre le gare di canottaggio.
In visita al Massachusetts Institute Of Technology
Poi abbiamo ripreso la metro per la visita ad un’altra grande università: il MIT Massachusetts Institute Of Technology. Non so il motivo, ma mi aspettavo un altro campus meraviglioso e invece ad accoglierci è un freddo insieme di edifici in cemento… Sicuramente la cosa che rende grande questa università non è certamente l’aspetto ma dopo Harvard ci sono rimasta un po’ male. Passeggiando per il campus comunque abbiamo scoperti numerosi edifici particolari, e interessanti a loro modo.
A questo punto c’era ancora tutta la giornata ad attenderci ed era in programma la visita al porto di Boston con relativo giro turistico in barca ma purtroppo un enorme Thunderstorm (come lo definiscono loro) ha colpito la città facendoci passare da un caldo afosissimo ad una pioggia a raffica e forte vento.
A cena siamo tornati a mangiare in un pub, tutto in legno e molto bello, su Newbury street. Io mi sono lanciata nella prova della loro pasta al formaggio (molto apprezzata da quelle parti) con sopra i Ritz (ebbene sì! I mini crackers) e per quanto possa sembrare assurdo vi assicuro che quel miscuglio era davvero buono!
Ed ecco che finisce il nostro troppo breve soggiorno in questa stupenda città. Boston mi è rimasta nel cuore.
Dove abbiamo dormito a Boston
Noi abbiamo alloggiato per tre notti all’Hotel Buckminster in Beacon Strett a 160 dollari a notte in due. Una cifra davvero esagerata ma era una delle più basse con colazione inclusa.
Foto e testo di Ilaria Guerzoni
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