Nel 2009 si celebrerà il quattrocentesimo anniversario delle osservazioni galileiane della volta celeste e l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze per l'occasione, anticipando gli eventi che si svolgeranno il prossimo anno, ha aperto una mostra intitolata “Il telescopio di Galileo, lo strumento che ha cambiato il mondo” che si svolgerà dal 4 marzo al 31 dicembre 2008.
Il telescopio fu un'invezione determinante per gli sviluppi futuri dell'astronomia e più in generale per la ricerca scientifica. Nel 1609 Galileo Galilei decise di sfruttare il principio di alcune lenti olandesi (erano poco più che tubi con lenti, in vendita nelle strade di Venezia e provenienti dall'Olanda) che ingrandivano gli oggetti lontani e ne aumentò il potere di ingrandimento rendendo le immagini sempre più nitide. Alla fine di quell’anno l’invenzione fu perfezionata e la curiosità dello scienziato lo portò a dirigere lo strumento verso il cielo...
Divisa in 5 sezioni, la mostra presenta preziosi strumenti originali posseduti dal Museo di Storia della Scienza.
Sono esposti preziosi e rari strumenti antichi, fra cui i due soli telescopi di Galileo esistenti al mondo, manoscritti e antichi testi a stampa.
Inoltre un percorso multimediale consente ai visitatori di rivivere da protagonisti le straordinarie esperienze compiute da Galileo lungo un cammino che si propone di immergere lo spettatore nel mondo della scienza, della cultura e della religione del periodo storico tra il Cinquecento e il Seicento.
La mostra illustra l’evoluzione delle tecniche per produrre lenti e specchi (anche per prestazioni ustorie), occhiali da vista e camere oscure, ed illustra le innovazioni apportate dallo scienziato toscano allo strumento e le sue eccezionali scoperte: la Via Lattea, la natura irregolare della superficie lunare, i quattro satelliti orbitanti intorno a Giove, le macchie solari, le fasi di Venere... Scoperte conseguite grazie al nuovo metodo di osservazione e, soprattutto, a lenti dalle prestazioni elevate, delle quali la mostra rivela i segreti.
Gli sviluppi dello strumento dopo Galileo sono illustrati nella quinta e ultima sezione della mostra, che ricostruisce il processo attraverso il quale dal telescopio “a rifrazione” si passò a quello “a riflessione”, frutto di una geniale intuizione di Isaac Newton.
Per un viaggio virtuale nel museo, cliccare qui...
Dopo l’esposizione al Museo di Storia della Scienza, la mostra sul telescopio di Galileo si sposterà a Pechino, Stoccolma e Filadelfia.
Orari di apertura
Info:
Istituto e Museo di Storia della Scienza
Piazza dei Giudici 1 - 50122 Firenze,
tel. 055.265311, imss@imss.fi.it, www.imss.fi.it
Il telescopio fu un'invezione determinante per gli sviluppi futuri dell'astronomia e più in generale per la ricerca scientifica. Nel 1609 Galileo Galilei decise di sfruttare il principio di alcune lenti olandesi (erano poco più che tubi con lenti, in vendita nelle strade di Venezia e provenienti dall'Olanda) che ingrandivano gli oggetti lontani e ne aumentò il potere di ingrandimento rendendo le immagini sempre più nitide. Alla fine di quell’anno l’invenzione fu perfezionata e la curiosità dello scienziato lo portò a dirigere lo strumento verso il cielo...
Divisa in 5 sezioni, la mostra presenta preziosi strumenti originali posseduti dal Museo di Storia della Scienza.
Sono esposti preziosi e rari strumenti antichi, fra cui i due soli telescopi di Galileo esistenti al mondo, manoscritti e antichi testi a stampa.
Inoltre un percorso multimediale consente ai visitatori di rivivere da protagonisti le straordinarie esperienze compiute da Galileo lungo un cammino che si propone di immergere lo spettatore nel mondo della scienza, della cultura e della religione del periodo storico tra il Cinquecento e il Seicento.
La mostra illustra l’evoluzione delle tecniche per produrre lenti e specchi (anche per prestazioni ustorie), occhiali da vista e camere oscure, ed illustra le innovazioni apportate dallo scienziato toscano allo strumento e le sue eccezionali scoperte: la Via Lattea, la natura irregolare della superficie lunare, i quattro satelliti orbitanti intorno a Giove, le macchie solari, le fasi di Venere... Scoperte conseguite grazie al nuovo metodo di osservazione e, soprattutto, a lenti dalle prestazioni elevate, delle quali la mostra rivela i segreti.
Gli sviluppi dello strumento dopo Galileo sono illustrati nella quinta e ultima sezione della mostra, che ricostruisce il processo attraverso il quale dal telescopio “a rifrazione” si passò a quello “a riflessione”, frutto di una geniale intuizione di Isaac Newton.
Per un viaggio virtuale nel museo, cliccare qui...
Dopo l’esposizione al Museo di Storia della Scienza, la mostra sul telescopio di Galileo si sposterà a Pechino, Stoccolma e Filadelfia.
Orari di apertura
Info:
Istituto e Museo di Storia della Scienza
Piazza dei Giudici 1 - 50122 Firenze,
tel. 055.265311, imss@imss.fi.it, www.imss.fi.it
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