Ci sono tanti motivi per visitare la Corsica: il mare cristallino, i percorsi da trekking sulle montagne della Bavella, per non parlare di Bonifacio!
Il cosiddetto "dito", la punta settentrionale dell'isola, rimane spesso fuori dagli itinerari mentre invece può riservare delle sorprese. Tra queste sicuramente c'è Nonza, un paesino su un colle roccioso a strapiombo sul mare, con una torretta di avvistamento per le incursioni dei pirati che si affaccia su una baia di ciottoli grigi che contrastano con l'acqua di uno splendido color celeste.
Per arrivarci da Saint Florent basta seguire la strada litoranea verso nord (qualche decina di km) mentre chi giunge da Bastia può scegliere di risalire il Capo Corso dal lato est (se ha più tempo è la scelta consigliata per ammirare la costa che in questo tratto è impervia e selvaggia) oppure di fare la strada più corta tagliando attraverso le strade tortuose di montagna verso Saint Florent.Noi abbiamo fatto la circumnavigazione del dito partendo dalla nostra base di Saint Florent e quindi Nonza è stata la nostra prima tappa: il paese è piccolo, formato da poche case dalla tipica architettura ligure, arroccato su un altissimo sperone roccioso che domina l'omonima ed enorme spiaggia nera ben visibile dal ciglio della strada.
Un sentiero scosceso che parte dal margine della strada principale conduce all'immensa spiaggia nera dopo un dislivello di circa 160 metri.
Il colore è dovuto ai residui della lavorazione dell’amianto, che veniva estratto da una vecchia miniera, da tempo in disuso, poco lontana da qui. Per questo non è raccomandabile fare il bagno o sdraiarsi direttamente sui sassi... anche se chi arriva fin qui non si preoccupa troppo da cosa dipenda la colorazione della spiaggia e un bagno nell'acqua azzurra non se lo lascia sfuggire.
Il panorama dalla strada è bellissimo ma anche la vista del paese dal basso, con la torre nera che si staglia nel cielo della Corsica, non è male.
IL SENTIERO
Dalla strada principale parte anche un sentiero di 54 scalini che scende fino alla fontana di Santa Giulia, luogo di martirio della donna, crocefissa da un prefetto romano per non aver partecipato ad una festa pagana ed essersi inginocchiata di fronte alla statua di Giove.
Le acque della patrona della Corsica sono ritenute miracolose e nonostante quello che c'è scritto su alcune guide ci si arriva direttamente e piedi e si può attingere all'acqua per abbeverarsi e rinfrescarsi.
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