Non so se classificare questa notizia tra le "curiosità " o i "problemi di viaggio" (nel dubbio ho scelto entrambe) ma spero solo sia un'ipotesi fantasiosa e basta.
In breve, alcune compagnie aeree starebbero pensando di introdurre tariffe in base al peso del passeggero... L'aumento scriteriato e costante del carburante sta spingendo gli operatori del settore aeroportuale a introdurre continuamente nuove tasse: check-in a pagamento (all'aeroporto), bagagli sempre più cari ecc ecc
Ecco l'articolo in questione. Se si arrivasse a tanto non ci resta altro che... mettersi tutti a dieta!
In breve, alcune compagnie aeree starebbero pensando di introdurre tariffe in base al peso del passeggero... L'aumento scriteriato e costante del carburante sta spingendo gli operatori del settore aeroportuale a introdurre continuamente nuove tasse: check-in a pagamento (all'aeroporto), bagagli sempre più cari ecc ecc
Ecco l'articolo in questione. Se si arrivasse a tanto non ci resta altro che... mettersi tutti a dieta!
Al check-in due bilance, una per il passeggero una per il bagaglio, perche' il prezzo del biglietto aereo dipendera' dal peso. Insomma i viaggiatori potrebbero essere trattati come la merce e pagare a peso. Sembra uno scenario futuristico, ma secondo alcuni analisti potrebbe non essere poi cosi' lontano dalla realta'. Strette nella morsa del caro-carburante e della domanda, le compagnie aeree stanno cercando soluzioni ''esotiche'' per far fronte all'aumento dei costi. E cosi' - secondo gli operatori del settore - non e' da escludere che, prima o poi, arriveranno a chiedere di poter stabilire la tariffa in base al peso: insomma piu' la lancetta della bilancia salira', piu' il biglietto sara' salato.
''Quando si ascoltano gli amministratori delegati delle compagnie si capisce che nulla e' escluso dalla loro immaginazione'', spiegano, ricordando che gia' ieri, come accaduto dopo l'11 settembre, le compagnie hanno chiesto al dipartimento dei trasporti di poter sospendere i voli internazionali quando la domanda e' debole senza comunque perdere la possibilita' di ripristinarli liberamente.
Una richiesta nella quale non vengono specificati ne' quanti voli potrebbero essere tagliati ne' per quanto tempo. Oltre alle tradizionali ricette per contenere i costi, quindi, le compagnie cercano soluzioni nuove. American Airlines ha aperto la strada alla tassa anche sul primo bagaglio imbarcato, fissandola a 15 dollari. Us Airways si e' limitata a tagliare gli snack a bordo, mentre Delta ha imposto una commissione di 25 dollari sulle prenotazioni telefoniche.
E a bordo potrebbe essere piu' difficile da trovare anche da bere: Singapore Airlines, i cui titoli sono scesi quest'anno dell'8,9%, sta cercando di eliminare le ''non necessarie quantita' di acqua extra'' per rendere i propri velivoli piu' leggeri e quindi consumare meno carburante. Con le compagnie aeree statunitensi che hanno accumulato perdite complessive per 1,7 miliardi di dollari nel primo trimestre e il petrolio sopra i 130 dollari al barile, tariffe basate sul peso del passeggero potrebbero essere una conseguenza logica, spiega Robert Mann, analista di settore. Le compagnie sono ''in una situazione disperata'', valuta David Swierenga, presidente della societa' di consulenza Aeroecon. Da dicembre, otto compagnie hanno cessato di volare, si tratta di MaxJet Airways, Big Sky Transportation, Aloha Airlines, ATA Airlines, Skybus Airlines, Eos Airlines, Silverjet e la compagnia charter Champion Air. Air Midwest, divisione del gruppo Mesa, cessera' la propria attivita' questo mese.
(Fonte Ansa)
''Quando si ascoltano gli amministratori delegati delle compagnie si capisce che nulla e' escluso dalla loro immaginazione'', spiegano, ricordando che gia' ieri, come accaduto dopo l'11 settembre, le compagnie hanno chiesto al dipartimento dei trasporti di poter sospendere i voli internazionali quando la domanda e' debole senza comunque perdere la possibilita' di ripristinarli liberamente.
Una richiesta nella quale non vengono specificati ne' quanti voli potrebbero essere tagliati ne' per quanto tempo. Oltre alle tradizionali ricette per contenere i costi, quindi, le compagnie cercano soluzioni nuove. American Airlines ha aperto la strada alla tassa anche sul primo bagaglio imbarcato, fissandola a 15 dollari. Us Airways si e' limitata a tagliare gli snack a bordo, mentre Delta ha imposto una commissione di 25 dollari sulle prenotazioni telefoniche.
E a bordo potrebbe essere piu' difficile da trovare anche da bere: Singapore Airlines, i cui titoli sono scesi quest'anno dell'8,9%, sta cercando di eliminare le ''non necessarie quantita' di acqua extra'' per rendere i propri velivoli piu' leggeri e quindi consumare meno carburante. Con le compagnie aeree statunitensi che hanno accumulato perdite complessive per 1,7 miliardi di dollari nel primo trimestre e il petrolio sopra i 130 dollari al barile, tariffe basate sul peso del passeggero potrebbero essere una conseguenza logica, spiega Robert Mann, analista di settore. Le compagnie sono ''in una situazione disperata'', valuta David Swierenga, presidente della societa' di consulenza Aeroecon. Da dicembre, otto compagnie hanno cessato di volare, si tratta di MaxJet Airways, Big Sky Transportation, Aloha Airlines, ATA Airlines, Skybus Airlines, Eos Airlines, Silverjet e la compagnia charter Champion Air. Air Midwest, divisione del gruppo Mesa, cessera' la propria attivita' questo mese.
(Fonte Ansa)
Nessun commento
Posta un commento