Il Belvedere inferiore a Vienna - uno dei due palazzi che compongono la splendida residenza barocca del principe Eugenio di Savoia - ospita stabilmente la più grande collezione di Klimt al mondo e fino al 18 gennaio 2009 una sala sarà completamente riservata alla celebrazione di quella storica mostra che fu allestita nel 1908.
In occasione del centenario verrà esposto un buon numero di documenti originali: modellini, foto documentarie, filmati e planimetrie illustreranno nel dettaglio quell’evento eccezionale e daranno un’idea della sua portata.
Un modellino architettonico di 4 metri quadrati indicherà la collocazione della Kunstschau nel contesto urbano. Inoltre una rigorosa ricostruzione per intero di alcune stanze della rivoluzionaria esposizione accompegnerà i visitatori, in un viaggio nel tempo, direttamente alle atmosfere della Kunstschau: la camera “50” con opere dei membri più importanti della Secessione Viennese, la stanza “10” che riproporrà poster e riproduzioni applicati alle pareti proprio come allora, e la stanza “22”, disegnata da Kolo Moser e destinata ad ospitare importanti lavori di Gustav Klimt, fiore all’occhiello dell’esposizione di ieri come oggi.
Fu proprio in quel luogo che l’artista, maestro dello Jugendstil e protagonista della già citata Secessione Viennese, presentò alcuni tra i suoi capolavori più noti come Fritza Riedler (1906), Adele Bloch-Bauer I (1907), Le tre età della donna (1905), Danae (1907/08) ed il famosissimo Bacio del 1908, che insieme all’esposizione festeggia il secolo di vita.
(foto di Minassian Livingstone)
Un modellino architettonico di 4 metri quadrati indicherà la collocazione della Kunstschau nel contesto urbano. Inoltre una rigorosa ricostruzione per intero di alcune stanze della rivoluzionaria esposizione accompegnerà i visitatori, in un viaggio nel tempo, direttamente alle atmosfere della Kunstschau: la camera “50” con opere dei membri più importanti della Secessione Viennese, la stanza “10” che riproporrà poster e riproduzioni applicati alle pareti proprio come allora, e la stanza “22”, disegnata da Kolo Moser e destinata ad ospitare importanti lavori di Gustav Klimt, fiore all’occhiello dell’esposizione di ieri come oggi.
Tra i suoi capolavori proprio una delle tele esposte alla Kunstschau 1908, il ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907), ha segnato il suo record di vendita nel giugno del 2006, comprato a Los Angeles per 135 milioni di dollari dal magnate dei cosmetici Ronald S.Lauder.
(fonte parziale: artmagazine)
(Foto in alto di dugsper "a€" Home for Good, foto in basso di markldiaz)
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