
La signora Friederike Wallentin-Hermann ha chiesto un rimborso di 250 euro più 10 euro di spese telefoniche alla compagnia di bandiera italiana per la cancellazione di un volo Vienna-Roma nel giugno 2005, dovuta ad un guasto complesso al motore con conseguenze sulla turbina. L’avaria è stata scoperta il giorno precedente alla partenza, durante un controllo.
L’Alitalia ha perso il primo grado della causa intentata presso la magistratura austriaca dalla signora Wallentin-Hermann, ma ha fatto ricorso. La Corte d’appello civile in materia commerciale di Vienna si è rivolta quindi alla Corte Ue per sapere quali sono le “circostanze eccezionali” che esonererebbero l’Alitalia dal rimborso.
Secondo i giudici di Lussemburgo, in generale “i problemi tecnici emersi in occasione della manutenzione degli aeromobili, o a causa di una carenza di manutenzione, di per sé non possono costituire ‘circostanze eccezionali‘”, ma tale eventualità non può essere esclusa a prescindere. Spetta però alla compagnia aerea – l’Alitalia in questo caso – dimostrarlo.
“La circostanza che un vettore aereo abbia rispettato i requisiti minimi di manutenzione di un aeromobile non è di per sé sufficiente per dimostrare che tale vettore ha adottato tutte le misure del caso per liberarlo dall’obbligo di pagare una compensazione pecuniaria“, conclude la Corte Ue.
(fonte: notizie.alice.it)