E' un pò la domanda che ci facciamo tutti gli anni di questi tempi: come sarà la prossima estate? Calda, caldissima o altalenante? Adesso che siamo ufficialmente sbarcati nell'estate 2009, la domanda ritorna e al solito non c'è una risposta univoca da parte degli esperti.
Secondo due istituti di ricerca internazionali, lo statunitense International Research Institute for Climate and Society e il Centro Europeo di Reading, la stagione sarà caratterizzata da temperature sopra la media in quasi tutta Europa e anche nella maggior parte dell'Italia.
Dall'Istituto di Biometereologia Ibimet del CNR, il prof. Giampiero Maracchi invece dissente e - precisando che "fare una precisione a medio/lungo raggio ha la stessa probabilità di successo della predizione che si fa lanciando una moneta" - afferma che in base ai loro modelli matematici, il mese di luglio sarà molto simile a quello di giugno, con alternanza di ondate di calore e perturbazioni e passaggi bruschi dal caldo al freddo e viceversa.
Quindi si potrebbe passare da un bel tempo stabile a eventi estremi come piogge intense, venti impetuosi e mari agitati, per poi tornare al caldo torrido fino a 35/40 gradi.
Un'alternanza che mette a dura prova il nostro organismo (specialmente quello di anziani e cardiopatici) ed espone a improvvisi eventi metereologici i turisti e quanti praticano sport all'aria aperta.
Viene quindi sottolineato dal CNR ma anche dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia INGV e dall'Areonautica militare che aumenta in maniera considerevole il rischio in alcune attività estive: dalla balneazione in acque profonde, alla navigazione da diporto (specie quella a vela e il surf), ma anche il trekking ed il free-climbing ed i voli con gli apparecchi ultraleggeri.
Occhio quindi alle informazioni diramate dai bollettini degli enti preposti riguardo temperature, venti e direzioni delle correnti marine.
Per chi si trova senza la possibilità di consultare on-line o via radio/TV questi dati vale sempre il metodo empirico di valutazione del maltempo in base agli inconfondibili segni del cielo...
Dall'Istituto di Biometereologia Ibimet del CNR, il prof. Giampiero Maracchi invece dissente e - precisando che "fare una precisione a medio/lungo raggio ha la stessa probabilità di successo della predizione che si fa lanciando una moneta" - afferma che in base ai loro modelli matematici, il mese di luglio sarà molto simile a quello di giugno, con alternanza di ondate di calore e perturbazioni e passaggi bruschi dal caldo al freddo e viceversa.
Quindi si potrebbe passare da un bel tempo stabile a eventi estremi come piogge intense, venti impetuosi e mari agitati, per poi tornare al caldo torrido fino a 35/40 gradi.
Un'alternanza che mette a dura prova il nostro organismo (specialmente quello di anziani e cardiopatici) ed espone a improvvisi eventi metereologici i turisti e quanti praticano sport all'aria aperta.
Viene quindi sottolineato dal CNR ma anche dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia INGV e dall'Areonautica militare che aumenta in maniera considerevole il rischio in alcune attività estive: dalla balneazione in acque profonde, alla navigazione da diporto (specie quella a vela e il surf), ma anche il trekking ed il free-climbing ed i voli con gli apparecchi ultraleggeri.
Occhio quindi alle informazioni diramate dai bollettini degli enti preposti riguardo temperature, venti e direzioni delle correnti marine.
Per chi si trova senza la possibilità di consultare on-line o via radio/TV questi dati vale sempre il metodo empirico di valutazione del maltempo in base agli inconfondibili segni del cielo...
- Nuvole basse, nere e non molto grandi indicano piogge intense imminenti;
- se avete un barometro la brusca caduta di pressione atmosferica preannuncia una bufera;
- poi se vedete uno strano "fungo" nel cielo che si avvicina a terra, scappate! E' una tromba d'aria!...
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