Subito dopo l'entrata in servizio dei treni ad Alta Velocità (il 13 dicembre scorso, leggi qui) il procuratore Guariniello ha aperto un'inchiesta conoscitiva a Torino incaricando la Polfer (Polizia ferroviaria) a raccogliere i dati relativi ai primi 10 giorni di attività . Le corse prese in esame in questo arco di tempo sono state 420. Questi i risultati:
- i treni in linea con la tabella di marcia sono stati meno di 20;
- circa 100 treni hanno avuto un ritardo inferiore ai 15 minuti;
- circa 300 treni hanno avuto un ritardo superiore ai 15 minuti (di questi, 50 hanno accusato ritardi di oltre 60' e 30 treni ritardi superiori a 5 ore).
Tutto ciò quando ancora il maltempo e le "eccezionali condizioni climatiche" che avevano imbiancato e paralizzato tutta l'Italia non erano ancora giunte...
Naturalmente non si è fatta attendere la replica di Trenitalia che ha immediatamente diffuso i dati relativi al periodo 13 dicembre-5 gennaio. Da questi emergono dati meno allarmanti ma comunque insoddisfacenti (per tutti eccetto che per le Ferrovie dello Stato) che indicano che "solo" il 25% dei treni ha subito un ritardo superiore a 15 minuti.
Secondo l'a.d. Moretti i ritardi sotto i 15 minuti sono accettabili e da considerarsi tali solo per consuetudini europee (... come dire che sarebbero e sono da ritenersi ritardi in Europa ma non qui da noi dove il metro di misura deve essere differente.... insomma Trenitalia deve avere un comporto, una sorta di "quarto d'ora accademico" che la mette su un piano diverso rispetto a tutte altre le reti ferroviarie).
Il dott. Moretti ribadisce anche un concetto già espresso: i primi 10 giorni di servizio devono essere valutati con maggior benevolenza perchè la rete doveva rodarsi e ci sono state condizioni avverse (il clima e il nuovo orario dei treni). Certo. Vediamo se le cose miglioreranno nei prossimi mesi...
L'inchiesta del pm Guariniello comunque non porterà alla formulazione di ipotesi di reato o all'individuazioni di indagati: serve solo per trovare e studiare le origini dei problemi ed agire per scovare le soluzioni.
In breve, le 4 maggiori cause dei ritardi sono imputabili a 1) RSI (il gestore della rete) 2) cause interne (tecniche) 3) cause esterne (incidenti, suicidi, maltempo) 4) altri operatori ferroviari (ad esempio Cisalpino).
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Secondo l'a.d. Moretti i ritardi sotto i 15 minuti sono accettabili e da considerarsi tali solo per consuetudini europee (... come dire che sarebbero e sono da ritenersi ritardi in Europa ma non qui da noi dove il metro di misura deve essere differente.... insomma Trenitalia deve avere un comporto, una sorta di "quarto d'ora accademico" che la mette su un piano diverso rispetto a tutte altre le reti ferroviarie).
Il dott. Moretti ribadisce anche un concetto già espresso: i primi 10 giorni di servizio devono essere valutati con maggior benevolenza perchè la rete doveva rodarsi e ci sono state condizioni avverse (il clima e il nuovo orario dei treni). Certo. Vediamo se le cose miglioreranno nei prossimi mesi...
L'inchiesta del pm Guariniello comunque non porterà alla formulazione di ipotesi di reato o all'individuazioni di indagati: serve solo per trovare e studiare le origini dei problemi ed agire per scovare le soluzioni.
In breve, le 4 maggiori cause dei ritardi sono imputabili a 1) RSI (il gestore della rete) 2) cause interne (tecniche) 3) cause esterne (incidenti, suicidi, maltempo) 4) altri operatori ferroviari (ad esempio Cisalpino).
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