Entro marzo gli aeroporti di Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia Marco Polo saranno dotati di 10 body scanner. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Interni Maroni.
Per adesso questi apparecchi che utilizzano onde millimetriche passive (delle specie di onde radio) che vengono utilizzate da un computer per ottenere ricostruzioni in 3D del soggetto e di qualunque oggetto nascosto sotto i vestiti, esplosivi, liquidi, droga, ecc vengono utilizzati in 19 scali aeroportuali statunitensi dove in totale sono 40 (ma presto ne verranno installati altri 110 e 300 sono in arrivo), ad Amsterdam Schiphol e Tokyo, mentre a Londra Heatrhow sono attualmente in fase di installazione così come in Canada dove presto saranno in azione in 9 scali.
In Italia ci sono alcune aziende che producono vari tipi di body scanner, tra questi il Gen2 che consiste in un rilevatore di onde millimetriche, una videocamera, un computer per l'elaborazione dei dati e un software per il riconoscimento automatico degli oggetti sospetti. Un dispositivo che dicono non dia problemi di privacy in quanto non rileva dettagli anatomici; inoltre è capace di fare screening del soggetto in movimento e non rilascia radiazioni.
E' proprio quest'ultimo il problema principale che stanno analizzando al Ministero della Sanità italiana. Secondo il Consiglio Nazionale americano dopo aver attraversato 2500 body scanner un passeggero avrebbe ancora una dose individuabile trascurabile di radiazioni... ma per il ministro Fazio è bene non pronunciarsi finchè non saranno portati a compimenti i nostri studi. Quello che eventualmente preoccupa non sono la quantità ma l'accumulo di radiazioni.
Per adesso, accantonato il problema della privacy, in secondo piano rispetto alla sicurezza secondo la maggior parte dei Paesi (e comunque per evitare problemi si parla di copertura dei tratti dei volti e di funzionari che vedono le immagini che non sono sul posto ma in ufficio), si sta creando un grande giro di affari per i produttori e venditori di body scanner: si leggono prezzi, per ciascun apparecchio, che da 50.000 euro sono passati in questi giorni a 100.000/120.000 euro!
Il dibattito sull'introduzione dei body scanner negli aeroporti sta interessando tutto il mondo e mentre l'Italia, la Gran Bretagna e l'Olanda sono favorevoli al suo utilizzo, sono ancora incerti la Francia, la Spagna e il Belgio.
Leggi anche Misure di sicurezza supplementari per i voli negli Usa
Per adesso questi apparecchi che utilizzano onde millimetriche passive (delle specie di onde radio) che vengono utilizzate da un computer per ottenere ricostruzioni in 3D del soggetto e di qualunque oggetto nascosto sotto i vestiti, esplosivi, liquidi, droga, ecc vengono utilizzati in 19 scali aeroportuali statunitensi dove in totale sono 40 (ma presto ne verranno installati altri 110 e 300 sono in arrivo), ad Amsterdam Schiphol e Tokyo, mentre a Londra Heatrhow sono attualmente in fase di installazione così come in Canada dove presto saranno in azione in 9 scali.
In Italia ci sono alcune aziende che producono vari tipi di body scanner, tra questi il Gen2 che consiste in un rilevatore di onde millimetriche, una videocamera, un computer per l'elaborazione dei dati e un software per il riconoscimento automatico degli oggetti sospetti. Un dispositivo che dicono non dia problemi di privacy in quanto non rileva dettagli anatomici; inoltre è capace di fare screening del soggetto in movimento e non rilascia radiazioni.
E' proprio quest'ultimo il problema principale che stanno analizzando al Ministero della Sanità italiana. Secondo il Consiglio Nazionale americano dopo aver attraversato 2500 body scanner un passeggero avrebbe ancora una dose individuabile trascurabile di radiazioni... ma per il ministro Fazio è bene non pronunciarsi finchè non saranno portati a compimenti i nostri studi. Quello che eventualmente preoccupa non sono la quantità ma l'accumulo di radiazioni.
Per adesso, accantonato il problema della privacy, in secondo piano rispetto alla sicurezza secondo la maggior parte dei Paesi (e comunque per evitare problemi si parla di copertura dei tratti dei volti e di funzionari che vedono le immagini che non sono sul posto ma in ufficio), si sta creando un grande giro di affari per i produttori e venditori di body scanner: si leggono prezzi, per ciascun apparecchio, che da 50.000 euro sono passati in questi giorni a 100.000/120.000 euro!
Il dibattito sull'introduzione dei body scanner negli aeroporti sta interessando tutto il mondo e mentre l'Italia, la Gran Bretagna e l'Olanda sono favorevoli al suo utilizzo, sono ancora incerti la Francia, la Spagna e il Belgio.
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