
La mostra attinge allo sconfinato depositi della Galleria degli Uffizi… centinaia e centinaia di opere, in molti casi dei veri capolavori, che sono letteralmente stipati nelle “camere oscure” e non accessibili al pubblico (un vero peccato! E pensare che anche le sale teoricamente accessibili non sono mai tutte contemporaneamente aperte per mancanza di personale! Un patrimonio che viene privato al pubblico per mancanza di spazi, organizzazione e fondi). In questo caso sono stati selezionati 4 commessi in pietre dure e 78 quadri di 50 autori, collocati temporalmente tra la fine del XV e la seconda metà del XX secolo. Tra i dipinti spiccano “l’adorazione dei Magi” del Botticelli, la “Venere della Pernice” di Tiziano (immagine in alto), “La Leda e il Cigno” di Tintoretto ed opere del Guercino, Canaletto, Lorenzo di Credi, Bartolomeo Bimbi.Questo scambio culturale che mira a valorizzare delle opere (alcune delle quali hanno beneficiato di interventi di restauro) al di fuori del circuito aperto al pubblico. non rappresenta però una novità: attualmente ci sono altre mostre di tesori fiorentini in giro per il mondo. In Brasile sono in mostra 6 disegni autentici di Michelangelo e una serie di modelli prestati da Casa Buonarroti; a Philadelphia ci sono pezzo archeologici provenienti da musei toscani e da pochi mesi si è conclusa la mostra “la Venere nel mito” a Tokyo.