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A giugno il Castello di Moncalieri riapre al pubblico

In vista della celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia molte residenze sabaude sono in fase di ristrutturazione e riapriranno (o in alcuni casi saranno accessibili per la prima volta) nel 2011. Il CASTELLO DI MONCALIERI rientra tra gli edifici che sono attualmente in restauro ma già dal mese di giugno saranno aperti l'appartamento della principessa Letizia al piano terra e, per la prima volta in assoluto, il parco.
Il Castello si trova in posizione sopraelevata ed è facilmente visibile da chi viene da Torino (10 km più a nord), proprio a ridosso delle case di Moncalieri (TO): dalla Porta dedicata a Vittorio Emanuele II si accede alla strada principale che si inerpica per il paese fino ad arrivare nella piazza principale dove si affaccia una bella chiesetta. Proseguendo oltre per la via di fianco si arriva a piazza Baden Baden dove si erge la residenza reale sabauda, costruita nel XIII secolo e parte (come tutte le altre dei Savoia) del patrimonio dell'Unesco dal 1997.
Per 300 anni il castello è stato dimora della casata reale, dalla fine del XVI secolo quando Carlo Emanuele I iniziò i primi lavori di ricostruzione fino al 1926, anno in cui morì di Maria Letizia, figlia di Vittorio Emanuele II, l'ultima a risiedere negli appartamenti di Moncalieri (ceduto allo Stato anni prima). Il castello divenne celebre negli anni successivi al 1849, grazie a un discorso che passò alla storia come "il proclama di Moncalieri" in cui Vittorio Emanuele II esortò il popolo a votare per il trattato di pace con l'Austria al termine della Prima Guerra d'Indipendenza. Negli anni successivi il castello divenne la residenza fissa dei Savoia e si arricchisce di affreschi che rappresentano scene di vita quotidiana (si alternano momenti politici e di svago, accordi diplomatici e feste in maschera) mentre nell'ultima parte della sua storia diventa il luogo di studio dei giovani principi.

Il parco che aprirà al pubblico presenterà un giardino all'inglese che si estende sulla collina per una decina di ettari e alcuni edifici tra cui la Cavallerizza, la Torre del Roccolo, la Casa del Vignolante e il laghetto delle ninfee.

Altre info su www.ambienteto.arti.beniculturali.it

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