In tanti angoli d’Italia si sta riscoprendo quindi “un’usanza antica”, quella del bagno nel fiume. Magia della crisi. L’acqua è fredda ma se è limpida e bassa è una piacevole fuga dalla calura! Bisogna però stare molto attenti… appena l’acqua comincia a essere un poco più profonda ci sono spesso correnti pericolose e buche nascoste e per i bambini (ma anche per gli adulti) l’attenzione deve sempre essere massima. Poi c’è un altro fattore non di poco conto: la balneabilità.
Molti fiumi in Italia purtroppo sono inquinati.
Una direttiva dell’Unione Europea prevede che entro il 2015 i corsi dei fiumi del Vecchio Continente tornino ad essere “vivibili” ma nonostante ci siano stati da noi dei miglioramenti in tal senso sono ancora troppi i corsi d’acqua dolce dove non è consentito fare il bagno. In Italia sono 767 le spiagge su fiumi o laghi (a proposito di questi ultimi, solo 7 regioni li monitorano e nel 33% dei casi i valori sono al di fuori dei limiti) con acque prive di inquinamento microbiologico.
Laddove non è possibile generalmente ci sono dei cartelli di divieto ma la gente sembra non vederli e specialmente nei fine settimana affolla anche i torrenti meno invitanti… a Casalecchio del Reno ad esempio non sarebbe raccomandabile fare un bagno anche se non ci fossero le segnalazioni ma ci vanno ugualmente centinaia di persone ed anzi – come succede in tantissimi posti – si possono prendere addirittura ombrellone e sdraio in affitto (a 3,5 € al giorno)…