In Val Venosta, nelle vicinanze del Passo Resia e della sorgente dell'Adige, oltre al magnifico colpo d'occhio delle Dolomiti si può ammirare un paesaggio davvero insolito: dalle acque del lago di Resia emerge infatti... un campanile!
Si tratta del vecchio campanile della chiesa di Curon, ultimo sopravvissuto del paese che venne sommerso oltre 60 anni fa insieme a Resia e ad altri piccoli centri abitati di questa zona del Sud Tirolo per la creazione di una diga, finalizzata alla produzione di energia idroelettrica.
Quando i lavori furono ultimati - era l'estate del 1949 - il lago di Resia (in tedesco Reschensee) ed il laghetto di Mezzo (detto anche di Curon, in tedesco Grauner See) divennero un unico grande bacino artificiale: 6 km di lunghezza per una larghezza massima di 1 km, il lago più grande dell'Alto Adige.
foto di Lorello su Flickr |
Le case ed i poderi che sorgevano intorno ai due laghetti furono sommersi e gli abitanti però furono costretti a spostarsi nei nuovi paesi di Curon Venosta e di Resia, ricostruiti più a monte.
Solo il vecchio campanile romanico del XIV secolo venne mantenuto intatto e posto sotto tutela dei beni architettonici; nei decenni successivi più volte ha subito lavori di restauro a causa delle crepe formate dall'azione delle acque del lago.
Se vi recate a Resia, poco prima del lago di Valentino alla Muta, a quota 1498 metri lo troverete spuntare magicamente dallo specchio lacustre...
In inverno lo spettacolo è ancora più suggestivo! Il lago infatti ghiaccia completamente tanto che si può arrivare al campanile tranquillamente a piedi ed anche praticare alcuni sport come lo sci di fondo e la slitta a vela.
(Foto in alto di Kliò su Flickr)
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