A Parigi è la Torre Eiffel, a New York la Statua della Libertà , a Roma il Colosseo. Ogni città , piccola o grande che sia, ha un suo simbolo. O anche più di uno. L'emblema di Londra è il Big Ben ma anche il Tower Bridge, quello di Firenze il cupolone del Duomo o il Ponte Vecchio.
Bruxelles invece si identifica con il Manneken Pis, il bambino che... fa pipì! Anche l'Atomium, il gigantesco edificio che riproduce la struttura di un atomo di ferro, si trova spesso raffigurato in giro per la città , ma non quanto la piccola statuetta.
E' davvero incredibile! Ad ogni angolo, dovunque ti giri, nelle vetrine dei negozi, sui cartelloni pubblicitari e stampato sulle magliette, si vede l'immagine di questa piccola statua in bronzo di appena 50 cm!
Biscotti e dolcetti a forma di Manneken Pis, portachiavi e altri gadget si incontrano dappertutto: riproduzioni del "bambino che fa la pipì" (questa l'esatta traduzione dal fiammingo) vengono usati per pubblicizzare la birra, le deliziose gauffres e il delizioso menù di un ristorante che propone specialità belghe.
L'originale del 1619 in realtà fu rubata e distrutta nel 1817; quella che si trova percorrendo poche centinaia di metri in Rue de l'Etuve (la via che ha inizio nella Grand Place, sul lato destro dell'Hotel de Ville) è una copia.
Bruxelles invece si identifica con il Manneken Pis, il bambino che... fa pipì! Anche l'Atomium, il gigantesco edificio che riproduce la struttura di un atomo di ferro, si trova spesso raffigurato in giro per la città , ma non quanto la piccola statuetta.
E' davvero incredibile! Ad ogni angolo, dovunque ti giri, nelle vetrine dei negozi, sui cartelloni pubblicitari e stampato sulle magliette, si vede l'immagine di questa piccola statua in bronzo di appena 50 cm!
Biscotti e dolcetti a forma di Manneken Pis, portachiavi e altri gadget si incontrano dappertutto: riproduzioni del "bambino che fa la pipì" (questa l'esatta traduzione dal fiammingo) vengono usati per pubblicizzare la birra, le deliziose gauffres e il delizioso menù di un ristorante che propone specialità belghe.
L'originale del 1619 in realtà fu rubata e distrutta nel 1817; quella che si trova percorrendo poche centinaia di metri in Rue de l'Etuve (la via che ha inizio nella Grand Place, sul lato destro dell'Hotel de Ville) è una copia.
Il commento più comune che si sente quando si arriva alla fontana su cui è collocata, all'angolo con Rue du Chene è: "Tutto qui?". La distanza dal Manneken Pis dovuta al cancello in ferro battuto che lo separa dai turisti, lo fa infatti sembrare ancora più piccolo!
Su come sia nato questo "mito" non c'è chiarezza: secondo una delle leggende più diffuse, nel XII secolo un ragazzino, figlio di un duca, venne sorpreso mentre stava urinando durante una battaglia e questo atteggiamento rappresenterebbe il coraggio dei belgi...
Un'altra storia parla di un bambino che spense (il "come" lo si può immaginare) la miccia di una bomba che avrebbe distrutto il municipio di Bruxelles ed una terza versione racconta un episodio in cui il figlio scomparso di un ricco cittadino della città sia stato ritrovato mentre stesse facendo i propri bisogni...
Anche se di per sè non è niente di eccezionale, la visita alla statuetta è diventata una meta imprescindibile di un viaggio a Bruxelles.
Se si è fortunati è possibile trovare il Manneken Pis vestito con un abito particolare (avviene 36 volte l'anno) una tradizione cominciata nel 1698 che continua ancora oggi.
Una grandiosa raccolta di tutti i costumi che ha indossato il bambino in bronzo nei secoli (compresi quelli che sono stati donati da altri stati) è ospitata al Musèè de la Ville, all'interno della Maison du Roi (l'antica residenza degli spagnoli che si affaccia sulla Grand Place proprio di fronte all'Hotel de Ville).
Oltre ad ammirare magnifici arazzi e quadri del XVI secolo, al primo piano c'è una mostra con 650 completi del Mannekin Pis: qualche decina è esposta su dei manichini che riproducono la statuetta, gli altri invece si possono vedere aprendo i cassetti di un enorme mobile che riporta con delle etichette il contenuto del singolo comparto.
Purtroppo non si possono fotografie fare all'interno, quella sopra e questa sotto sono state "rubate" e sono un pò sfuocate ma si possono vedere il costume alla Elvis Presley, quello stile soldato nordista della guerra di Secessione e di aristocratico francese del XVIII secolo :-)
Su come sia nato questo "mito" non c'è chiarezza: secondo una delle leggende più diffuse, nel XII secolo un ragazzino, figlio di un duca, venne sorpreso mentre stava urinando durante una battaglia e questo atteggiamento rappresenterebbe il coraggio dei belgi...
Un'altra storia parla di un bambino che spense (il "come" lo si può immaginare) la miccia di una bomba che avrebbe distrutto il municipio di Bruxelles ed una terza versione racconta un episodio in cui il figlio scomparso di un ricco cittadino della città sia stato ritrovato mentre stesse facendo i propri bisogni...
Anche se di per sè non è niente di eccezionale, la visita alla statuetta è diventata una meta imprescindibile di un viaggio a Bruxelles.
Se si è fortunati è possibile trovare il Manneken Pis vestito con un abito particolare (avviene 36 volte l'anno) una tradizione cominciata nel 1698 che continua ancora oggi.
Una grandiosa raccolta di tutti i costumi che ha indossato il bambino in bronzo nei secoli (compresi quelli che sono stati donati da altri stati) è ospitata al Musèè de la Ville, all'interno della Maison du Roi (l'antica residenza degli spagnoli che si affaccia sulla Grand Place proprio di fronte all'Hotel de Ville).
Oltre ad ammirare magnifici arazzi e quadri del XVI secolo, al primo piano c'è una mostra con 650 completi del Mannekin Pis: qualche decina è esposta su dei manichini che riproducono la statuetta, gli altri invece si possono vedere aprendo i cassetti di un enorme mobile che riporta con delle etichette il contenuto del singolo comparto.
Purtroppo non si possono fotografie fare all'interno, quella sopra e questa sotto sono state "rubate" e sono un pò sfuocate ma si possono vedere il costume alla Elvis Presley, quello stile soldato nordista della guerra di Secessione e di aristocratico francese del XVIII secolo :-)
Buffissimi sono i completi in cui il bambino è vestito in costumi tradizionali nazionali! Ci sono quelli cinesi, giapponesi, indiani, africani, russi (con un colbacco più alto del manichino), messicani, olandesi ecc ecc.
Ma anche quello in cui raffigura Napoleone non è male!
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2 commenti
è vero... io ci sono stata... e conoscendo la mia prerogativa.... con quella statuetta un pò ci immedesimavo
hahaha! :-D
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