Bronte è una cittadina che sorge sul versante nord-occidentale dell'Etna, in provincia di Catania, e la sua storia è sempre stata legata al vulcano, fonte di vita grazie alla fertilità delle terre coperte dalle colate laviche (qui si produce il famoso pistacchio, leggi qui) ma anche di tragedie, come l'esplosione di una cisterna provocata dalla lava che provocò 59 morti nel 1843.
Il nome della città è anche legato all'ammiraglio britannico Horatio Nelson che nel 1799 venne nominato duca di Bronte da Ferdinando I re delle due Sicilie (in ricompensa dell'aiuto fornito dalla marina inglese alla restaurazione dei Borboni durante la Rivoluzione Napoletana) ricevendone in dono alcuni terreni e proprietà tra cui la chiesa di Santa Maria di Maniace ed il Castello, poi ribattezzato Ducea Nelson.
In realtà non si tratta proprio di un castello ma di un complesso di 3 edifici:
Il nome della città è anche legato all'ammiraglio britannico Horatio Nelson che nel 1799 venne nominato duca di Bronte da Ferdinando I re delle due Sicilie (in ricompensa dell'aiuto fornito dalla marina inglese alla restaurazione dei Borboni durante la Rivoluzione Napoletana) ricevendone in dono alcuni terreni e proprietà tra cui la chiesa di Santa Maria di Maniace ed il Castello, poi ribattezzato Ducea Nelson.
In realtà non si tratta proprio di un castello ma di un complesso di 3 edifici:
- la residenza della dinastia dei duchi Nelson
- l'abbazia benedettina risalente al XII secolo a sua volta costruita sulle rovine di una cappella bizantina del secolo precedente ed oggi trasformata in museo
- la chiesa normanna di Santa Maria di Maniace del XII secolo
Dopo alcune polemiche legate ai lavori di ristrutturazione, adesso la struttura è visitabile e si possono ammirare la croce dedicata a Nelson (Heroi Immortali Nili grazie alla sua impresa sul fiume africano) posta nel cortile principale, una Madonna bizantina con bambino sul portale, un bassorilievo romanico ed una pala d'altare nella chiesa, le stanze dell'ammiraglio con dei cimeli della famiglia (tra cuiritratti e documenti storici come un biglietto autografo di Verdi e un invito della regina britannica Elisabetta II), i vecchi granai dove è stata riportata alla luce l'abside della chiesa di S.Maria e soprattutto gli arredi originali dell'ex convento, libri e quadri storici, medaglie e due dei bichieri di cristallo che l'ammiraglio Nelson utilizzò per brindare alla sua vittoria di Trafalgar che lo ha reso famoso nella storia.
(Foto tratte dall'album di Zerena su Flickr)
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