Secondo la tradizione i Giochi Olimpici ebbero inizio ufficialmente il 22 giugno del 776 a.C. ad Olimpia, città greca del Peloponneso centrale non molto distante dalla costa occidentale. Fino al 394 d.C., quindi per oltre 1000 anni, le gare si svolsero ogni 4 anni, poi l'imperatore Teodosio I li mise al bando e nel 426 il suo successore Teodosio II fece distruggere i tempi della città.
Solo nel 1896 la Grecia dette nuova vita alle Olimpiadi con la 1^ edizione dei Giochi moderni ad Atene e poi negli anni successivi in una città diversa del mondo.
Ed Olimpia? Che fine ha fatto la gloriosa città ellenica dove nacquero i Giochi?
foto sopra e in alto di Rafael Gomez su Flickr |
Vale comunque la pena dedicare una mezza giornata alla visita dei ruderi, in particolar modo del gymnasium, dello stadio e della palestra dove si allenavano gli atleti, del theokoleon (l'edificio dove abitavano i sacerdoti), dei templi di Hera (un edificio dorico del VI secolo, il meglio coinservato del sito) e Zeus, del laboratorio di Fidia (lo scultore greco del Partenone che qui scolpì l'enorme statua del re degli dei, in oro e avorio, considerata una delle 7 meraviglie del mondo antico e purtroppo andata perduta), del Ninfeo (l'acquedotto decorato con statue che portava l'acqua alla città) e del Philippeion (un edificio commemorativo di una battaglia vinta da Filippo il Macedone che egli stesso fece costruire).
foto di roachy_737 su Flickr |
NOTE DI STORIA
Fu il re Ifito di Elide a inaugurare i Giochi. La loro durata era di 5 giorni e si svolgevano ogni 4 anni. Un secolo dopo la prima edizione, nel 676 a.C., le competizioni vennero aperte a tutti i maschi greci e 2 secoli dopo raggiunsero l'apice della loro fama: durante i Giochi veniva proclamata la tregua sacra e ogni ostilità veniva sospesa per l'intera durata delle gare. Gli atleti si contendevano la vittoria nella lotta, nel pentathlon (corsa, lancio del disco, lancio del giavellotto, lotta e salto in lungo), nelle corse a cavallo e con i carri e nel pancrazio (una sorta di pugilato).
Ai vincitori la gloria e la ricchezza era assicurata! Talvolta bastava una vittoria in una gara per garantirsi un futuro senza lavorare, quasi venerato come un dio.
A distanza di quasi 2800 anni le cose non sono poi cambiate così molto... :-)
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