In lingua locale si chiama Bonifaziu, ma il suo nome è italiano e deriva dal marchese toscano Bonifacio che glielo diede nell'828. L'influenza italiana si sente ancora e non potrebbe essere altrimenti dato che fino al 1195 il borgo medievale era sotto il controllo di Pisa e poi divenne una colonia genovese fino al 1553 per poi esser conquistata dai francesi, di nuovo perduta e poi definitivamente sotto i cugini d'Oltralpe nel XVIII secolo.
Delineato il suo passato in tre righe andiamo a scoprire la città più affascinante della Corsica, arroccata su un promontorio a strapiombo sul mare di fianco a un suggestivo fiordo.
Chi arriva dal mare in traghetto capisce immediatamente il motivo per cui Bonifacio viene chiamata la "nave di roccia": la città alta è appollaiata sulle bianche falesie che si estendono da un lato lungo la costa da alcuni chilometri e dall'altro nell'insenatura dove si trova l'antico porto, a formare una specie di transatlantico dalle fiancate striate che trasporta l'agglomerato di case.
Approdati alle banchine, protette dalle alte scogliere bianche, si apre davanti la Marina, un'ampia passeggiata dove si trovano decine di ristorantini e sulla quale sono attraccate le barche (da qui partono le gite verso l'isola Lavezzi e alla costa con tappe nella grotta di Sdragonato e al Faro di Capo Pertusato).
L'accesso alla città alta avviene tramite la Porta di France risalente al 1854, con ponte levatoio, a cui si arriva percorrendo una strada a serpentina, oppure attraverso l'antica Porta di Genes - anch'essa con ponte levatoio - che conduce nel cuore del Bastione dell'Etendard, le poderose mura che si stagliano sul profilo della città e danno una sensazione di forza e imponenza dal basso della Marina...
Dalla Place d'Armes si dipanano le stradine del borgo medievale ed anche qui non mancano i ristorantini dove gustare il pesce o i salumi corsi, e i punti panoramici da cui si ammirano le formazioni calcaree e il famoso Grain de Sable, uno enorme spuntone di roccia che si è staccato 8 secoli fa.
Il giro della città continua con la visita alla cattedrale genovese di Sainte-Marie-Majeure e la chiesa pisana di Saint-Dominique ma indubbiamente sono le falesie l'attrattiva principale e per godersele al meglio, con la città alta abbarbicata sopra, il consiglio è di prendere il sentiero che parte dalla Marina in direzione di Capo Pertusato e allontanarsi da Bonifacio... già dopo un chilometro c'è un primo punto panoramico, ma se proseguite ancora per un altro paio lo scenario sarà ancora più bello!
Un'altra attrazione da non perdere è la Scala del Re d'Aragona, interamente scavata nella roccia, che dalla città alta conduce fino alla base delle scogliere e prosegue fino alla Grotta di Sant'Antoine.
Altre foto di Bonifacio le trovate nell'album su Facebook.
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Approdati alle banchine, protette dalle alte scogliere bianche, si apre davanti la Marina, un'ampia passeggiata dove si trovano decine di ristorantini e sulla quale sono attraccate le barche (da qui partono le gite verso l'isola Lavezzi e alla costa con tappe nella grotta di Sdragonato e al Faro di Capo Pertusato).
Dalla Place d'Armes si dipanano le stradine del borgo medievale ed anche qui non mancano i ristorantini dove gustare il pesce o i salumi corsi, e i punti panoramici da cui si ammirano le formazioni calcaree e il famoso Grain de Sable, uno enorme spuntone di roccia che si è staccato 8 secoli fa.
Altre foto di Bonifacio le trovate nell'album su Facebook.
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2 commenti
la corsica è una delle mie possibili mete estive ... grazie delle info!
grazie a te per essere passata da qui!
La Corsica è bellissima!
Per qualsiasi info, se posso esserti d'aiuto... :-D
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