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La mano che sbuca dal Deserto di Atacama, in Cile

mano deserto Atacama
Questa gigantesca scultura in ferro ricoperta di cemento è diventata in pochi decenni (è del 1992 ed il prossimo 28 marzo festeggerà il ventennale) una meta fissa di tutti coloro che vanno in visita al deserto di Atacama in Cile, uno dei luoghi più aridi del mondo, 50 volte più della Death Valley che proprio florida non è. Sto parlando della Mano del Desierto, un'opera che rappresenta 5 enormi dita che emergono dal terreno, come se qualcuno cercasse di emergere dalle profondità.

La grandezza smisurata (11 metri di altezza) nelle intenzioni del suo autore, il cileno Mario Irarrázabal, vuol rappresentare l'esacerbazione della debolezza e della vulnerabilità dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla solitudine e alle ingiustizie del mondo.
Se "casualmente" vi trovate a percorrere la Carretera Panamericana, la strada che unisce quasi ininterrottamente l'Alaska con la Terra del Fuoco, trovate la Mano a quota 1100 metri sul livello del mare a 300 metri di distanza dal tratto cileno che prende il nome di Route 5. Il punto di riferimento più vicino è la "Ciudad Empresarial La Negra". Proveniendo dal nord del Cile si trova a circa 75 km a sud della città di Antofagasta.

Curiosità: la Mano è vittima di simpatici attacchi di writers da quattro soldi che coprono la scultura con i loro graffiti o semplicemente con firme o disegni vari, per questo viene spesso ripulita e riportata alla sua colorazione originale, perfettamente mimetizzata nel paesaggio desertico.

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(Foto in alto tratta dall'album di Teosaurio su Flickr)

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