Sebbene il nome sia di origini latine (per molti deriva da Curtius, il proprietario del terreno su cui sorge, per altri da Cuore di Giano o Colle di Giano, per altri ancora da Coragino, compagno di Ulisse) e ci siano reperti di età romana ed etrusca raccolti nel Museo Paleontologico, il borgo ha un'impronta decisamente medievale, con le sue viuzze concentriche che avvolgono il cucuzzolo centrale dove si erige la torre comunale del XIII secolo.
Corciano è tutto un alternarsi di piccole salite e discese, di scalinate e nuovi angoli dove sbirciare, di case costruite in pietra calcarea e travertino. Quel che ci ha colpito è l'ordine assoluto! Tutto appare perfettamente ristrutturato quasi come se la cittadina fosse stata edificata da qualche giorno... poi il silenzio dovuto all'ora in cui ci siamo avventurati su per il colle (le 13 di domenica) lo hanno trasformato ai nostri occhi come un castello protetto sotto una campana di vetro.
Per visitarlo non occorre avere appresso nessuna guida cartacea: ogni costruzione che abbia un qualche valore storico è contrassegnata da una targhetta in cui sotto il nome sono presenti un paio di note.
Durante la vostra passeggiata incontrerete il palazzo del Capitano del Popolo, risalente al XV secolo, il Palazzo dei Priori e della Mercanzia, il palazzo municipale, residenza dei duchi della Corgna (XIV secolo), il pozzo a pianta circolare della fine del XV secolo recante lo stemma comunale, i musei della Pievania, della Casa Contadina e Antiquarium (oltre al già citato di Paleontologia) e infine le chiese:
- S. Maria Assunta (XIII secolo), che ospita l'opera del Perugino "l'Assunta" del 1513.
- San Cristoforo (XVI secolo).
- La chiesa e l'ex convento di San Francesco.
- Sant'Agostino.
- S. Maria del Serraglio.
Appena fuori le mura, che avvolgono Corciano per circa un chilometro, si trova il ristorante "Il convento" (aperto tutti i giorni tranne il lunedì). Per mancanza di tempo non ci siamo andati (accontentandoci successivamente di una torta al testo) ma dall'aspetto, dal menù a base di specialità della cucina umbra e dai giudizi soddisfatti dei centauri appena usciti dal pranzo del loro moto-raduno, sembra un posto che merita di essere tenuto in considerazione.
Un'insegna reca questa scritta
"...arrivò la sera per la foressta
en lo luocho va che mo è posto e il
casstello de Chorciano enn una
grande balza enn cimma de monte"
Nota: al di fuori delle mura esterne si snoda il sentiero dei mandorli, un percorso sterrato molto semplice che inizia in piano e poi scende allontanandosi un po' per poi tornare a cingere i basamenti in roccia. Inutile dire che in primavera i bianchi fiori del mandorlo e quelli dei peschi rendono la passeggiata ancora più gradevole.
Altre foto di Corciano le trovate nell'album Umbria su Facebook.
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6 commenti
Quanto mi piacciono questi borghi medievali!!! Tutto ok?
un caro saluto
Erika
ciao Erika,
va benino :-)
grazie per essere passata da qui.
Un salutone
Concordo, i borghi medievali hanno sempre un certo fascino! =)
Un bacio
Silvia =)
in Umbria c'è l'imbarazzo della scelta :-)
un salutone Silvia!
Ieri sono stato a Corciano seguendo le indicazioni del tuo ed è stato davvero una piacevole scoperta!
La sorpresa in più è stata vedere un presepe molto originale, ad altezza d'uomo, sparso per le viuzze del borgo.
Da vedere!
Grazie per le tue dritte.
grande Sandro!!!
Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto Corciano!
Son curioso di vedere le foto del presepre :-)
Un salutone!
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