Il viaggiare lento mi è sempre piaciuto: hai bisogno di più tempo ma permette di cogliere alcune sfumature del paesaggio e certe caratteristiche dei luoghi che attraversi che non ti saresti mai immaginato. A Trieste ero già stata, non che mi ricordi molto, ma mi aveva colpito per il suo carattere forte. Il nostro pullmino scivola veloce verso Portorose e Pirano dove l'Ente del Turismo ci ospiterà per qualche giorno con l’intento di farci scoprire questa parte di mondo che è la costa della Slovenia, così vicina all’Italia ma anche così diversa. Il viaggio nella Portorose Vip ha inizio!
Il nostro albergo è il Kempinski Palace, e vi assicuro che un hotel così bello ed elegante non lo avevo mai visitato. Risale al 1897, anche se rimase chiuso qualche anno per essere ristrutturato per poi riaprire, con il suo massimo splendore, nel 2008.
Oggi è forse il migliore hotel dell’intera Portorose ed anche di tutta la Slovenia con i suoi immensi spazi, le su camere raffinate, la sua piscina, le particolarità che lo contraddistinguono come per esempio le sale, dove decenni fa donne e uomini si ritrovavano… le prime a bere un tè ed a discutere di famiglia e figli, i secondi, con un abbondante bicchiere di cognac tra le mani, per dibattere di politica. Questa area dell’albergo è così ricca di storia, incontri ed avvenimenti che è stata proclamata Patrimonio culturale della nazione ed anche durante il restauro è stata lasciata come un tempo.
Il tempo non è dei migliori questa sera (anche se per domani si prospetta sole e caldo!) per una passeggiata, così, accompagnate da Lea, la responsabile dell’ufficio turistico di Portorose e Pirano e Anna Maria del GruppoRem, raggiungiamo la Gostilna Tomi, un ristorante paragonabile ad una nostra trattoria dove l’80% degli alimenti usati per cucinare sono prodotti in una ristretta area del paese (una sorta di cucina locale ad impatto zero!) ed il 30% di questi è di provenienza biologica. Il proprietario è una persona squisita così come il direttore dell’ufficio turistico ospitante!
La serata si dilunga fra racconti di viaggio, esperienze di vita e pietanze a dir poco squisite come il prosciutto istriano grigliato e servito con tartufo bianco grattugiato o come la gustosa pasta fatta in casa, cotta nel vino refosco e servita sempre con il pregiato fungo.
La serata si dilunga fra racconti di viaggio, esperienze di vita e pietanze a dir poco squisite come il prosciutto istriano grigliato e servito con tartufo bianco grattugiato o come la gustosa pasta fatta in casa, cotta nel vino refosco e servita sempre con il pregiato fungo.
Una cena degna di una regina e sinceramente mi sono sentita proprio una reale quando, ormai a mezzanotte passata, mi sono appisolata sul letto queen size della mia camera d’albergo in un silenzio surreale e sconosciuto!
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