Boston, il luogo ideale dove vivere! Almeno così lo è per Ilaria Guerzoni, che in questo nuovo capitolo del suo foto diario di viaggio in America ci parla di una città ricca di storia, cultura, parchi e grattacieli. Una delle più affascinanti degli Stati Uniti!
Dopo un risveglio veloce e la colazione in hotel iniziamo il nostro viaggio a Boston dal Public Garden, uno splendido giardino progettato in stile inglese, tra i cui prati e aiuole sorge la statua di George Washington. Non manca proprio niente, neppure l’incontro con un ghiotto scoiattolo e un bellissimo lago sormontato da un romantico ponte a rendere tutto ancora più delizioso!
C’è gente che fa jogging, ragazzi che cantano e suonano (per la felicità del mio ragazzo che è rimasto mezz’ora ad ascoltarli) e turisti sulle barche a forma di cigno che solcano il delizioso laghetto. Per questo, ma non solo, questa città mi ha conquistato dal primo istante.
Proseguiamo la visita per il più antico Boston Common, una distesa di verde con al centro una fontana/piscina, dove in estate tutti i bambini sguazzano per rinfrescarsi. Si respira davvero un senso di armonia e tranquillità.
Inoltre nel parco è incredibilmente attivo il wi-fi gratuito a cui potersi collegare! Non ci potevo credere…
Tappa successiva, la Park Street Church, una chiesa completamente diversa dalle nostre. Al suo fianco c’è l’Old Granary Burying Ground, il cimitero dove riposano patrioti come John Hancock e Paul Revere. Poco distante si trova la King’s Chapel, la principale chiesa anglicana e il suo cimitero, il più antico di Boston.
Percorriamo Washington Street e arriviamo in una deliziosa piazza dove decidiamo di pranzare con hot dog e dolcetti presi in un locale sulla strada. Lungo la Freedom Trail facciamo tappa all’Old South Meeting House, un’ex chiesa puritana ora utilizzata per meeting e conferenze, e l’Old State House, dove ebbe sede il primo governo e parlamento coloniale. Questa piccola costruzione in mattoni rossi con la torre bianca sovrastata da enormi grattacieli è impossibile non notarla!
Altra cosa da non perdere è il Faneuil Hall, il primo mercato della città ora affiancato dal Quincy Market, un popolare centro commerciale pieno di negozietti e ristoranti. In questa zona ci siamo persi tra i negozi e le bancarelle che sono disposte tutte attorno a questa enorme piazza. C’era addirittura un negozio di Natale immenso (anche se era luglio e c’erano 35 gradi!) e tra tutte quelle luci mi sembrava di essere tornata bambina.
Prima di arrivare al fiume e avviarci verso Charlestown passiamo per Union Street, una zona piena di pub pittoreschi. Attraverso il ponte si arriva alla USS Constitution, una nave da guerra del 1800, e da qua, sotto il sole cocente, abbiamo proseguito fino al Bunker Hill Monument dove termina il Freedom Trail passando per strade piene di case coloniali. Questo obelisco è un monumento di granito alto 67 mt che commemora i caduti della battaglia lì avvenuta. Purtroppo per il troppo caldo avevano chiuso le visite e non siamo quindi riusciti a salirci. Un vero peccato.
Passiamo di nuovo il ponte e ci dirigiamo verso la North Station dove al suo interno si trova il TD Garden, il palazzetto della squadra di basket Boston Celtics, una delle più prestigiose dell’NBA. Immancabili sia le foto di rito del mio ragazzo con le sagome e quant’altro presente che la solita delusione dovuta all’aver trovato il palazzetto chiuso…ma purtroppo in estate non c’è il campionato e tutti sono “in ferie”.
Ci dirigiamo allora verso la zona residenziale di Beacon Hill, tra una discesa e una salita coronate da deliziosi alberelli che nascondono le finestre di questa case in mattoni in stile federale. Passeggiare per queste viuzze è davvero delizioso ed io ho sognato come sarebbe bello trasferirsi qua per vivere. Vedere un quotidiano appoggiato sopra i gradini di un’abitazione ci ricorda che siamo proprio in America!
Dopo una camminata “incantata” ci dirigiamo verso Boylston Street ed arriviamo ad una della piazze più belle, Copley Square. Il mio sguardo spazia tra la spettacolare Trinity Church - capolavoro in stile romanico - e la John Hancock Tower dove sulle sue facciate vetrate viene specchiata la Trinity.
Di fronte si trova la Public Library dove entriamo subito per essere nuovamente rapiti dall’incanto della librerie americane: leoni in pietra, luci verdi, sale di lettura cosparse di libri sulle pareti e soffitti dipinti. Non si può chiedere un posto più bello in cui poter studiare.
Per la cena ci dirigiamo nella commerciale Newbury Street. Qui non mancano boutique alla moda, gallerie d’arte e ristoranti. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Una zona davvero bella soprattutto di sera.
Tappa finale di una giornata densissima, il Fenway Park, lo stadio da baseball dove si sta svolgendo proprio in quel momento una partita dei Boston Red Sox. Anche senza entrare si viene contagiati dalle urla e dall’emozione dei tifosi! Lo stadio è illuminato a giorno e l’entusiasmo riempie l’aria. Il nostro hotel si trova proprio affianco allo stadio e li ci dirigiamo per un sonno ristoratore. Il giorno dopo ci attendono altre bellezze da visitare.
(Foto e testo di Ilaria Guerzoni)
To be continued....
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