Dove eravamo rimasti? Nel post precedente vi parlavo della bellezza del Museo Civico al primo piano del Palazzo Pubblico di Siena, ma la visita non può dirsi completa se non salite in cima alla Torre del Mangia! Da lassù un panorama a 360° consente di spaziare dal Duomo e dalla chiesa di San Domenico fino alla campagna che domina il lato opposto.
Il biglietto di 8 € (qui trovate i prezzi dei biglietti cumulativi, una scelta altamente consigliata) non è prenotabile e in quanto in caso di maltempo la torre è chiusa.
La porta di ingresso si trova nel cortile del Podestà, varcata la soglia del portone del Palazzo Pubblico, sulla sinistra. Dopo di che tra voi e la vetta ci sono solo 400 gradini... o forse di più!
La porta di ingresso si trova nel cortile del Podestà, varcata la soglia del portone del Palazzo Pubblico, sulla sinistra. Dopo di che tra voi e la vetta ci sono solo 400 gradini... o forse di più!
Su alcune guide è scritto 505 mentre al Facciatone ci hanno parlato addirittura di 600. In ogni caso credo che in pochi si mettano a contarli.
Buona parte della salita avviene su una scala a chiocciola stretta tra le mura in pietra in cui scambiarsi con altri visitatori che provengono dalla direzione opposta è parimenti una manna dal cielo (per prendere fiato) e un tempo che bisogna mettere in conto. Per quello che può valere la nostra esperienza, siamo saliti intorno alle 11:15 abbastanza speditamente, mentre la discesa (30' minuti dopo) è stata molto più lenta.
Quel che è sicuro è che gli scorci durante l'ascesa e soprattutto il panorama dall'alto dei 102 metri della torre, valgono ampiamente la scarpinata!
IL PANORAMA DALL'ALTO
Quel che è sicuro è che gli scorci durante l'ascesa e soprattutto il panorama dall'alto dei 102 metri della torre, valgono ampiamente la scarpinata!
Un'unica raccomandazione: occhio a sostare vicino alle campane nell'orario in cui vengono suonate!
il Duomo |
la piazza e Costarella de'Barbieri (a destra) dove si allineano i cavalli per il Palio |
fonte Gaia |
UNA NOTA STORICA E UNA CURIOSA
La Torre del Mangia venne costruita tra il 1338 ed il 1348 e si chiama così in onore del suo primo campanaro, Giovanni di Duccio detto il Mangiaguadagni in virtù della sua pigrizia. Suo era il compito di suonare il coprifuoco, scandire le ore ed avvertire la popolazione in caso di pericolo. Poveretto, con tutti quegli scalini io lo capisco!
Altri post sul blog tour #unterzociascuno organizzato insieme all'hotel Borgo Grondaie:
2 commenti
Bellissime foto!!! Io, scalino in più scalino in meno, ne ho contati 400 fino al parfulmine ;-)
mi chiedevo chi avesse contato gli scalini fino all'ultimo ed ecco la risposta! :-)
600 sarebbero effettivamente troppi distribuiti per un centinaio di metri, secondo me quelli del facciatone lo fanno per invitare i turisti a salire da loro :-D
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