Prima di iniziare il nostro percorso di scoperta del Terzo di Siena assegnatoci dall'hotel Borgo Grondaie (non sai di cosa sto parlando? Leggi qui!) io e Sara abbiamo visitato il complesso museale di Santa Maria della Scala che si trova di fronte alla cattedrale in piazza del Duomo 2, in origine luogo di accoglienza di orfanelli e pellegrini lungo la via Francigena, poi divenuto nell'XI secolo uno dei più grandi ed antichi ospedali d'Europa in cui prestarono la loro opera anche Santa Caterina e San Bernardino.
Benché i locali sotterranei fossero già sede del Museo archeologico nazionale di Siena dal 1933, alcune sale, come quelle di Sant'Ansano e San Galgano hanno continuato a svolgere l'attività di ospedale fino al 1992. In particolare quelle due appena citate ospitavano rispettivamente la corsie femminile e maschile.
Eravamo già stati dentro al museo in occasione della mostra "Arte e follia, il giorno e la notte dell'artista" allestita dal critico d'arte Vittorio Sgarbi nel 2009, ma solo seguendo il percorso espositivo attraverso opere di Van Gogh, Munch, Cimabue e l'austriaco Messerschmidt.
Mi ricordavo quindi solo della grandiosità dell'edificio e non della bellezza degli affreschi mentre la storia di Santa Maria della Scala la ignoravo completamente. Ragion per cui è stato interessante visitare le sale conoscendone - almeno a grandi linee - il passato. L'itinerario parte già dall'ampia sala d'ingresso, la Cappella delle donne, dove è stata allestita una libreria e la biglietteria: sulle pareti si possono ammirare gli affreschi restaurati risalenti alla metà del XIV secolo di questo che era il pellegrinaio femminile, cioè il luogo che ospitava le donne che si spostavano in viaggio.
Prima di procedere alla visita ci soffermiamo a leggere alcuni pannelli che illustrano i tanti possibili percorsi a tema proposti per girare a piedi Siena - tra tutti vi segnalo La via di Santa Caterina che si articola in 6 tappe significative della vita della santa senese, dalla Basilica di San Domenico alla casa santuario passando per Fontebranda, poi la Salita del Costone, il Battistero e la Scalinata di San Giovanni e l'Oratorio di Santa Caterina della notte (li ho elencati tutti, in ogni caso trovate la segnaltica ed i totem didattici informativi lungo la via) - e la nostra attenzione è attirata da uno in particolare... quello che illustra la Charta Peregrini Senensis. Di cosa si tratta? In breve è un attestato ufficiale che testimonia di aver meditato, passo dopo passo, sulle orme dei santi senesi e nei luoghi legati alla devozione Mariana. In altre parole, una Carta del Pellegrino di Siena (come dice il nome) come la Compostelana ed il Testimonium che rilasciano a coloro che hanno compiuto il cammino di Santiago de Compostela.
Il servizio è nato adesso e indovinate a chi hanno dato la "carta" numero 1? Alla mia compagna, Sara... e senza aver ancora iniziato il giro meditativo! La signora è stata gentilissima a parlarci del nuovo documento di Siena che viene rilasciato solo al museo di Santa Maria della Scala e ha voluto fare un'eccezione giusto per l'inaugurazione :-)
Ma torniamo all'itinerario museale: la prima sala a cui si accede è la bellissima Vecchia Sacrestia di Santa Maria che presenta le pareti ed un soffitto a volte completamente affrescati (solo in parte recuperati) con scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Purtroppo non è possibile scattare fotografie in tutto il complesso, ma per farvi un'idea potete vedere le immagini tratte da Wikipedia.
Benché i locali sotterranei fossero già sede del Museo archeologico nazionale di Siena dal 1933, alcune sale, come quelle di Sant'Ansano e San Galgano hanno continuato a svolgere l'attività di ospedale fino al 1992. In particolare quelle due appena citate ospitavano rispettivamente la corsie femminile e maschile.
Eravamo già stati dentro al museo in occasione della mostra "Arte e follia, il giorno e la notte dell'artista" allestita dal critico d'arte Vittorio Sgarbi nel 2009, ma solo seguendo il percorso espositivo attraverso opere di Van Gogh, Munch, Cimabue e l'austriaco Messerschmidt.
Mi ricordavo quindi solo della grandiosità dell'edificio e non della bellezza degli affreschi mentre la storia di Santa Maria della Scala la ignoravo completamente. Ragion per cui è stato interessante visitare le sale conoscendone - almeno a grandi linee - il passato. L'itinerario parte già dall'ampia sala d'ingresso, la Cappella delle donne, dove è stata allestita una libreria e la biglietteria: sulle pareti si possono ammirare gli affreschi restaurati risalenti alla metà del XIV secolo di questo che era il pellegrinaio femminile, cioè il luogo che ospitava le donne che si spostavano in viaggio.
Prima di procedere alla visita ci soffermiamo a leggere alcuni pannelli che illustrano i tanti possibili percorsi a tema proposti per girare a piedi Siena - tra tutti vi segnalo La via di Santa Caterina che si articola in 6 tappe significative della vita della santa senese, dalla Basilica di San Domenico alla casa santuario passando per Fontebranda, poi la Salita del Costone, il Battistero e la Scalinata di San Giovanni e l'Oratorio di Santa Caterina della notte (li ho elencati tutti, in ogni caso trovate la segnaltica ed i totem didattici informativi lungo la via) - e la nostra attenzione è attirata da uno in particolare... quello che illustra la Charta Peregrini Senensis. Di cosa si tratta? In breve è un attestato ufficiale che testimonia di aver meditato, passo dopo passo, sulle orme dei santi senesi e nei luoghi legati alla devozione Mariana. In altre parole, una Carta del Pellegrino di Siena (come dice il nome) come la Compostelana ed il Testimonium che rilasciano a coloro che hanno compiuto il cammino di Santiago de Compostela.
Il servizio è nato adesso e indovinate a chi hanno dato la "carta" numero 1? Alla mia compagna, Sara... e senza aver ancora iniziato il giro meditativo! La signora è stata gentilissima a parlarci del nuovo documento di Siena che viene rilasciato solo al museo di Santa Maria della Scala e ha voluto fare un'eccezione giusto per l'inaugurazione :-)
Ma torniamo all'itinerario museale: la prima sala a cui si accede è la bellissima Vecchia Sacrestia di Santa Maria che presenta le pareti ed un soffitto a volte completamente affrescati (solo in parte recuperati) con scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Purtroppo non è possibile scattare fotografie in tutto il complesso, ma per farvi un'idea potete vedere le immagini tratte da Wikipedia.
foto di Combusken su Wikipedia |
La sala più bella e importante del museo è sicuramente il Pellegrinaio e la luce che giunge dal fondo abbagliando il soffitto con volte a crociera contribuisce a renderla ancora più affascinante. In pochi sanno che all'interno di questa sala si trova un ciclo degli affreschi unico al mondo: sulle pareti sono raffigurate varie scene di vita ospedaliera del 1400. I titoli sono esplicativi: "Distribuzione delle elemosine", "Accoglienza, educazione e matrimonio di una figlia dello spedale", "Pranzo dei poveri". Tutte realizzate da Domenico di Bartolo realizzate tra il 1440 e il 1443. Di altri pittori sono invece i rimanenti affreschi datati fine XVI secolo.
distribuzione dei pani ai poveri e ai pellegrini | fonte: Wikipedia |
La nostra visita è continuata nelle sale delle antiche corsie ospedaliere, alla Corte delle Fanciulle dove sono esposte bandiere del Museo Stibbert di Firenze e alla Cappella della Madonna. Purtroppo una parte del complesso museale è chiusa al pubblico
per restauro. Un peccato, anche se le più belle sono quelle descritte
qui sopra e da sole valgono il prezzo del biglietto
Per altre informazioni vi rimando al sito ufficiale.
Nei periodi di apertura parziale il biglietto intero costa 3,5 €, in quelli di apertura completa 6 €
Per altre informazioni vi rimando al sito ufficiale.
Nei periodi di apertura parziale il biglietto intero costa 3,5 €, in quelli di apertura completa 6 €
Biglietti cumulativi:
- il biglietto Musei Comunali (insieme al Museo Civico, Santa Maria della Scala) costa 11 € ed ha una validità di 2 giorni
- il biglietto Siena Itinerari d'Arte invernale (con Museo Civico, il Museo dell'Opera e il Battistero di S. Giovanni) costa 14 € ed ha una validità di una settimana
- il biglietto Siena Itinerari d'Arte estivo (con Museo Civico, Museo dell'Opera, Battistero di S. Giovanni, S. Agostino e S. Bernardino) costa 17 € ed ha una validità di una settimana
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