La valle tracciata dal fiume Magra non è solo terra di confine tra Toscana e Liguria ma uno scrigno che racchiude luoghi di insospettata bellezza. In un'area di pochi chilometri quadrati si passa dalle frazioni marittime di Bocca di Magra e Fiumaretta, separate dall'ultimo tratto dal fiume prima che si getti nel mar ligure, a quelle montane di Montemarcello e Ameglia, capoluogo spezzino di un comune che vanta un territorio in egual modo incredibilmente vario e sconosciuto a molti.
Mentre colmiamo la breve distanza che separa la nostra base a Bocca di Magra dalla prima meta, giusto 3 km, osservo il paesaggio che cambia repentinamente passando dalle imbarcazioni ormeggiate nel porto ai terrazzamenti tipici dell'entroterra della Lunigiana.
Il tempo di fare uno scatto al volo delle Alpi Apuane che si stagliano meravigliosamente sullo sfondo ed ecco scorgere il borgo di Ameglia, appollaiato in cima a un colle protetto alle spalle dal promontorio di Caprione.
E' talmente tanta la voglia di farci vedere il più possibile in quelle misere 48h a nostra disposizione che non ci soffermiamo nemmeno per una fotografia.... "la faremo al ritorno" ci dice Giorgio, il titolare della Ca' da Tirde che ospita una parte della comitiva del blog tour #boccadimagra (io e Sara alloggiamo invece all'hotel 7 Archi, ma di questo parlerò in un'altra occasione).
Quell'immagine di Ameglia resterà impressa solo nella mia memoria, ma sarà accompagnata negli anni a venire dalla lunga sequenza di scorci caratteristici che ho immortalato quasi in maniera compulsiva - come un goloso di ciliegie quando gli viene messo davanti un cestino stracolmo e non riesce a frenarsi dal coglierne una dopo l'altra - nel tempo che abbiamo dedicato alla visita.
Quel gruppo di case che dal basso sembrano disposte ordinatamente una sopra l'altra sono scavate in parte nella pietra e formano una serie di cerchi concentrici collegati tra di loro dai caruggi, le strette vie che un tempo erano attraversate dai carri e adesso lo sono esclusivamente dai pedoni.
Un cartello indica la necropoli del IV secolo in località Cafaggio, testimonianza di un passato che affonda le sue origini fin dall'Età del Ferro, ma noi indirizziamo l'ago della nostra bussola verso il centro del paese, che si trova dalla parte opposta. Passiamo sotto un arco attraverso le mura di difesa del XIII secolo e in pochi minuti ci troviamo nella piazza principale dove si affaccia la chiesa.
Qui la nostra guida e storica dell'arte Michela Cervia - oltre che membro dell'Associazione Artemisia che organizza eventi nel castello - ci racconta la storia di Ameglia, del passaggio degli Etruschi e dei Romani, di Ottone I e del suo diploma imperiale che attesta l'esistenza del castrum de Amelia nel 963, della torre del X secolo che andremo subito dopo a visitare, di Dante Alighieri che probabilmente mise piede nel borgo nel 1315 e di Castrucchio Castracani che lo conquistò nel 1321.
Ammiriamo il bellissimo panorama della piana di Luni e della Val di Magra e continuiamo la dolce salita fino al castello, collocato proprio in cima al colle. Dall'alto del secondo piano la visuale è ancora più bella! Saliamo anche sulla torre circolare e passeggiamo nel cortile centrale dove balzano all'occhio dei magnifici roseti.
Il castello dal 2012 ospita cerimonie, manifestazioni, matrimoni, spettacoli e concerti. Non faccio fatica a capire il perchè.
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