Se dico “
Milano Marittima” quali sono le prime tre parole che vi vengono in mente? Probabilmente spiagge, divertimento e discoteche! Nell’immaginario comune MiMa è una delle regine della Riviera Romagnola e nessuno nega che i giovani la prendano d’assalto per la sua vita notturna, o che le famiglie abbiano un debole per le sue ampie distese di sabbia e i fondali poco profondi vicino a riva, ideali per i bambini (anche io ho negli anni della pre-adolescenza
ho trascorso su quel litorale alcune estati). Ma
fermarsi solo a questa spontanea associazione, mare + movida = Milano Marittima, sarebbe limitativo.
Nel nostro weekend di fine maggio abbiamo riscoperto l’altra faccia della costa adriatica, lontana dai clamori, dai mojitos e dalle notti insonni del Pineta Club. Per la verità qualche coktail ce lo siamo concesso anche noi in uno dei locali lungo il canale di Cervia, durante la Fashion Night e al bar del Solemare Hotel che ci ha ospitato… niente e nessuno vieta di potersi godere tutti gli aspetti positivi di Milano Marittima invece di limitarsi solamente a un paio di questi!
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hotel Solemare |
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l’ingresso del Club Peperittima |
Nelle prossime settimane parlerò più dettagliatamente del nostro “programma alternativo”, realizzato da Michela Mazzotti e dallo staff del
MiMa Club Hotel di Milano Marittima (che io e Sara ringraziamo per le risate e la grandissima ospitalità! Già… la Riviera Romagnola è anche questo!). E parlerò anche delle loro nuove strutture, del
club Peperittima, delle prelibatezze delle cucina romagnola (che buone le lasagne dell’hotel Majestic!) e di un mare insospettabilmente limpido!
Intanto vi anticipo qualche fotografia e tre spunti che spero potranno rilevarsi utili per coloro, come noi, che a un weekend al mare non chiedono solo tintarella e relax sulla sdraio.
PER UNA PASSEGGIATA RILASSANTE O PER DIVERTIRE I PIU’ PICCINI
Il Parco Naturale di Cervia è una piccola oasi (oddio, non tanto piccola considerato che fa parte di una pineta che si estende per 27 kmq!) ricca di animali, piccoli stagni e voliere. Nel grande recinto potete fare la conoscenza delle simpaticissime caprette, dei bellissimi cerbiatti, dei daini, degli asini e dei pony. All’ombra dei pioppi bianchi, dei pini marittimi e dei pini domestici (si distinguono dai primi per la classica chioma a ombrello e per… i pinoli), che ai tempi dell’imperatore Augusto fornivano il legname per le flotte romane, troverete ricci, conigli e scoiattoli, mentre nei canali e negli specchi d’acqua potrete ammirare cigni bianchi e neri, anatre e tartarughe.



Se cercate la tranquillità, un luogo in mezzo al verde dove fare un pic-nic, prendere un caffè sotto il nido di una rondine o semplicemente siete curiosi di vedere da vicino alcune delle bestiole di cui ho parlato prima (ci sono adulti che a contatto con gli animali si entusiasmano molto più dei bambini… io sono uno di quelli!) questo è il parco che fa per voi.
Un itinerario botanico si snoda all’interno della pineta con cartelli esplicativi relativi alle specie autoctone che si incontrano.



PER NON DIMENTICARE IL PASSATO E TUFFARSI NELLA NATURA A UN PASSO DALLA STATALE
La riserva naturale delle saline di Cervia rappresentano una delle aree protette più importanti dell’Emila-Romagna e racchiude un patrimonio di fauna e flora notevole a cui si affianca la salina del Camillone, un pezzo di storia di Cervia, 10 vasche dalle quali un tempo si estraeva l’oro bianco, una salinetta ancora oggi in funzione a scopo dimostrativo affinchè non venga perduta la tradizione del lavoro dei salinari.
E dietro i mucchi di sale, nascosta tra le sterpaglie e la bassa vegetazione palustre, la grande popolazione che anima la riserva: le decine e decine di specie di uccelli che riempiono il cielo di suoni e di movimenti rapidi ed eleganti. Cavalieri d’Italia, fischioni, aironi, volpoche, germani reali e miei preferiti, i fenicotteri rosa! (…to be continued)
PER CHI AMA IL BIRDWATCHING E… I PADELLONI
Altra escursione memorabile, che merita un capitolo a parte, è quella alla Riserva della foce del fiume Bevano. Anche qui siamo stati accompagnati dalle guide della Cooperativa Atlantide e sopra un barcone abbiamo solcato i canali e sfiorato i trabucchi, che in queste zone vengono chiamati i “bilancioni” o “padelloni”. Altro paradiso naturalistico, altri momenti di indimenticabile poesia.
(…to be continued, too…)