"...Alle 18:30 del 3 maggio 1814, la corvetta inglese Undaunted gettava le ancora nella rada di Portoferraio. A bordo dell'unità britannica era il nuovo signore dell'isola d'Elba: Napoleone Bonaparte, ex imperatore dei Francesi". Così ci riferisce lo storico Luigi de Pasquali nel suo libro "Napoleone all'Elba, 1814-1815", precisando che il condottiero di Ajaccio scese a terra solo il giorno dopo alle 15:30, per "dare il tempo di regolare il cerimoniale della sua entrata e del suo ricevimento" (l'ultimo virgolettato è tratto dalla lettera della contessa d'Albany a Ugo Foscolo). E così fu: le cronache ci raccontano di un'accoglienza in pompa magna con bandiere e archi di trionfo, caroselli di belle ragazze e bande musicali. Un ingresso trionfale! Il momento topico di un'isola che usciva dal torpore del quasi anonimato per elevarsi al centro dell'attenzione dell'intera Europa.
A distanza di due secoli l'isola d'Elba festeggia l'unico periodo della sua storia in cui è stata unita sotto un unico sovrano (come sottolinea Marino de "Il Genio del Bosco" che ci ha accompagnati nell'itinerario di cui sto per parlarvi: oggi l'Elba è divisa in 8 litigiosi comuni) con una serie di spettacoli, rievocazioni storiche e iniziative (di #Napoleon200 vi ho parlato qualche tempo fa) che si protrarranno per tutta l'estate. Forse non saranno sfarzosi come gli avvenimenti mondani a cui amava partecipare Napoleone o come la memorabile festa da ballo che Paolina Bonaparte organizzò nel salone di Villa dei Mulini la sera della vigilia della partenza del fratello (destinazione: Francia), ma l'isola d'Elba sta organizzando degli eventi molto carini, come ad esempio la rievocazione storica dell’incontro di Napoleone con l'amante Maria Waleska il 1° settembre a Marciana.
Villa dei Mulini, Portoferraio |
10 mesi... pochi ma allo stesso tempo abbastanza per lasciare una traccia indelebile. Vediamo quali sono i luoghi più significativi del soggiorno elbano del grande condottiero francese.
IL TEATRO DEI VIGILANTI
Al contrario di quel che si potrebbe pensare, l'esilio elbano di Napoleone fu tutt'altro che tranquillo: furono 10 mesi intensi, caratterizzati non solo dalla mondanità (la più grande artefice al riguardo fu Paolina, sempre lei, arrivata a fine ottobre del 1814 per allietare il fratello insieme alla madre e, si pensa, preparare il suo agguerrito ritorno in patria).
Napoleone dedicò molto del suo tempo per migliorare l'assetto urbano dell'isola e a elevarne il livello culturale. Un esempio su tutti è fornito dalla trasformazione di una chiesa sconsacrata nel "Teatro dei Fortunati", in piazza Gramsci a Portoferraio: l'ex imperatore lo dotò di tre ordini di palchi e una magnifica loggia imperiale e lo inaugurò nel gennaio del 1815 con una festa da ballo. Il Teatro dei Vigilanti (il nome che ha assunto oggi) è tuttora in funzione ed esibisce con orgoglio il suo pezzo più pregiato, il sipario dipinto dall'artista Paolo Ravelli (giunto sull'isola insieme al seguito imperiale) che raffigura Napoleone in versione apollinea, inserito in un contesto rurale con pecore e mucche, montagne di roccia e cascate.
il Teatro dei Vigilanti |
LA CHIESA DELLA MISERICORDIA E PINACOTECA FORESIANA
La collezione venne allestita in poco tempo da lui stesso aggiungendo ai circa 200 volumi prelevati dalle biblioteche di Fontainbleau (il luogo dove venne stipulato il trattato dopo la sconfitta di Lipsia che lo esiliava all'Elba) altre opere inviategli allo zio cardinale o acquistate a Livorno e in altre città italiane.
Sicuramente da non perdere è la Residenza napoleonica dei Mulini, al piazzale Napoleone di Portoferraio. I mulini a vento non ci sono più, fatti demolire dall'ex sovrano per la realizzazione di un giardino all'italiana, ma in compenso potete passeggiare tra le aiuole del parco della piccola reggia e ammirare il panorama sul mare di cui egli si beava. La Palazzina è visitabile, in gruppi di 30 persone, tutti i giorni con orario 8:30-19:30 (nei festivi la chiusura è anticipata alle 13:30 | ultimo ingresso mezz'ora prima) con l'eccezione del martedì.
Particolarmente belle sono gli appartamenti di Paolina Bonaparte, in cui il giallo predomina sugli altri colori, il salone dell'imperatore, la sala da pranzo e il Grand Salon delle feste, mentre particolarmente interessanti sono la brandina da campo di Napoleone e gli affreschi del Rivelli (lo stesso autore di quelli del Teatro dei Vigilanti e di Villa San Martino), reperti originali del soggiorno elbano al contrario dei mobili ottocenteschi in stile impero.
A pochi chilometri dalla Palazzina dei Mulini, si trova invece la cosiddetta "casa rustica", la villa di San Martino, destinata a uso privato. Come per la residenza "pubblica", Napoleone seguì di persona la direzione dei lavori di ristrutturazione e intervenne sulla scelta degli arredi e delle decorazioni affidate al solito Revelli.
Infine, il Santuario della Madonna del Monte a Marciana Alta (ne ho parlato in un post), un gioiellino a quota 627 metri sul livello del mare che si raggiunge attraverso un bel sentiero lastricato. "La natura lo ha circondato di rare bellezze: panorami stupendi, cale e golfi sottostanti; veduta del Capo Corso, dell'isola di Capraia e Gorgona, del promontorio di Piombino e del vicino litorale toscano; un secolare castagneto".
Qui Napoleone si rifugiò per qualche giorno, dormendo in una tenda da campo, in cerca di pace, e non è difficile comprenderlo guardando il teatro della fonte davanti alla chiesetta cinquecentesca, o i "Mostri di Pietra", le formazioni rocciose che assumono le forme più strane e impensabili (si distinguono chiaramente un condor, un'aquila e un gigante, ma non solo) che sono disseminate nei dintorni.
chiesa della Misericordia |
VILLA DEI MULINI
Sicuramente da non perdere è la Residenza napoleonica dei Mulini, al piazzale Napoleone di Portoferraio. I mulini a vento non ci sono più, fatti demolire dall'ex sovrano per la realizzazione di un giardino all'italiana, ma in compenso potete passeggiare tra le aiuole del parco della piccola reggia e ammirare il panorama sul mare di cui egli si beava. La Palazzina è visitabile, in gruppi di 30 persone, tutti i giorni con orario 8:30-19:30 (nei festivi la chiusura è anticipata alle 13:30 | ultimo ingresso mezz'ora prima) con l'eccezione del martedì.
Villa dei Mulini |
Particolarmente belle sono gli appartamenti di Paolina Bonaparte, in cui il giallo predomina sugli altri colori, il salone dell'imperatore, la sala da pranzo e il Grand Salon delle feste, mentre particolarmente interessanti sono la brandina da campo di Napoleone e gli affreschi del Rivelli (lo stesso autore di quelli del Teatro dei Vigilanti e di Villa San Martino), reperti originali del soggiorno elbano al contrario dei mobili ottocenteschi in stile impero.
VILLA SAN MARTINO
A pochi chilometri dalla Palazzina dei Mulini, si trova invece la cosiddetta "casa rustica", la villa di San Martino, destinata a uso privato. Come per la residenza "pubblica", Napoleone seguì di persona la direzione dei lavori di ristrutturazione e intervenne sulla scelta degli arredi e delle decorazioni affidate al solito Revelli.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL MONTE
Infine, il Santuario della Madonna del Monte a Marciana Alta (ne ho parlato in un post), un gioiellino a quota 627 metri sul livello del mare che si raggiunge attraverso un bel sentiero lastricato. "La natura lo ha circondato di rare bellezze: panorami stupendi, cale e golfi sottostanti; veduta del Capo Corso, dell'isola di Capraia e Gorgona, del promontorio di Piombino e del vicino litorale toscano; un secolare castagneto".
Leggi qui il racconto dettagliato → "Escursione all'isola d'Elba: il Santuario della Madonna del Monte a Marciana, oasi di pace e bellezza"
Qui Napoleone si rifugiò per qualche giorno, dormendo in una tenda da campo, in cerca di pace, e non è difficile comprenderlo guardando il teatro della fonte davanti alla chiesetta cinquecentesca, o i "Mostri di Pietra", le formazioni rocciose che assumono le forme più strane e impensabili (si distinguono chiaramente un condor, un'aquila e un gigante, ma non solo) che sono disseminate nei dintorni.
Qui Napoleone incontrò segretamente (ma neanche poi tanto) l'amante polacca. La contessa Maria Walewska arrivo la notte del 1° settembre 1815 e rimase in compagnia dell'amato per due giorni e due notti, dopo di che andò via, col magone in gola, come accade sempre quando si saluta l'isola d'Elba...
- un itinerario mediceo-napoleonico a Portoferraio con degustazioni all'Enoteca della Fortezza.
- Una visita a Marciana Alta e alla Casa del Parco, seguita da un trekking al Santuario della Madonna del Monte e da un pranzo tipico elbano al ritorno in paese
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