Il racconto del mio recente viaggio alle Canarie inizia dalla prima delle due mete che ho visitato, Lanzarote, l'isola dai paesaggi lunari! In particolare, con una delle sue maggiori attrazioni, il Jameos del Agua.
Un milione di anni fa, o forse due... (no, questa è un'altra storia, non occorre andare così indietro nel tempo). Cinquemila anni fa, cioè geologicamente parlando "l'altro ieri", l'eruzione del vulcano la Corona, nel nord dell'isola di Lanzarote, provocò la formazione di una serie di calanchi e la successiva solidificazione della lava portò alla formazione di un enorme tunnel sotterraneo. Le acque dell'oceano si infiltrarono al suo interno e nacque così il Jameos del Agua, una spettacolare grotta vulcanica con un laghetto azzurro al centro.
Una bellezza naturale che l'uomo, o per meglio dire, Cesar Manrique - un artista fantasioso che ha trasformato il volto di quest'isola dell'arcipelago delle Canarie - ha plasmato e adattato all'installazione di un bar-ristorante, una piscina, un giardino botanico, un'auditorium per concerti e un museo.
Il progetto è indubbiamente ardito e probabilmente in altre aree del mondo non sarebbe stato mai realizzato per il timore che l'intervento umano rischiasse di compromettere il delicato equilibrio ambientale; ma il risultato finale, almeno agli occhi di un visitatore che viene catapultato in questa realtà a metà tra il capolavoro naturale e quello artificiale, è da togliere letteralmente il fiato.
I Jameos, cioè i grandi fori generati in alcuni punti della grotta dal crollo del soffitto, sono tre, di differenti dimensioni, ed è attraverso il "chico" che si accede al ristorante, scendendo su dei gradini scavati nella roccia fino alla base della caverna, una decina di metri sotto un gigantesco tendone che ripara dal sole.
Poco distante dalla terrazza del ristorante, sotto la volta di una caverna, si trova invece il laghetto.
La tentazione di tuffarsi è tanta, ma è solo l'impulso di un secondo: lo specchio d'acqua trasparente mostra un'infinita di puntini bianchi disposti sul fondo che altro non sono che dei piccolissimi granchi albini e ciechi, confidenzialmente chiamati i "jameiti", che rappresentano una specie unica al mondo!
No, diventare la preda di quei minuscoli animaletti (o più probabilmente la causa della loro estinzione) non è la mia ambizione... mi limito quindi a scattare un centinaio di foto, abbagliato dalla bellezza dell'antro del vulcano illuminato da alcune luci ben piazzate sui lati.
Un sentiero di un centinaio di metri collega la "sala ristorante" alla pista da ballo, con bar annesso, proprio sotto il jameo grande.
Quando arriviamo è quasi ora di cena, ma la curiosità di vedere tutta la struttura ha il sopravvento, così proseguiamo la visita e passiamo di fianco ai musicisti che allietano gli spettatori disposti in circolo intorno alla pista e i commensali dell'altro jameo attraverso un sistema di filodiffusione (potenza della tecnologia!).
Passando dalla grande apertura si torna in superficie, dove ci attende un'altra sorpresa: una piscina coronata da palme che assomiglia molto al set di un film. Dicono che fino a qualche anno fa qui si poteva fare il bagno (ok, la mia è una fissa) e che ci fossero pure le tartarughe... adesso c'è il divieto di balneazione e un giardino di piante tropicali.
Salendo di nuovo si arriva in una nuova grotta, all'interno della quale è stato creato un auditorium di 600 posti dall'eccellente acustica.
Si sale ancora di qualche metro ed eccoci alla terrazza che consente di godersi la vista della piscina dall'alto. Non solo, da lì si accede alla Casa de los vulcanos, un museo che racconta la storia geologica dell'isola e la nascita della cavità vulcanica che si trova proprio esattamente sotto.
Cosa dire! E' un posto davvero particolare che vale la pena visitare. Il biglietto d'ingresso è di 8 euro (orario 10-18:30, martedì e sabato anche dalle 19 alle 2 di notte) ma se ci andate il martedì o il sabato sera potete cenare con menù fisso (tre portate: antipasto, piatto di carne o pesce, dolce) e assistere all'esibizione di cantanti o ballerini al prezzo di 30 €, che considerando l'incredibile scenario mi sembra assolutamente
Altre informazioni su Lanzarote potete trovarle sul sito delle Islas Canarias.
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