Labin, l'antica Albona fondata dai Romani nel 285 dopo Cristo (anche se si pensa siano stati i Celti i primi a insediarsi un secolo prima), è l'esempio di come spesso il turista che si reca in Croazia sia interessato quasi esclusivamente al suo splendido mare e snobbi, per pigrizia o ignoranza ("nel senso che lo ignora" direbbe Giovanni del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) il patrimonio architettonico e artistico dei piccoli borghi.
L'Istria è un piccolo scrigno ripieno di perle che noi italiani non conosciamo ancora del tutto. In tanti negli ultimi anni hanno scoperto la costa orientale della penisola croata e in particolare Rabac, a metà strada tra Opatija (Abbazia in italiano) e Pula (Pola) ma l'entroterra è ancora un territorio in gran parte vergine dal punto di vista del turismo di massa. Fortunatamente, verrebbe da dire.
COSA VEDERE A LABIN
Solo tre chilometri separano Rabac (ossia Porto Albona) da Labin, eppure se ci arrivate durante il giorno vi sembrerà di essere mille miglia distanti dal mare.
Le sere d'estate le stradine che si inerpicano sulla collina che domina il litorale sono frequentate soprattutto da giovani croati o da qualche straniero che si è trattenuto in paese dopo averlo visitato alla luce del sole; i caffè della piazza principale sono gremiti e basta fare quattro passi per raggiungere le mura esterne e godersi in tranquillità la leggera brezza marina.
Di giorno il silenzio e la pace non hanno alcun avversario che li possa scalfire. Così l'abbiamo trovata noi, un po' sonnolenta, in una mattina di fine primavera, ma non me l'aspetterei diversa in qualsiasi altro periodo dell'anno.
Stari Grad, la città vecchia o alta di Labin, è situata sulla sommità di un colle che si eleva a poco più di 300 metri sul livello del mare e dal parcheggio ai margini della cittadina alla chiesa di San Giusto, in cima al cucuzzolo, lo spazio da percorrere è breve.
La prima delle famose "10 attrazioni di Albona" si trova intorno a piazza Tito, il luogo di ritrovo di cui parlavo prima: il Palazzo Comunale (1) non merita forse più di qualche scatto ma lo stesso non si può dire della Loggia veneziana (2) risalente al '500 e delle Cappelle Gotiche di S.Maria della Salute e dei SS Cosma e Damiano che si affacciano sulla piazza.
I leoni alati scolpiti nella pietra, simbolo della Repubblica di Venezia, ricordano la lunga dominazione dal 1420 al 1797 e l'importanza che rivestiva la città in epoca medievale rinascimentale grazie ai suoi giacimenti di bauxite e di carbon fossile (l'ultima miniera venne chiusa nel 1989 a causa delle frane che provocava nella sovrastante città vecchia).
Attraverso la Porta San Fiore si accede a Stari Grad e in un saliscendi continuo si incontrano in successione il Palazzo Pretorio (la terza (3) delle 10 attrazioni), il Palazzo Scampicchio (4), il Teatro comunale (5) e il Palazzo Battiala-Lazzarini (6).
Il Duomo
In mezzo ai vivaci colori degli edifici, gialli, rossi ed arancioni disposti in un gradevole accostamento cromatico intorno alla scalinata centrale, si distingue il grigio duomo gotico dedicato alla nascita della Beata Vergine Maria (7) risalente all'XI secolo. Grigio per il colore delle pietre perché al contrario questa chiesetta gotica presenta una sobria eleganza per niente anonima.
Le viuzze lastricate in pietra conducono al percorso panoramico che si affaccia sulla valle degli Olivi che degrada fino al mare di Rabac passando per la Loggia Civica (8) e la chiesa barocca di Santo Stefano (9).
La 10^ attrazione? E' la Chiesa di San Giusto (10) citata all'inizio 😉.
Il campanile della chiesa di San Giorgio si intravede tra le case |
Rabac vista da Labin |
Un piccolo borgo quindi, arricchito da piccole gemme come il museo civico all'interno del palazzo Battiala-Lazzarini (inserito dalla guida Lonely Planet tra i 10 musei più originali della Croazia) che omaggia il passato minerario della città con una riproduzione delle gallerie della vecchia miniera.
O come le cisterne che si possono ammirare lungo il sentiero delle fonti. O ancora come le opere fatte a mano dagli artigiani locali: uno di questi è Paola Zupicic, creatrice di originali oggetti ornamentali utilizzando solamente spago, corda, conchiglie o vetro riciclato.
Un piccolo borgo di stampo medievale che merita quantomeno una sosta durante il girovagare, lento e piacevole, lungo la penisola istriana.
DOVE MANGIARE
Al ristorante "Due Fratelli" a Rabac. Un posto piacevole in mezzo al verde, con specialità a base di pesce.
Indirizzo: Montozi 6, Labin. Tel: +385(0)52/853577. www.due-fratelli.com
DOVE DORMIRE
Nel nostro viaggio in Istria noi abbiamo alloggiato al Valamar Zagreb Hotel di Porec, sulla costa opposta (a circa 65 km di distanza): un'ottima sistemazione, comoda soprattutto per visitare la costa occidentale e l'entroterra.
A chi volesse abbinare una vacanza balneare a una più dinamica di visita della regione consiglio di dare un'occhiata alle villette del Valamar Bellevue Hotel e all'Hotel & Casa Valamar Sanfior 4* ricordando che fino al 31 dicembre 2014 è sempre valido il codice sconto del 10% da inserire al momento della prenotazione di una delle strutture della catena alberghiera croata Valamar (qui potete leggere altre informazioni al riguardo | le strutture Valamar in Croazia sono 20 e di ogni categoria, dalle 2 alle 4 stelle)
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