Le nostre incursioni nell'Italia del folklore e delle tradizioni stavolta ci portano a Genazzano, 60 km a sud-est di Roma, al confine con la provincia di Frosinone. 6000 abitanti o poco più, tutti accomunati da una grande passione, la mitica Infiorata che si svolge ogni anno nella prima domenica di luglio dal 1883!
Non è un evento qualunque l'Infiorata di Genazzano. E' il cuore di un paese portato nelle vie e per le piazze, è la cultura e la tradizione messe in scena dai nonni con l'aiuto dei figli e dei nipoti, è il passato, il presente e il futuro che lavorano fianco a fianco.
E' - senza voler apparire troppo retorico e populista - la ricchezza vera dell'Italia, con le sue emozioni, la sua storia e le sue unicità.
Le origini di questa festa risalgono al 1883. Al 18 febbraio per la precisione: fu Monsignor Vannutelli a pubblicare lo statuto dell'Associazione dell’Apostolato della Preghiera con il quale veniva celebrato il Sacro Cuore di Gesù con una processione in cui venivano rievocati episodi e personaggi del Vecchio e Nuovo Testamento, da Adamo ed Eva fino alla Via Crucis.
Ancora oggi i 400 figuranti che fanno parte del corteo attraversano tutto il centro storico, dalla piazza d'Amico alla chiesa di San Paolo, passando per due volte sotto la Porta Romana, l'accesso principale al borgo che con le sue mura medievali merlate rappresenta l'emblama di Genazzano.
Qual è la particolarità?
Ce ne sono più di una! La prima e più evidente è che i personaggi biblici, la banda musicale, il prete col suo seguito, i soldati romani, Giuseppe e Maria, i re Magi e le loro sfarzose vesti e il Cristo che trascina la Croce procedono calpestando un lungo tappeto di petali di fiore che segna tutto il percorso.
Genazzano è giustamente orgogliosa della sua Infiorata. Un annullo postale da parte delle Poste Italiane, rilasciato nel 2013, certifica che la sua è la più antica del mondo. Ma il vero primato è un altro: dal 2012 il Guinness World Records ha sancito ufficialmente che l'Infiorata di Genazzano è anche la più lunga del mondo!
1642,57 metri ininterrotti di disegni, figure, scritte e sfondi composti esclusivamente dal materiale estratto dai fiori!
Motivi astratti o rappresentazioni di Gesù o della Madonna, sacro e profano, il tappeto floreale cambia di contrada in contrada, di strada in strada, di metro in metro.
Alcuni infioratori impiegano tutta la notte per portare a termine la loro opera... già, perchè la creazione del disegno e la posa dei petali iniziano solamente poche ore prima della processione, per garantire la freschezza e l'integrità della composizione!
Nella sera del sabato precedente la processione le scatole con i petali, i modelli di carta e tutto il necessario per realizzare il proprio "quadro" fiorito vengono portati in strada e alla mezzanotte si mette in moto la "grande macchina dell'Infiorata"!
Come dicevo, ognuno dei 23 rioni storici del borgo si attivano per realizzare il proprio pezzetto. Tutti, e quando dico "tutti" intendo dire che se non sono tutti gli abitanti poco ci manca, contribuiscono. In realtà l'ora zero non scocca alle 0:00 del sabato ma qualche settimana prima, quando sui vicino monti Prenestini vengono raccolti i petali di ginestre, papaveri, violette, narcisi, ranuncoli, genziane e altri fiori di montagna che poi verranno conservati al fresco nelle cantine di tufo del paese.
Partecipazione. E' questa la parola d'ordine, il filo conduttore che lega i genazzanesi e non solo. La più grande particolarità dell'Infiorata di Genezzano è che "anche tu puoi essere protagonista"! Il suo fascino deriva anche da questo. Ogni persona, se vuole, può dare il suo piccolo apporto seguendo le istruzioni degli infioratori. Qui in 10 secondi si diventa amici e si lavora fianco a fianco, magari per poche decine di minuti com'è successo a me e Sara oppure per tutta la notte.
L'importante è eseguire il proprio compito con attenzione, in modo che il risultato finale sia inappuntabile.
Armonia. Nell'Italia dei campanile, dove ogni quartiere gareggia con gli altri per primeggiare e conquistare il palio della vittoria, ci sono anche manifestazioni storiche che invece puntano su altri valori. I rioni ovviamente si impegnano affinchè il loro segmento di tappeto sia il più bello, ma quel che conta è il risultato finale. E' l'Infiorata di Genazzano, non della singola fazione.
Anche noi, come dicevo, abbiamo dato il nostro minuscolo contributo inserendo dei petali in alcuni riquadri. I modi in cui vengono realizzate le parti dell'Infiorata sono disparati: alcuni segnano il suolo lastricato con il gesso e disegnano una bozza a mano libera, altri hanno preparato dei modelli cartonati. Ci sono anche artisti di strada che ogni anno arrivano fin qui per ridare luce alla propria opera che per 365 giorni fa mostra di sè.
E ci sono persone che pur di vivere questa esperienza si fanno centinaia e centinaia di chilometri in auto e ritornano, ogni anno. E' il caso di una coppia piemontese (ma mi hanno detto che non è la sola) che alloggiava nel nostro B&B: 1500 km tra andata e ritorno in poco più di 2 giorni per essere lì a trascorrere la nottata preparando l'Infiorata.
L'aspetto più bello, quello che mi ha convinto a dedicare un intero post a questa manifestazione, è il senso di appartenenza che si respira nell'aria. Quella sensazione di essere parte di una comunità, di una tradizione viva.
Erano le 2 del mattino e appena fuori la porta Romana abbiamo trovato il figlio di 9 anni (o sono 10?) della proprietaria del nostro B&B La Taverna (Stefania, una persona squisita veramente che ci ha fatto sentire più che a casa nostra.... non smetteremo mai di ringraziare lei, il simpaticissimo Flavio e tutti coloro che fanno parte dell'Associazione Rome Countryside e che generosamente ci hanno guidato nel weekend dell'Infiorata!): insieme ai suoi amichetti stava sistemando i fiori del loro disegno dedicato al tema della Pace. Poco distante, il marito di Stefania e il padre di lei, stavano lavorando a un altro tratto.
Come loro tante altre famiglie, con la testa china sulla strada, sdraiate sul ciglio della strada o inginocchiate sopra l'opera che piano piano stava prendendo forma.
"Purtroppo, er giorno dopo è segnata la sorte de l'Infiorata: corolle morte su la via. De botto, giù da Santa Maria del la Cima se sfregna una cascata de regazini: un fiotto de majette color ginestro, sàusa, turrena, papavero, bluette e arriva fino in piazza. Una infiorata viva" (Mario dell'Arco sull'Infiorata della cugina Genzano).
Al mattino i raggi del sole illuminano la lunga distesa colorata che durante la notte ha preso forma. Gli infioratari prendono l'ennesimo caffè insieme ai baristi che sono rimasti aperti per sostenere i loro amici. Qualche spruzzo d'acqua aiuta i fiori a mantenersi nella loro bellezza fino all'inizio della processione, alle ore 18, i drappi addobbano i balconi e le vecchiette si piazzano a sedere nel punto migliore dove assistere alla sfilata del corteo.
Tutto è pronto, va in scena lo spettacolo della tradizione.
PS: il nostro ringraziamento oltre che ai sopra citati va anche aad Andrea dell'agriturismo Le Cerquette (www.lecerquette.it) di Olevano Romano, Lucia dell'agriturismo La Sonnina di Genazzano (www.fattorialasonnina.org), Monica del B&B Megaminimondo di Cave (www.bebmegaminimondo.com), Giovanna del B&B Anita di Cave (www.anitabedandbreakfast.it), Jennifer della Casa Vacanze Altavista di Palestrina (www.altavistaroma.it), Anna Rita del B&B Casa del Girasole di Genazzano (www.casadelgirasole.com) ed Emanuele del B&B Tobia di Cave (www.bebtobia.com).
Io e Sara speriamo di tornare presto a Genazzano per potervi rivedere tutti.
E' - senza voler apparire troppo retorico e populista - la ricchezza vera dell'Italia, con le sue emozioni, la sua storia e le sue unicità.
LA STORIA DELL'INFIORATA
Le origini di questa festa risalgono al 1883. Al 18 febbraio per la precisione: fu Monsignor Vannutelli a pubblicare lo statuto dell'Associazione dell’Apostolato della Preghiera con il quale veniva celebrato il Sacro Cuore di Gesù con una processione in cui venivano rievocati episodi e personaggi del Vecchio e Nuovo Testamento, da Adamo ed Eva fino alla Via Crucis.
Ancora oggi i 400 figuranti che fanno parte del corteo attraversano tutto il centro storico, dalla piazza d'Amico alla chiesa di San Paolo, passando per due volte sotto la Porta Romana, l'accesso principale al borgo che con le sue mura medievali merlate rappresenta l'emblama di Genazzano.
Qual è la particolarità?
Ce ne sono più di una! La prima e più evidente è che i personaggi biblici, la banda musicale, il prete col suo seguito, i soldati romani, Giuseppe e Maria, i re Magi e le loro sfarzose vesti e il Cristo che trascina la Croce procedono calpestando un lungo tappeto di petali di fiore che segna tutto il percorso.
UN'INFIORATA DA RECORD
Genazzano è giustamente orgogliosa della sua Infiorata. Un annullo postale da parte delle Poste Italiane, rilasciato nel 2013, certifica che la sua è la più antica del mondo. Ma il vero primato è un altro: dal 2012 il Guinness World Records ha sancito ufficialmente che l'Infiorata di Genazzano è anche la più lunga del mondo!
1642,57 metri ininterrotti di disegni, figure, scritte e sfondi composti esclusivamente dal materiale estratto dai fiori!
Motivi astratti o rappresentazioni di Gesù o della Madonna, sacro e profano, il tappeto floreale cambia di contrada in contrada, di strada in strada, di metro in metro.
Nella sera del sabato precedente la processione le scatole con i petali, i modelli di carta e tutto il necessario per realizzare il proprio "quadro" fiorito vengono portati in strada e alla mezzanotte si mette in moto la "grande macchina dell'Infiorata"!
Come dicevo, ognuno dei 23 rioni storici del borgo si attivano per realizzare il proprio pezzetto. Tutti, e quando dico "tutti" intendo dire che se non sono tutti gli abitanti poco ci manca, contribuiscono. In realtà l'ora zero non scocca alle 0:00 del sabato ma qualche settimana prima, quando sui vicino monti Prenestini vengono raccolti i petali di ginestre, papaveri, violette, narcisi, ranuncoli, genziane e altri fiori di montagna che poi verranno conservati al fresco nelle cantine di tufo del paese.
LA NOTTATA DELL'INFIORATA
Partecipazione. E' questa la parola d'ordine, il filo conduttore che lega i genazzanesi e non solo. La più grande particolarità dell'Infiorata di Genezzano è che "anche tu puoi essere protagonista"! Il suo fascino deriva anche da questo. Ogni persona, se vuole, può dare il suo piccolo apporto seguendo le istruzioni degli infioratori. Qui in 10 secondi si diventa amici e si lavora fianco a fianco, magari per poche decine di minuti com'è successo a me e Sara oppure per tutta la notte.
L'importante è eseguire il proprio compito con attenzione, in modo che il risultato finale sia inappuntabile.
il Madonnaro di Genazzano |
IL BELLO DELL'INFIORATA
L'aspetto più bello, quello che mi ha convinto a dedicare un intero post a questa manifestazione, è il senso di appartenenza che si respira nell'aria. Quella sensazione di essere parte di una comunità, di una tradizione viva.
Erano le 2 del mattino e appena fuori la porta Romana abbiamo trovato il figlio di 9 anni (o sono 10?) della proprietaria del nostro B&B La Taverna (Stefania, una persona squisita veramente che ci ha fatto sentire più che a casa nostra.... non smetteremo mai di ringraziare lei, il simpaticissimo Flavio e tutti coloro che fanno parte dell'Associazione Rome Countryside e che generosamente ci hanno guidato nel weekend dell'Infiorata!): insieme ai suoi amichetti stava sistemando i fiori del loro disegno dedicato al tema della Pace. Poco distante, il marito di Stefania e il padre di lei, stavano lavorando a un altro tratto.
Come loro tante altre famiglie, con la testa china sulla strada, sdraiate sul ciglio della strada o inginocchiate sopra l'opera che piano piano stava prendendo forma.
Al mattino i raggi del sole illuminano la lunga distesa colorata che durante la notte ha preso forma. Gli infioratari prendono l'ennesimo caffè insieme ai baristi che sono rimasti aperti per sostenere i loro amici. Qualche spruzzo d'acqua aiuta i fiori a mantenersi nella loro bellezza fino all'inizio della processione, alle ore 18, i drappi addobbano i balconi e le vecchiette si piazzano a sedere nel punto migliore dove assistere alla sfilata del corteo.
Tutto è pronto, va in scena lo spettacolo della tradizione.
PS: il nostro ringraziamento oltre che ai sopra citati va anche aad Andrea dell'agriturismo Le Cerquette (www.lecerquette.it) di Olevano Romano, Lucia dell'agriturismo La Sonnina di Genazzano (www.fattorialasonnina.org), Monica del B&B Megaminimondo di Cave (www.bebmegaminimondo.com), Giovanna del B&B Anita di Cave (www.anitabedandbreakfast.it), Jennifer della Casa Vacanze Altavista di Palestrina (www.altavistaroma.it), Anna Rita del B&B Casa del Girasole di Genazzano (www.casadelgirasole.com) ed Emanuele del B&B Tobia di Cave (www.bebtobia.com).
Io e Sara speriamo di tornare presto a Genazzano per potervi rivedere tutti.
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