Lubecca, una meravigliosa scoperta! La regina della Lega Anseatica si presenta sulla mappa come una collana di perle, racchiusa tra le acque dei canali Trave e Wakenitz, protesi verso il loro sbocco naturale, il mar Baltico.
Lubecca ha una caratteristica forma ellittica, con il centro storico accessibile da due porte quattrocentesche (in origine erano quattro).COSA VEDERE A LUBECCA
L'Holstentor è la porta più possente e simbolica, famosa per le due torri circolari che le fanno scudo e sono un simbolo della città . I mattoni rossi che la caratterizzano si trovano anche lungo le mura e nell'architettura della città vecchia, con centinaia di case tutte diverse, in parte dipinte con colori pastello e a volte con colori più vivaci.
Dal punto di vista architettonico sono da vedere il Municipio con la vasta piazza, Rathausplatz, il bellissimo Duomo e cinque chiese tutte diverse i cui campanili aguzzi si vedono svettare tra le case antiche. Hanno nomi semplici: Marienkirche dedicata a Santa Maria e le chiese dedicate rispettivamente ai santi Egidio, Caterina, Giacomo e Pietro.
Lubecca rappresenta l'apoteosi della città commercialeUna città libera anseatica con le società (Hansa) costituite per favorire i legami economici tra la Germania di allora, la Russia e il Nord Europa. Gli edifici religiosi e civili furono costruiti in epoca medievale e rinascimentale, c'è anche una sinagoga a testimoniare la vocazione commerciale e l'apertura mentale degli abitanti di Lubecca. Un po' come la mia Venezia dove, nella stessa epoca, “non si produceva nulla ma si trovava tutto”. Andate la mattina in piazza del municipio per vedere i prodotti esposti, alimentari e non, in vendita al mercato.
Assaggiate i prodotti tipici nei ristorantini e scoprirete che la cucina della Germania del nord non è solo fatta di carne e patate, ma propone pesci, crostacei, frutti di mare da innaffiare con vini bianchi profumatissimi. Aringhe in tutte le salse troneggiano nel menu serale, ma anche al buffet della colazione, non mi faccio scappare l'opportunità di iniziare la giornata con il pieno di fosforo ed energia.
DOVE HO MANGIATO E DORMITO
LUBECCA BY NIGHT
Piccoli locali ci invogliano a consumare una birra, ascoltando musica dal vivo. Il jazz che accompagna il nostro dopo cena ci fa volare altrove, in altri luoghi e verso altri stili, sino ai festival musicali che hanno segnato la nostra giovinezza: la mia più lontana, quella di Flavio e Sandra ben più vicina. Spaziamo da Manu Chao (qualche fortunato ne ha visto ben tre concerti) al Rototom Sunsplash dei primi tempi che si teneva in un posto sperduto della bassa friulana, Gaio di Spilimbergo, per poi emigrare in Spagna. I miei amici cercano di istruirmi su orizzonti musicali ancora diversi parlandomi di gruppi come i Talco, li cerco su internet ma non mi è chiaro cosa facciano o dove suonino. Ci vorrebbe un'altra birra ma invece rientriamo in hotel, attraversando Lubecca nel silenzio della notte, città vuota ma non deserta, come se si volesse ricaricare in vista del nuovo giorno.
Foto e testo di Roberta Zennaro.
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