State cercando una meta per un bel weekend di primavera o trascorrere 4-5 giorni di vacanza? In questo post trovate 5 idee, o meglio, 5 itinerari tutti italiani!
Le Dolomiti di Sesto |
Altre spunti li trovate negli altri post che ho scritto contrassegnati con #Come2Italy!
IL RICETTO DI CANDELO, BIELLA E OROPA
Sapete cos'è un Ricetto? E' un'area fortificata e protetta costituita da varie unità strutturali (chiamate cellule) che nel Medioevo veniva costruita all'interno dei paesi piemontesi e del centro Europa per conservarci vino, grano e altri prodotti agricoli; all'occorrenza serviva anche come riparo e protezione contro gli attacchi (il nome deriva dal latino receptum = rifugio).
Il Ricetto di Candelo, nei pressi di Biella, risale al 988 ed è uno dei meglio conservati d'Europa! Passeggiare tra le rue, le antiche vie disposte a maglia che intersecano la zona circondata dalle mura, è un'esperienza particolarissima, specialmente se vi affidate alle spiegazioni di una guida. Adesso alcune delle strutture ospitano botteghe artigianali e locande dove rifocillarsi prima di ripartire alla scoperta di altre mete interessanti del territorio biellese.
In primis Biella stessa, cittadina sottovalutata, nota quasi esclusivamente per il suo passato tessile. Qui potete visitare il Piazzo, lo zona alta raggiungibile con la storica funicolare del 1885 partendo dal Piano, la zona bassa
Altre tappe consigliabili:
- il castello sul Bric di Zumaglia.
- Il Santuario di Oropa (per saperne di più potete cliccare sul lin e leggere il post di Cristina del blog Parliamo di Viaggi), uno dei più importanti e belli dell'intero arco alpino (a quota 1200 metri sul livello del mare) ad appena 20 minuti dal centro di Biella.
Il Ricetto di Candelo |
UN GIRO GUSTOSO NEL SUDTIROLO DA PLAN DE CORONES ALLA VAL PUSTERIA
La Val Pusteria è famosa soprattutto grazie alle Tre Cime di Lavaredo e alla perla delle Dolomiti, il lago di Braies, tuttavia riesce ancora a stupire per la presenza di luoghi incontaminati come la Val di Marebbe, il parco naturale di Fanes-Sennes-Braies e l'area delle Dolomiti di Sesto.
Il giro che vi consiglio, adatto per un weekend lungo, parte da Brunico, città medievale con un bel centro storico, un castello risalente al XIII secolo (il nucleo originario, fondato su un colle dal vescovo di Bressanone) e una cabinovia che la collega a Plan de Corones, crocevia sciistico e uno dei migliori punti panoramici sulle Dolomiti. A seguire potete fermarvi a Villabassa, Dobbiaco e San Candido da cui partono numerosi sentieri verso le Dolomiti di Sesto.
Un giro in Tirolo non può dirsi completo se una visita delle sue bellezze non è accompagnata da un itinerario gastronomico! A tavola si apprezzano soprattutto i prodotti dell'agricoltura di montagna e quindi non stupitevi ad esempio se le mele compariranno in molti dei loro piatti tipici, ovviamente insieme alle varie tipologie di formaggio di malga e allo speck!
Per assaggiare le specialità della tradizione tirolese e andare a colpo sicuro potete recarvi nelle Tiroler Wirtshaus o nei rifugi alpini, che tra uno una birra Zillertal e l'altra propongono menù con i Knödel (che a differenza dei canederli trentini vengono serviti generalmente con burro fuso e formaggio), la zuppa d'orzo con carne affumicata e gli Spinatsespatzle, cioè degli gnocchetti di pasta con spinaci.
Tra i secondi piatti di carne vi consiglio il Pilzgulash (gulasch e funghi) o il classico Tiroler Gröstl, una padellata di carne di maiale, patate, prosciutto, cavolo, spezie e cipolle. Come avrete intuito quella tirolese non può essere definita una cucina leggera, al contrario, è gustosa e sostanziosa!
Quindi scegliete bene i vostri piatti e cercate di lasciarvi un po' di spazio per il dolce, magari un Kaiserschmarrn (frittata dolce) o una fetta di Strudel con panna.
In ogni caso basterà un sorso della loro grappa aromatizzata, lo Schnaps, per digerire in poco tempo ed essere pronti a ripartire in cammino.
Per assaggiare le specialità della tradizione tirolese e andare a colpo sicuro potete recarvi nelle Tiroler Wirtshaus o nei rifugi alpini, che tra uno una birra Zillertal e l'altra propongono menù con i Knödel (che a differenza dei canederli trentini vengono serviti generalmente con burro fuso e formaggio), la zuppa d'orzo con carne affumicata e gli Spinatsespatzle, cioè degli gnocchetti di pasta con spinaci.
Tra i secondi piatti di carne vi consiglio il Pilzgulash (gulasch e funghi) o il classico Tiroler Gröstl, una padellata di carne di maiale, patate, prosciutto, cavolo, spezie e cipolle. Come avrete intuito quella tirolese non può essere definita una cucina leggera, al contrario, è gustosa e sostanziosa!
Quindi scegliete bene i vostri piatti e cercate di lasciarvi un po' di spazio per il dolce, magari un Kaiserschmarrn (frittata dolce) o una fetta di Strudel con panna.
In ogni caso basterà un sorso della loro grappa aromatizzata, lo Schnaps, per digerire in poco tempo ed essere pronti a ripartire in cammino.
Lago di Braies |
BOCCA DI MAGRA, AMEGLIA E MONTEMARCELLO
All'estremità orientale della Riviera ligure di Levante la foce del fiume Magra ha modellato un territorio completamente diverso da quello caratterizzato dalle insenature e dalle scogliere a picco sul mare delle vicine Cinque Terre.
Bocca di Magra è il centro di un'area verde protetta alle spalle dalle Alpi Apuane e dai rilievi liguri e compresa all'interno del Parco naturale fluviale Montemarcello-Magra. Potete stabilire la vostra base in questo tranquillo paese, un tempo abitato solo da pescatori, che nella prima metà del '900 ha attratto scrittori e poeti grazie ai suoi incantevoli scorci, e seguire un itinerario che tocchi le seguenti tappe:
- il Monastero di Santa Croce del Corvo ed il suo parco che dal promontorio scende fino al mare.
- Montemarcello, un paese dai colori pastello tipici dei borghi marinari ma situato a 300 metri di altitudine. Da non perdere il panorama sulla costa che abbraccia la Versilia e il golfo di La Spezia.
- Il sentiero di Punta Corvo che parte da Montemarcello e termina in una bellissima spiaggia nera attraversando il bosco.
- Ameglia, borgo collinare che si sviluppa concentricamente intorno al castello.
IL CILENTO, DA PAESTUM AD AGROPOLI E ACCIAROLI
Passando oltre la Costiera Amalfitana si giunge nel Cilento, il cugino meno celebre e per questo più prodigo di sorprese. Il sud della Campania è un mix appassionato e appassionante di storia millenaria, borghi caratteristici, natura selvaggia, piatti tradizionali e un mare cristallino.
Per una gita primaverile potreste scegliere come noi di fare di Torchiara la vostra base e dopo aver visitato questo piccolo comune seguendo il percorso dolce "Greenway", spostarvi nel cuore del parco nazionale del Cilento.
Nel raggio di 30 km troverete:
- Paestum, sito archeologico di incredibile bellezza fondata nel VII secolo a.C. dai coloni greci di Sibari. Nell'ampia area delle rovine resterete senza fiato dinanzi ai templi di Hera, Nettuno e Cerere.
- Agropoli, borgo del VI secolo ricavato nella roccia che sorge intorno ad un castello.
- Castellabate, balzato alla ribalta nazionale grazie ai due film interpretati da Claudio Bisio e Siani, "Benvenuti al Sud" e "Benvenuti al Nord".
- Velia, altro tesoro archeologico con reperti dell'era della Magna Grecia.
- Acciaroli, borgo marinaro dal porticciolo affascinante che sembra abbia ispirato addirittura Hemingway per "Il vecchio e il mare".
- Se avete un altro giorno a disposizione potreste andare a visitare la magnifica Certosa di Padula (a poco più di 100 km da Torchiara).
Durante il soggiorno non perdete l'occasione di assaggiare i piatti tipici della cucina cilentana, dagli scialatielli alle lagane e ceci!
Castellabate |
LA VALLE D'ITRIA: DA LOCOROTONDO A POLIGNANO SUL MARE PASSANDO PER ALBEROBELLO
Chi non conosce Alberobello? Scontato consigliarla per un weekend... io aggiungo altre 2-3 destinazioni nei suoi dintorni che rendono 3-5 giorni la durata perfetta di una visita della Valle d'Itria. Alberobello non ha bisogno di presentazioni: patrimonio nell'Unesco dal 1996, capitale dei trulli (se ne contano più di 1500!).
Un'esperienza unica che vi consiglio di provare è dormire in un trullo (cliccando sul link leggerete il racconto di Sara) e scegliere proprio Alberobello come base:
Un'esperienza unica che vi consiglio di provare è dormire in un trullo (cliccando sul link leggerete il racconto di Sara) e scegliere proprio Alberobello come base:
- a 8 km si trova Locorotondo, così chiamato per la disposizione concentrica delle case. Un paese deliziosamente scenografico in cui verrete abbagliati dal candore delle mura a calce, al pari della più famosa Alberobello.
- Ostuni (in provincia di Brindisi), la città bianca, a 27 km dalla sua cugina barese.
- Ultima tappa del giro pugliese, non per unicità e bellezza, Polignano a mare. Si cambia provincia (Bari, come Alberobello da cui dista circa 30 km) ma l'emozione che vi donerà non sarà meno grande: disteso su una scogliera alta 25 metri che si getta in un mare incredibilmente trasparente, Polignano a mare possiede il fascino del mito. Sopra le tranquille case del nucleo medievale abbarbicate sulla roccia, sotto le grotte scavate dall'impetuoso moto ondoso. La quiete e la tempesta separate da pochi metri.
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