Due escursioni imperdibili fuori Pechino: la visita alla Grande Muraglia e alle tombe della dinastia dei Ming! Continua il racconto #cinafaidate di Ilaria.
Il terzo giorno a Pechino vogliamo trattarci bene e noleggiamo una macchina con autista. Una vera e propria pazzia dato che abbiamo speso più di 100 euro a testa, ma volevo assolutamente visitare sia le tombe dei Ming che la Grande Muraglia senza dover seguire un gruppo organizzato! In realtà c'è un'altra possibilità , potevamo prendere un bus dalla stazione metro Dongzhimen dove dicono che ci sia una lunga fila ma abbastanza scorrevole, ma abbiamo preferito la soluzione più comoda.
ESCURSIONE ALLA GRANDE MURAGLIA
L'escursione alla Grande Muraglia è assolutamente imperdibile e chi va a Pechino difficilmente non la inserisce nel suo programma.
Tre sono le tratte più famose nei dintorni della capitale:
- a Mutianyu, nel Distretto di Huairou, 70 km a nord-est.
- A Badaling, 80 km a nord-ovest a nordovest di Pechino.
- A Simatai, nel Distretto di Miyun, 120 km a nord-est.
La sezione di Badaling è la prima che è stata ristrutturata ed è la più conosciuta ma tutti, anche il nostro autista, ci ha hanno detto che è completamente invasa dai gruppi turistici e ci ha consigliato di andare a Mutianyu. Così abbiamo fatto e probabilmente si è rilevata la soluzione migliore in quanto l'abbiamo visitata senza troppo gente attorno.
LE TOMBE DELLA DINASTIA DEI MING
Non è stata però la nostra prima tappa. Siamo partiti presto al mattino e ci siamo diretti verso le Tombe imperiali delle dinastie Ming (sì, quella citata da Franco Battiato in "Centro di gravità permanente! :P ), patrimonio dell'Unesco dal 2003.
La prima cosa che vediamo è la Via degli Spiriti, detta anche Via Sacra: un viale alberato costruito di ben 7 km e contornato da 36 statue che simboleggia la strada verso il paradiso e protegge gli imperatori nel durante il loro eterno riposo... venne costruita nel XV secolo e ai suoi lati si affacciano le varie tombe.
Solo tre sono visitabili, la tomba Ding Ling, la Zhao Ling e quella di Chang Ling (50 yuam), la più grande e quella che scegliamo, anche se a essere sinceri devo dire che non mi ha entusiasmato troppo. Più interessante è il palazzo sacrificale che custodisce i tesori.
LA GRANDE MURAGLIA CINESE DI MUTIANYU
Una breve sosta e finalmente ripartiamo alla scoperta di una delle 7 meraviglie del mondo moderno, la Grande Muraglia cinese! L’emozione è iniziata a salire quando abbiamo iniziato ad avvistarla da lontano, fino ad arrivare al suo ingresso (45 yuan), assolutamente turistico con guide urlanti che cercano di attirare i turisti.
Arrampicandosi sui gradoni potere percorrerla e in mezzora circa arrivare in un punto sopraelevato ma nonostante questa sia la soluzione più suggestiva bisogna tener presente anche il caldo afoso in alcuni mesi dell'anno... per questo noi abbiamo scelto di salire con la seggiovia e poi scendere con uno scivolo (prezzo 100 yuan), una specie di Bob attaccato alle rotaie che sfrecciando in mezzo agli alberi ti permette di tornare alla base. Davvero fighissimo!
In ogni caso, una volta sopra il panorama che si gode è mozzafiato!
Si vede la Muraglia che si inerpica sulle colline andando su e giù come fosse un lunghissimo dragone la cui testa si perde in lontananza. Intorno solo il verde del bosco. Esperienza stupenda!
IL VILLAGGIO OLIMPICO
Al ritorno abbiamo detto al tassista di lasciarci al Villaggio Olimpico (ingresso 100 yuan) e per la felicità del mio ragazzo abbiamo visitato lo stadio e siamo saliti fino al Nido d'Uccello da cui si gode di una bellissima vista.
Una sbirciata al Palazzetto da nuoto (adesso usato come piscina pubblica), alla fontana centrale che zampilla a ritmo di musica (che rinfresca non poco in questa vasta distesa di cemento) e facciamo ritorno in hotel prendendo la Metro.
Devo dire che la Metro di Pechino è efficiente e pulita, certo, ti senti molto osservato e c’è tantissima gente ma a parte il controllo all’ingresso mi sono trovata davvero bene.
A cena abbiamo finalmente mangiato l’anatra alla pechinese (buonissima!) in un ristorante vicino all’hotel, accompagnata con dei ravioloni ciccioni fantastici.
Il titolare ci ha anche intrattenuto spiegandoci la differenza tra le zuppe del menù ma eravamo troppo pieni per aggiungere altro cibo e abbiamo rinunciato.
Già pensiamo al giorno dopo, l'ultimo a Pechino, quando andremo alla Città Proibita!
...to be continued
Testo e foto di Ilaria Guerzoni.
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