10 giorni e un biglietto aereo A/R per la Sardegna, anzi, due biglietti, uno per Cagliari e l'altro con partenza da Alghero. A volte succede anche questo quando non si prenota con anticipo il volo per una meta gettonatissima (in alta stagione per giunta, anche se a fine agosto) e si trova una buona tariffa solo per l'andata o il ritorno. Voi che avreste fatto? Vi sareste indirizzati verso altre destinazioni o ne avreste approfittato per farvi un viaggio itinerante lungo la costa occidentale dell'isola?
Noi abbiamo optato per la seconda ipotesi e siamo andati alla ricerca di spiagge da sogno!
Non dico niente di nuovo e di originale se affermo che le spiagge e i paesaggi marini della Sardegna sono tra i più belli al mondo, la difficoltà di creare un itinerario di 10 giorni tra Cagliari ed Alghero lungo la costa è quindi comprensibilmente legata non ai posti che vengono inseriti ma in quelli che purtroppo sono esclusi per mancanza di tempo... La nostra scelta è stata il frutto di un mix, per noi vincente ma assolutamente personale e opinabile, tra la ricerca di informazioni sul web e i consigli degli amici che prima di noi avevamo già affrontato un viaggio on the road in terra sarda. Il risultato finale è stato un bel 7, che non è il voto assegnato al viaggio (che casomai sarebbe un 9 pieno) ma il numero delle magnifiche spiagge che abbiamo visto, ognuna diversa dall'altra e ognuna a suo modo meritevole di essere inclusa nel nostro percorso!
[Piccola nota a margine: questo viaggio lo abbiamo fatto alcuni anni fa e l'unico rammarico che abbiamo è di non aver stampato nessuna delle foto che avevamo scattato. Un piccolo problema domestico due anni fa danneggiò irreparabilmente l'hard disk su cui erano gelosamente conservati gli archivi fotografici di alcuni viaggi, tra cui questo... I ricordi però nessuno può cancellarli e questo post l'ho scritto anche per fissarli un po' più saldamente. Se non volete trovarvi senza nemmeno una foto come è successo a noi ricordatevi che nella vita possono verificarsi episodi improbabili come un incendio per corto circuito provocato da un fulmine 😓 .
Salvare gli album fotografici anche sul web è una buona abitudine che personalmente seguo da allora.]
UN VIAGGIO ON THE ROAD
Non l'ho ancora nominata ma la protagonista di questo viaggio è stata senza dubbio l'automobile. Forse non sarebbe stato impossibile seguire quell'itinerario muovendosi con i mezzi pubblici ma i tempi si sarebbero allungati a dismisura e probabilmente avremmo visto molto di meno.
Atterrati all'aeroporto internazionale Cagliari-Elmas a 6 km a nord-ovest della città la prima tappa è stata il box dell'autonoleggio, al primo piano del terminal nell'"Area Arrivi". Poi via, verso la prima meta: Tuerredda!
LA SPIAGGIA TUERREDDA (O TUARREDDA)
60 km è la distanza tra l'aeroporto di Cagliari e la spiaggia di Tuerredda lungo una strada che appena superato Cagliari diventa in gran parte litoranea. Dopo il ponte della Scaffa si imbocca la ss195 che all'inizio attraversa una sottile striscia di terra che divide la laguna di Santa Gilla e il mare e poi si dirige verso Teulada. Poco prima di Chia al bivio con la sp71 si prende quest'ultima e si percorrono gli ultimi 10 km che separano da questa spiaggia paradisiaca.
Tuerredda | foto di emmequadro61 |
Il paesaggio degli ultimi chilometri costieri è magnifico e ogni piccola insenatura tra Capo Spartivento e Capo Malfatano invoglia a fermarsi per un bagnetto.
La Tuerredda non ha niente da invidiare alle spiagge caraibiche: sabbia fine bianchissima, acqua trasparente con tonalità che vanno dal celeste all'azzurro! Mancano solo le palme, ma non interessa a nessuno.
L'acqua è poco profonda e quindi adatta anche per i bambini piccoli (tra l'altro ci sono un chiosco e alcuni stabilimenti balneari) e volendo si può raggiungere a nuoto l'isoletta, saranno sì e no un centinaio di metri, dove si trova la piccola torre che dà il nome alla spiaggia e all'isola.
LA SPIAGGIA DI PORTO PINO E IS ARENAS BIANCAS
Dalla Tuerredda proseguiamo il nostro viaggio lungo la costa sud-ovest e dopo 35 km troviamo Porto Pino, in provincia di Carbonia-Iglesias.
Porto Pino | foto di Mario Carboni su Flickr |
La spiaggia è lunghissima e anche se nei mesi più caldi i turisti la prendono d'assalto è possibile trovare delle aree meno affollate allontanandosi un po' dalle zone attrezzate. Complessivamente ci sono 4 km di bagnasciuga lambiti da un mare cristallino e protetti alle spalle da pinete e da alte dune, candide e molto coreografiche!
Si chiamano Is Arenas Biancas e si trovano all'interno di una zona militare, accessibile solo durante l'estate (indicativamente dal 20 giugno al 20 settembre). Sul sito del comune di Teulada trovate le indicazioni per arrivarci.
Il paesaggio è di una bellezza disarmante ma allo stesso tempo è molto delicato per cui vige il divieto di non camminare sopra le dune.
SPIAGGIA DI CALA DOMESTICA
Lasciamo la costa sud-occidentale per spostarci verso nord. Da Porto Pino raggiungiamo Is Pillonis e da lì prendiamo la sp73, la ss195, la ss126 e poi la sp83 in direzione di Buggerru. Non molto distante ci sarebbe la lunga striscia di sabbia di Portixeddu ma il nostro obiettivo è Cala Domestica, 5 km prima. Al bivio, ben segnalato, svoltiamo a sinistra e dopo circa 65 km dalla partenza parcheggiamo l'auto e a piedi arriviamo in questa splendida spiaggia sabbiosa circondata da rocce.
Cala Domestica | foto di mtozzi su Flickr |
Anche qui il fondale è poco profondo e il mare è trasparente. Un piccolo paradiso dove rimanere per ore a mollo in acqua!
LA SPIAGGIA DI PISCINAS
I deserti mi affascinano da sempre e dopo Is Arenas Biancas non potevo lasciarmi sfuggire l'opportunità di vedere anche le dune di Piscinas! La distanza dalla tappa precedente è di 45 km, 9 dei quali (gli ultimi) su strada sterrata... Riprendiamo la sp83 e la ss126 per poi seguire la sp66 fino a Ingurtosu: da lì in poi si viene catapultati nel passato, in uno scenario da film... case in rovina e vecchi macchinari del centro minerario dell''800 da tempo abbandonato appaiono qua e là sui bassi rilievi coperti da arbusti e macchia mediterranea.
Piscinas | foto di Behemot+ su Flickr |
La spiaggia di Piscinas è una lunghissima distesa di oltre 3 km di sabbia dorata, punteggiata da qualche struttura (un paio di chioschi, un campeggio, un servizio di noleggio gommoni e canoe) e poco altro. Solo la bellezza selvaggia della Costa Verde con il suo mare spesso increspato dalle onde e alle spalle le alte dune di sabbia che arrivano fino a 60 metri! Non a caso la zona viene chiamata il piccolo Sahara sardo.
LA PENISOLA DEL SINIS
La meta successiva è un po' più distante delle altre, ma in fondo si tratta solo di 100 km da Piscinas. La penisola del Sinis è forse la meta più desiderata di questo viaggio e decidiamo di starci un paio di giorni per godercela un po'.
Arrivati nei pressi di Oristano prendiamo in successione la sp1, sp3 e sp6 fino ad arrivare all'area marina protetta della Penisola del Sinis e dell'isola di Mal di Ventre. In auto non abbiamo difficoltà a trovarla ma per chi dovesse usare i mezzi pubblici c'è un servizio autobus che collega Oristano e Putzu Idu a San Giovanni di Sinis (in estate le corse arrivano a 6 volte al giorno).
San Giovanni di Sinis | foto di Liberianto su Flickr |
Il posto è meraviglioso! La sabbia è formata da granelli di quarzo della forma di chicchi di riso che conferiscono un colorazione bianca alla spiaggia, resa ancora più brillante dal contrasto con l'azzurro del mare.
La spiaggia di San Giovanni di Sinis è lunga circa 4 km, pulitissima come il suo mare, un sogno. In direzione nord si trova Is Arutas e a 10 km al largo di questa l'isola di Mal di Ventre. Dalla parte opposta invece c'è l'area archeologica di Tharros, preceduta dalla chiesa paleocristiana di San Giovanni di Sinis. Oltre alle rovine dell'antica città fondata dai Fenici nell'VIII secolo a.C., divenuta poi un'importante punto strategico per i commerci dei Cartaginesi, pagando un biglietto separato è possibile accedere alla torre del Sinis e ammirare il panorama dell'intera area fino all'estremità sud della penisola dominata dal faro di Capo San Marco.
LA SPIAGGIA DI S'ARCHITTU
Appena 30 km da San Giovanni di Sinis e siamo a S'Archittu, nel comune di Cuglieri. La spiaggia non è comparabile a quelle che abbiamo visto finora ma l'imponente arco alto 15 metri scavato nella roccia calcarea è uno spettacolo della natura da non perdere. Ci si arriva facilmente seguendo la sp97, la sp66 e poi all'altezza di Riola Sardo la ss292, la strada statale nord occidentale sarda che conduce fino al grazioso paesino di S'Archittu.
S'archittu | foto di Luciano Rizzello su Flickr |
Parcheggiata l'auto si procede a piedi verso la spiaggia che grazie alla protezione di quella prodigiosa formazione rocciosa è bagnata da acque tranquille che vanno lentamente in profondità, perfette a riva per i bambini e man mano che ci si allontana dal bagnasciuga per coloro che amano fare lo snorkeling.
LA SPIAGGIA DI PORTO PALMAS
L'ultima nostra destinazione è anche la più lontana. Avendo deciso di dedicare un pomeriggio ad Alghero ci arriviamo nel nostro penultimo giorno di permanenza in Sardegna. Da S'Archittu ci sono 150 km e nell'ultimo tratto, da Sassari, prendiamo la variante ss291, la sp65, la sp42 e infine la sp18 lungo il sentiero costiero Nurra che porta direttamente a questa splendida baia.
La scelta è stata molto difficile perché abbiamo dovuto rinunciare ad una visita alla frequentata spiaggia di Mugoni nella baia delle Ninfe, alla spiaggia delle Bombarde e a quella del Lazzeretto... senza considerare le vicine Grotte di Nettuno e la spiaggia di Porto Ferro oltre Capo Caccia! Tra Sassari e Alghero c'è davvero un'ampia gamma di scelta ma noi non ci siamo pentiti di andare a Porto Palmas, vicino a Palmadula e all'Argentiera.
Uno dei principali motivi è legato all'attività di snorkeling che è possibile praticare in questa insenatura che può essere paragonata a una piscina naturale riparata dal Maestrale che in misura più o meno potente spazza tutta la costa occidentale dell'isola.
Porto Palmas | foto di Enrico Sirola su Flickr |
Nei dintorni di Porto Palmas, su un litorale che complessivamente si estende per circa 8 km, ci sono inoltre altre bellissime calette che anche in alta stagione possono riservare degli angoli poco frequentati.
Scopri altri luoghi splendidi della Sardegna!
Nessun commento
Posta un commento