Il racconto dei nostri 4 giorni a Stoccolma inizia esattamente da dove è cominciata la nostra visita, dal Museo del Vasa!
Dal viaggio in terra scandinava della scorsa estate sono tornato con una certezza: Stoccolma è una delle mie capitali europee preferite. Ma vi dico subito: 4 giorni sono pochi per pensare di poterla vedere tutta! Soprattutto se, come abbiamo fatto noi, dedicate almeno una giornata e mezzo alle escursioni nei dintorni della città.
La prima tappa, che personalmente sognavo dal primo istante in cui ho pianificato l'itinerario, è stata l'incredibile VasaMuseet. Un'attrazione che assolutamente non dovete perdervi, anche se siete solo di passaggio!
Incredibile? Assolutamente sì. Esistono al mondo altre possibilità di vedere da vicino un'enorme nave da guerra del XVII secolo perfettamente conservata? Domanda retorica... la risposta è no!
Il museo che custodisce il Vasa è una finestra sul passato, un viaggio sulla macchina del tempo che permette di ammirare con i propri occhi il famoso galeone, orgoglio (e imbarazzo, poi di nuovo orgoglio) della flotta svedese, e conoscerne la storia, grottesca e quasi inverosimile.
IL MUSEO DEL VASA
Noi ci siamo stati in una bellissima giornata di fine luglio, di quelle che non penseresti mai di trascorrere al chiuso, in un museo. A essere sincero non abbiamo pensato nemmeno per un attimo di posticipare la visita ai giorni successivi, quando la situazione meteo avrebbe potuto essere peggiore, nè ci siamo pentiti della scelta. La voglia di visitarlo era troppo grande...
Appena entrati la sagoma del Vasa si intravede nella penombra. La luce fioca e lo scuro legno di quercia tirato a lucido contribuiscono a creare un'atmosfera solenne e particolare, un clima di rispetto verso questo pezzo di storia catapultato dal passato come se il tempo non lo avesse scalfito, incurante anche del brusio di sottofondo. Il timore reverenziale e la forza che scaturiscono da questo colosso rendono perfino impossibile l'idea che in realtà fosse un gigante dai piedi d'argilla.
Pochi passi e ci si trova a pochi metri dal Vasa, all'altezza di uno dei suoi portelli dei cannoni. La nave è visibile su 5 livelli e quello accessibile dall'ingresso in realtà è il secondo piano, il più vasto, e consente di camminare intorno all'imbarcazione. Non ci si può salire sopra ma a piedi o con l'ascensore si raggiungono gli altri 5 piani più alti o i 2 più bassi; in ciascuno di essi sono esposte teche con reperti e manufatti, illustrazioni e documenti che mostrano come si svolgeva la vita all'interno di un galeone, dove erano collocate le munizioni e il cibo, dove dormivano i marinai. Un modello 3d in scala 1:10 del Vasa aiuta ad avere una visione più completa.
Il 95% del vascello esposto è originale.
Il cassero di poppa, nella parte posteriore del Vasa, è impressionante, totalmente adornato con statue e decorazioni scolpite! In tutto le prime sono più di 500 e le seconde 200. Il lavoro di riassemblaggio non fu affatto facile e infatti ci vollero 9 anni per ricostruirla pezzo per pezzo, come un gigantesco mosaico.
In origine le statue erano dipinte con colori vivaci e un filmato proiettato di fronte alla poppa della nave fa vedere come quest'ultima apparisse nel 1628.
A sinistra e in alto a destra il modello 3D in scala 1:10. In basso a destra la proiezione di come doveva apparire la poppa in origine |
Alcune delle sculture originali. Sul Vasa erano presenti 20 statue che raffiguravano imperatori romani, divinità e creature marine |
A prua invece fa bella mostra di sè la polena a forma di leone, il simbolo di re Gustavo II Adolfo detto "il leone del nord": la statua è alta ben 4 metri e pesa da sola 450 Kg.
Non vi elenco tutto quello che si trova nel museo per non rischiare di annoiarvi ma non posso non segnalarvi due chicche:
- le 6 vele, perfettamente conservate, che non furono mai spiegate. Sono le più antiche al mondo.
- La ricostruzione 3d di alcuni volti dei marinai deceduti. Spesso ci scordiamo che dietro a questi eventi ci sono persone, tragedie familiari, storie personali che si intrecciano e riemergono grazie a scritti e leggende popolari.
Una sezione del VasaMuseet è riservata anche alla ricostruzione delle fasi di recupero del vascello.
E a come nacque il Vasa.
LA STORIA DEL VASA
Affascinante e sorprendentemente paradossale, non saprei definire diversamente la storia del Regalskeppet Vasa. Un galeone che prima ancora di una nave ammiraglia doveva diventare un simbolo delle potenza navale svedese e invece si è rivelato uno dei più colossali flop della storia. Un insuccesso clamoroso che a distanza di quasi 4 secoli viene trasformato in un punto di forza del turismo scandinavo.
Nel museo dedicato al Vasa potete scoprire i fatti e i retroscena che portarono al giorno del varo. E capire che la sua fine era segnata prima ancora di salpare...
Siamo nel 1628, il 10 agosto per l'esattezza. Il porto di Stoccolma è gremito di gente eccitata e curiosa di ammirare coi propri occhi l'inaugurazione della Regalskeppet Vasa, la Nave di Sua Maestà Vasa (il nome della dinastia regnante di Svezia). Il clima è festante, il vascello è uno dei più grossi mai costruiti ed è davvero imponente: misura 69 metri in lunghezza e 48,8 metri in altezza, poi ci sono le vele, 10, e 3 alberi con l'albero maestro alto 52 metri. Il peso? 1200 tonnellate. A impressionare sono i 64 cannoni di bronzi. Mai, mai, mai nessun altro galeone era stato dotato di così tante bocche di fuoco. Senza considerare tutte le decorazioni e le statue dorate che abbellivano la nave e solitamente venivano sistemate per il battesimo in mare.
Dopo pochi minuti accade l'imponderabile: una prima raffica di vento inclina l'imbarcazione, il timoniere però la riporta in equilibrio con una manovra magistrale. Alla seconda però non può niente. Il Vasa si inclina su un lato e l'acqua inizia a entrare dai portelli dei cannoni... Sotto gli occhi increduli di 10.000 spettatori, il colosso affonda.
La tragedia si consuma in pochissimo tempo, a 120 metri dalla costa, dopo un miglio marino percorso.
"Solo" 40 persone morirono, in gran parte membri dell'equipaggio ma anche mogli e figli presenti a bordo per l'inaugurazione. Un numero che poteva essere notevolmente superiore se tra l'equipaggio non fossero stati molti gli scettici che erano pronti a quell'evenienza, non ritenendo che il Vasa potesse attraversare la laguna di Stoccolma e immettersi nel mar Baltico.
Come si direbbe oggi, una tragedia annunciata. Tante, troppe interferenze e errori di valutazione, una paura matta di deludere le aspettative e una inammissibile mancanza di competenze. A partire dalle pressioni del re che voleva un vascello più lungo e con un secondo ponte di (pesantissimi) cannoni; un vascello di cui avrebbero parlato i libri di storia. In qualche modo il suo desiderio fu esaudito.
IL RECUPERO DEL VASA
Per la costruzione del Vasa furono necessari due anni. Per il naufragio due minuti.
Per oltre 3 secoli il relitto rimase nelle acque del Saltsjön, di fronte all'isoletta di Djurgården, finchè il ricercatore svedese Anders Franzen non pensò di poterlo riportare in superficie. Le imbarcazioni in legno inabissate sul fondo dei mare e degli oceani, col tempo vengono corrose dal cosiddetto "verme delle navi" (Teredo navalis) ma il Vasa era rimasto praticamente intatto grazie alla scarsa salinità delle acque della laguna di Stoccolma che non consentono a questo microscopico organismo di proliferare. Nel 1956 il Vasa venne ritrovato a oltre 30 metri di profondità e 5 anni dopo, il 24 aprile 1961, rivide la luce dopo quasi 333 anni!
Il vascello fu trasportato esattamente nel punto dove si trova adesso e intorno venne costruito il VasaMuseet.
L'opera di restauro fu immane e tuttora sono in atto una serie di trattamenti di manutenzione per conservare al meglio questo tesoro eccezionale.
Dopo decenni di lavori certosini il Vasa fu nuovamente visibile al pubblico. L'inaugurazione del museo avvenne nel giugno del 1990 e oggi è il più visitato della Scandinavia.
CURIOSITA'
Sapevate che la Perla Nera, il vascello che compare nei film della saga de "I pirati dei Caraibi" con Johnny Depp nei panni del piarata Jack Sparrow è stato ispirato dal Vasa?
INFORMAZIONI UTILI
Per chi possiede la Stockholm Pass l'ingresso al VasaMuseet è gratuito. La card permette l'accesso a oltre 60 attrazioni, ai tour in pullman Hop On Hop Off e soprattutto ai tour in barca! Super consigliata se pensate di fare un paio di escursioni nella laguna di Stoccolma! Se l'acquistate online c'è uno sconto del 15%.
Come arrivare al Vasamuseet?
Il museo si trova sull'isola di Djurgården, accanto al Nordiska museet e a poca distanza dallo Skansen, il primo museo all'aperto del mondo, e dal parco divertimenti Gröna Lund Tivoli.
Ci si arriva con il tram n°7, 67 e 69, con i pullman delle due compagnie Hop On Hop Off (City Sightseeing) o Red Sightseeing (la fermata per tutti è VasaMuseet-NordiskaMuseet, la prima attraversato il ponte) o con i traghetti che fanno i boat tour scendendo alla fermata VasaMuseet.
Per chi non possiede la Stockholm Pass il prezzo è di 130 SEK per gli adulti, 100 SEK per gli studenti e gratuito per i minori di 18 anni.
Orario d'apertura:
- dal 2 gennaio al 31 maggio e dall'1 settembre al 30 dicembre dalle 10 alle 17.00 (il mercoledì fino alle 20).
- Dall'1 giugno al 31 agosto dalle 8:30 alle 18.
- Il 31 dicembre dalle 10 alle 15
- Chiuso il 1° gennaio, 23 e 25 dicembre
Altre informazioni su www.visitstockholm.com e www.visitsweden.com/svezia.
Altre foto potete vederle nella bacheca Stockholm su Pinterest.
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