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Er core de Roma: a spasso per i rioni Monti ed Esquilino

basilica santa maria maggiore roma
"Er più"! Per un motivo o per un altro non c'è dubbio che Esquilino e Monti non siano due qualunque tra i 22 rioni di Roma. Fino al 1874 erano una cosa sola e occupavano un quinto dell'intera superficie dell'attuale capitale, oggi sono insieme a Trastevere i rioni più estesi e tutto sommato tra i più vivibili e veraci.

Soprattutto Monti, che con i suoi vicoli, le botteghe artigianali, i localini e l'atmosfera ancora popolare e relativamente poco turistica è stato eletto uno degli 11 quartieri più cool d'Europa per i giovani universitari in Erasmus all'estero e tra i preferiti per gli affitti degli studenti a Roma
Per capire quello di cui sto parlando basta fare due passi in piazza Madonna dei Monti e nelle vie limitrofe, tra le case medievali e i palazzoni del Settecento.

Monti, il rione più antico di Roma. Chi ci abita si sente "er più" romano de' romani... un tempo qui si parlava anche una variante del romanesco, il dialetto monticiano. Oggi possiamo considerarlo una città bella città, con un patrimonio artistico smisurato che una passeggiata di una mezza giornata riesce solo a intravedere. 

Quello che vi propongo in questo post è un itinerario tra alcune delle sue bellezze, in salita e in discesa, sconfinando nel rione dell'Esquilino. Un percorso a piedi, ad anello, di circa 6 km con 10 tappe significative. Con la doverosa premessa che è solo uno dei tanti tra quelli possibili (e che la scelta dei punti di interesse è assolutamente soggettiva!).

ITINERARIO AD ANELLO NEI RIONI MONTI ED ESQUILINO


Da dove cominciare? Potete scendere alla fermata della metropolitana "Colosseo" e passando da via Nicola Salvi, via delle Terme di Tito e via del Monte Oppio raggiungere la Domus Aurea (400 metri la distanza coperta) oppure scendere alla fermata della metropolitana "San Giovanni" e proseguire a piedi fino alla basilica di San Giovanni in Laterano (300 metri). La terza opzione, quella che vi indico nella mappa, è di iniziare da piazza della Suburra uscendo alla fermata della metropolitana "Cavour" (100 metri).


PIAZZA DELLA SUBURRA


La Subura è/era la zona collocata dietro ai Fori Imperiali, "sub urbs" (=nei pressi, ai margini della città) e in origine era una delle più malfamate di Roma. L'aspetto odierno è un po' trasandato ma al tempo stesso affascinante, con le mura screpolate ricoperte di edera, gli intonaci anneriti che cadono a pezzi e gli edifici che stanno in piedi dalla fine del Quattrocento, come testimonia una targa posta a un angolo di strada vicino alla stazione della metropolitana. 

rione monti esquilino roma
1 = Monti, 2 = Esquilino | foto tratta da Wikipedia

VIA PANISPERNA


Via Panisperna è una delle lunghe vie a saliscendi della Suburra che intersecano viuzze ombrose che conducono a botteghine e negozi e su cui si affacciano trattorie e osterie caratteristiche dove si mangiano i piatti della tradizione romana. Tra i più noti: "La Carbonara", "Le Tavernelle", "Ai tre scalini". 

LA TORRE DELLE MILIZIE


Dirigendovi verso i mercati traianei troverete i resti della Torre delle Milizie, una delle più alte torri medievali di Roma oltre che una delle poche sopravvissute... Lo sapevate che come altre città - ad esempio Bologna: a tal proposito leggi anche "Il torri-tour e il panorama dalla Torre Prendiparte di Bologna" - il profilo di Roma nel Medioevo era dominato da centinaia di torri, ognuna delle quali abitata da una nobile casata? Al giorno d'oggi ne sono rimaste poche decine e questa è una delle più famose, probabilmente perché la leggenda narra che Nerone fosse lì a suonare la lira mentre stava assistendo all'incendio che stava bruciando la città, nel 64 d.C.. Il piccolo particolare che mina la credibilità di questa storia è che la torre delle Milizie risale al XIII secolo 😲.

mercato di traiano roma
i mercati di Traiano

I MERCATI DI TRAIANO


Dite la verità, quante volte avete passeggiato in via dei Fori Imperiali verso il Colosseo e volgendo lo sguardo verso sinistra avete ammirato da lontano i Mercati di Traiano? All'epoca in cui furono progettati da Pollidoro e costruiti - in un arco di quasi 160 anni, dal 46 a.C. al 113 d.C. - se ne parlava come di una delle meraviglie del mondo classico
Adesso potremmo considerarli come il primo centro commerciale della storia! Buona parte delle 150 stanze sembra infatti che fossero destinate a tabernae, cioè a botteghe. Le altre erano uffici amministrativi, ma c'era anche spazio per un tempio e due biblioteche!

Se volete dedicare una visita al sito considerate almeno un paio d'ore di tempo!

LA BASILICA DI SAN PIETRO IN VINCOLI


Chi non la conosce difficilmente si sofferma per una visita. Eppure San Pietro in vincoli non è una chiesa qualunque. All'interno delle sue mura, erette nel V secolo, è conservato più di un tesoro! In primo luogo il mausoleo che doveva ospitare la tomba di Papa Giulio II con la scultura di Mosè realizzata da Michelangelo, capolavoro del Rinascimento. 
Eppoi il reliquiario con le "catene di San Pietro" provenienti da Gerusalemme.

mosè michelangelo roma
il Mosè di Michelangelo


LA DOMUS AUREA


L'immensa villa che Nerone volle costruire nel rione Monti dopo il grande incendio e che non venne mai ultimata doveva essere veramente stupefacente e non solo per le dimensioni eccezionali (ben 140 ettari!). Dopo il crollo della volta d'ingresso di una galleria la Domus Aurea è in ristrutturazione ma dallo scorso 4 febbraio fino a giugno 2017 sarà possibile visitare il cantiere di restauro grazie a un'istallazione in realtà virtuale collocata all'interno della sala della volta dorata.

basilica san giovanni in laterano
basilica di San Giovanni in Laterano

SAN GIOVANNI IN LATERANO


Non ha certo bisogno di presentazioni San Giovanni in Laterano, la prima basilica cristiana di Roma. Voluta nel IV secolo dall'imperatore Costantino, dell'origine ha solo la forma perché in seguito a vari incendi venne ricostruita più volte; nella metà del XVIII secolo fu aggiunta la celebre facciata principale. Da non perdere il battistero del periodo di Costantino e l'altare del Papa, un baldacchino in stile gotico da cui solo il Pontefice può celebrare la messa.

LA SCALA SANTA


A un passo dalla basilica si trova un edificio progettato da Domenico Fontana (l'architetto della facciata di San Giovanni in Laterano) chiamato il Pontificio Santuario della Scala Santa. Appena entrati vi trovate di fronte tre rampe di scale, l'una di fianco all'altra, separate ciascuna da spesse mura. Quella centrale è la famosa Scala Santa, che una leggenda medievale vuole che sia la scala che salì Gesù per andare da Ponzio Pilato, poi trasportata da Gerusalemme a Roma dalla madre di Costantino, l'imperatrice Elena (successivamente divenuta santa).
Il rito cristiano prevede che non si possa toccare la scala con i piedi, per questo motivi i fedeli salgono i 28 gradini (in marmo, coperti da tavole di legno) in ginocchio, per penitenza.
Nello stesso edificio è presente anche la cappella di San Lorenzo in Palatio conosciuta come Sancta Sanctorum, la cappella privata del Papa.

scala santa roma
la Scala Santa

LA BASILICA DI SANTA PRASSEDE


La parte finale dell'itinerario è una sorta di piccolo pellegrinaggio, così dalla Scala Santa ci spostiamo alla chiesa di Santa Prassede. Non è certo una delle più conosciute al grande pubblico ma non per questo non merita una breve sosta soprattutto per ammirare i bellissimi mosaici di chiara influenza bizantina.

basilica santa prassede roma
l'interno della basilica di Santa Prassede

LA BASILICA SI SANTA MARIA MAGGIORE 


Infine, Santa Maria Maggiore, una delle mie preferite di Roma. Anch'essa è famosa per gli splendidi mosaici (su tutti l'Incoronazione della Vergine di Jacopo Torriti), ma non solo: è la più antica e la più grande basilica romana dedicata alla Madonna e quella in cui sono presenti più stili architettonici. Tre cose da non lasciarsi sfuggire assolutamente: la tomba del cardinale Rodriguez, la cappella Paolina e la... Cappella Sistina, realizzata da Fontana per il papa Sisto V per ospitare la sua tomba.

basilica santa maria maggiore roma
basilica di Santa Maria Maggiore (sopra e in alto) | foto di Simonetta Clucher
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